La puzzola come animale domestico: caratteristiche, odore e curiosità

Chi vuole in casa un animale famoso per il suo cattivo odore? Eppure molti vogliono adottare una puzzola come animale domestico: scopriamo il perché.

puzzola in casa
La puzzola come animale domestico: pro e contro da conoscere (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Non solo cani e gatti, e allora perché non adottare una puzzola come animale domestico? Sebbene certi desideri possano sembrare incomprensibili ai più, tanti potenziali padroni non si preoccupano di tenere in casa un animale noto soprattutto per il suo cattivo odore. A quanto pare questo non sarà un problema per loro. Ma come mai si vuole accogliere in casa proprio questo mammifero poco profumato? Tutte le curiosità su questo insolito animale domestico.

La puzzola o moffetta: non è solo ‘puzza’

Sebbene della puzzola o moffetta (nome della puzzola di origine americana) sia noto soprattutto l’olezzo, che utilizza come arma di difesa, in realtà si tratta di un animale selvatico con un carattere poco socievole e piuttosto diffidente. Quindi è davvero il caso di adottarne una come animale domestico? Scopriamo qualcosa in più su questo mammifero.

Prendere in braccio una puzzola
La puzzola come animale domestico: potrebbe essere aggressiva poiché poco abituata al contatto umano (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Magari non ne abbiamo mai vista una, ma è talmente famoso il suo cattivo odore, che ci sembra di riconoscerlo! Infatti la sua caratteristica più nota è di certo il cattivo odore che emana e che usa come strumento di difesa in caso di minaccia e pericolo. Non è un animale sociale e socievole, tanto è vero che non ama stare in compagnia. Ma non è escluso che possa diventare un buon animale domestico per il suo padrone.

Appartenente alla famiglia dei Mustelidi, si riconosce per il corpo lungo e slanciato, che finisce con una coda molto folta. Sebbene piccole, le zampe le consentono di muoversi molto velocemente. I colori della sua pelliccia sono solitamente il bianco e il nero (striature bianche su fondo nero) col muso rossiccio oppure manto marroncino e muso bianco. La sua capacità di adattarsi bene agli ambienti le ha consentito di arrivare in Europa e anche sul nostro territorio (non è escluso infatti vederla in terra siciliana e sarda, poiché è uno tra i mustelidi presenti in Italia); predilige le aree forestali ma anche agricole.

La puzzola come animale domestico: pro e contro

Sebbene nei film di animazione possa sembrare socievole e di compagnia, spesso questo mammifero tra gli animali più puzzolenti al mondo ama la sua privacy e vuole vivere in solitudine. Ciò la rende molto poco comunicativa con gli altri animali e con gli umani, verso i quali può anche mostrarsi aggressiva e violenta. E’ molto attiva di notte ed è abituata a ‘guardarsi le spalle’: avverte come pericolo qualsiasi contatto esterno e da questo cerca di difendersi. Addirittura può arrivare a mordere, attaccandosi con i denti alla pelle del malcapitato che prova ad avvicinarla.

Cosa possiamo darle da mangiare? Abituata a vivere in natura, si nutre di insetti, larve e piccoli mammiferi che riesce a ‘procacciarsi da sola’. Si tratta di un animale dunque prevalentemente carnivoro, ma la necessità può anche farla diventare erbivora (in assenza di meglio). La specie americana, la moffetta, pare più avvezza a diventare un compagno di vita tranquillo e socievole rispetto alle altre specie, quindi non è impossibile che riesca ad adattarsi ad un ambiente domestico.

Se in natura la sua vita media si aggira intorno ai 4-5 anni, in cattività la durata può raddoppiare e addirittura triplicare. Trattandosi però sempre di un animale selvatico è assolutamente sconsigliato portarne una a casa, poiché questo ‘limiterebbe’ inevitabilmente la sua vera natura. Si tratta di un animale che ha bisogno comunque dei suoi spazi, di tronchi e cavi di albero in giardino, e le risulta indubbiamente molto faticoso adattarsi agli spazi claustrofobici di una gabbia. In fondo tra tanti animali abituati a stare in casa, perché incaponirsi con uno che ama la sua libertà?

Tra i contro da considerare, oltre alla puzza che viene emanata dalle ghiandole anali sotto la sua coda e che viene sprigionata non sotto forma gassosa bensì oleosa, potremmo anche correre il rischio di andare contro la Legge: infatti è necessario informarsi sulle norme vigenti nel Comune di appartenenza prima di adottare una puzzola.

Le leggi statali infatti possono variare da luogo a luogo e anche la considerazione dello stesso animale può cambiare: per alcuni è un animale selvatico, per altri un animale esotico. Quindi bisogna informarsi sui vari permessi e assicurazioni speciali per detenere una puzzola in casa. Di certo è illegale, oltre che dannoso per la salute dell’animale, prenderne una in natura e portarla con sé.

La puzzola come animale domestico: cosa occorre sapere

Se pensiamo di adottare un animale domestico inusuale come una puzzola o moffetta e tenerla in una gabbia, perché non prendere in considerazione un altro animale che non soffra in condizioni simili? Non potrete mai tenere un animale selvatico in una gabbia, poiché ciò equivarrebbe a una condanna a morte. Dovrà avere a disposizione un suo giardino o comunque uno spazio con del terreno in cui divertirsi a scavare buche e canali.

Puzzola in cattività
La puzzola come animale domestico: tenerla in cattività va contro la sua natura selvatica (Canva- amoreaquattrozampe.it)

Potrebbe essere comunque utile una cuccia come luogo di riparo. Facciamo bene attenzione che non vi siano vie di fuga, perché una puzzola che si perde non saprebbe ritrovare la via di ritorno a casa. Badiamo alla sua alimentazione: la puzzola deve essere nutrita più volte al giorno e sempre con alimenti specifici (facciamoci consigliare da un esperto o un addetto alle vendite competente). Non diamo loro il cibo per gatti o destinato ad altri animali, poiché potrebbe risultare troppo grasso per la loro dieta.

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La sua alimentazione ideale prevede un apporto di 60/70 % di proteine magre; alla pappa è possibile aggiungere noci, cereali e yogurt. Come snack (una tantum) possiamo utilizzare dei pezzi di frutta fresca, ma senza esagerare. Beve poco ma devono sempre avere acqua a sua disposizione. Per quanto riguarda la salute, è opportuno vaccinarla contro la tempera e i vermi ma non sarà affatto facile trovare un veterinario esperto per questa tipologia di animale.

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