Vediamo che cosa ci dicono di fare gli esperti in caso di punture di animali durante l’estate, non solo di insetti.
La bella stagione porta con sé la voglia di trascorrere più tempo possibile all’aperto quando non si è impegnati con studio o lavoro. Ci sono tante attività da fare in estate, dal prenotare le vacanze al mare al rimanere in giardino all’ombra a sorseggiare una bevanda fresca.
Ci sono, però, dei problemi che affliggono tutti indistintamente e sono le punture di animali che ci sono principalmente in estate. Parliamo di animali che vivono nell’acqua e che possono pungere quando ci troviamo a fare il bagno o passeggiare sulla riva, ma non solo.
Ci sono poi gli insetti che volano e che si possono incontrare e trovare ovunque. In questo caso non si può fare molto per proteggersi, ma ecco qualche consiglio degli esperti per evitare complicazioni.
Molto dipende dal tipo di animale che ci punge. In base a questo il comportamento sarà diverso perché diversa sarà la natura della puntura e dei suoi effetti sul nostro organismo.
Gli insetti più comuni che si possono trovare sono le zanzare, fortemente attratte dal sudore e dall’umidità della nostra pelle. Ci sono zone con erba e acqua stagnante in cui sono maggiormente presenti. Quelle presenti in Italia non sono particolarmente pericolose e la loro puntura dà un prurito temporaneo. Se, però, il gonfiore dovesse farsi troppo grande, allora è il caso di usare cortisone o un antistaminico.
D’estate le vespe, ma anche le api e i calabroni, hanno un gran lavoro da fare e basta guardarsi un po’ attorno durante una passeggiata con il proprio cane per vederle. Qui il problema può essere minimo, con un po’ di dolore, irritazione e prurito oppure essere molto grave e portare ad uno shock anafilattico. Dipende dalla persona, dalla sua genetica e dalle sue allergie.
Il consiglio degli esperti è quello di estrarre subito il pungiglione, se questo è ancora presente nella pelle, e poi andare sotto l’acqua fredda o applicare del ghiaccio. In un secondo momento è il caso di usare una pomata apposita, magari consultando un medico.
Nell’acqua del mare, nella zona in cui sono presenti i bagnanti, sono presenti di tanto in tanto le meduse. I loro tentacoli a contatto con la nostra pelle rilasciano una scarica elettrica che produce un’irritazione più o meno grave. Bisogna subito uscire dall’acqua e applicare acqua di mare calda per sterilizzare il veleno. Bisogna pulirla molto bene evitando di rompere le bollicine. L’ammoniaca potrebbe aiutare, ma solo su una ferita completamente pulita e disinfettata.
Il modus operandi è quello della medusa. Il pesce ragno potrebbe attaccare i piedi o i polpacci e si richiede subito un disinfettante e acqua calda salata per contrastare il veleno. In alcuni casi potrebbe essere necessaria una pomata con cortisone. Ad ogni modo, in caso di dubbio si deve sempre chiamare i soccorsi.
Attenzione anche alle zecche che si possono trovare tra l’erba alta. Il loro morso è particolare perché non si avverte subito a causa dell’anestetico che iniettano, ma si può avvertire il dolore dopo qualche ora. I sintomi possono essere febbre, malessere e dolori articolari e sono portatrici di malattie. Quindi, ci si deve recare da un medico in modo da ricevere un trattamento adeguato.
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