La puntura di medusa può essere molto fastidiosa: ecco cosa fare se capita di essere punti, quali sono i sintomi e come rimediare al prurito nelle persone e nei cani.
Tra tutti gli animali potenzialmente pericolosi presenti nelle acque dei nostri mari, la medusa è sicuramente quella con la quale è più probabile potersi ritrovare faccia a faccia quest’estate: questi animali, spesso dalla forma e dai colori incredibilmente affascinanti, nascondono però una terribile insidia sotto forma delle loro fastidiose punture.
La puntura di medusa, quindi, è uno dei temibili pericoli marini che è possibile incontrare nelle acque del Mediterraneo: facilmente riconoscibili per la forma a ombrello con numerosi tentacoli, questi organismi hanno una consistenza gelatinosa e possono presentare colori incredibilmente brillanti e accesi.
Per non rischiare di rovinarsi le meritate vacanze, è bene sapere in anticipo cosa fare in caso di puntura di medusa e quali sono, invece, i comportamenti sconsigliati e gli errori da evitare: scopriamo insieme tutto ciò che bisogna sapere sul tema in questo articolo.
Una puntura di medusa è solitamente un piccolo incidente che può rovinare una tranquilla giornata di vacanza al mare, ma in alcuni casi potrebbe causare problemi più gravi in chi presenta delle reazioni allergiche. Per questo motivo, bisogna fare molta attenzione e cercare di sapere più possibile su questi animali affascinanti e pericolosi per la nostra incolumnità.
Iniziamo con una precisazione: più che di puntura, con le meduse bisogna parlare di sfregamento. E’ così che le meduse si difendono quando si sentono minacciate, attraverso i loro lunghi tentacoli urticanti che possono misurare anche diversi metri: proprio per questo motivo, la medusa è un animale potenzialmente pericoloso anche a distanza.
Le meduse si servono del veleno sprigionato per contatto dai loro tentacoli per immobilizzare e catturare le prede: l’essere umano non rientra tra queste, infatti noi non subiamo un attacco diretto bensì veniamo solitamente sfiorati dai tentacoli soltanto perchè la medusa è trascinata dalla corrente.
Di solito le punture di medusa non portano a conseguenze particolarmente gravi, a meno che il soggetto non abbia un’allergia particolare alle tossine contenute nel veleno trasmesso attraverso i tentacoli.
I sintomi di una puntura di medusa sono, solitamente, forte bruciore e prurito, seguiti dopo pochi istanti da rossore e gonfiore nell’area colpita.
Il bruciore e il dolore dura solitamente non più di venti minuti, mentre prurito e gonfiore possono durare di più e prendere l’aspetto di tanti piccoli pomfi sulla pelle. Questi sintomi “secondari” possono durare fino a una settimana o poco più: bisogna evitare di esporsi al sole o proteggere la parte interessata con una crema solare ad alta protezione.
In caso di incontro ravvicinato con una medusa è fondamentale mantenere la calma e la lucidità, per poi seguire pochi step ben precisi:
1. Se sei a riva, esci immediatamente dall’acqua. Se sei a largo o se non riesci a nuotare da solo, fatti accompagnare da qualcuno fino alla spiaggia.
2. Risciacqua accuratamente la ferita con acqua di mare, che favorisce l’eliminazione delle tossine e diluisce il veleno: non utilizzare acqua del rubinetto o di bottiglia, perchè peggioreresti la situazione.
3. Controlla attentamente la zona interessata ed elimina delicatamente con l’aiuto di una tessera di plastica rigida eventuali parti di medusa rimaste attaccate alla pelle.
4. Copri la parte colpita e tienila più possibile all’ombra, anche nei giorni successivi. Procurati in farmacia del gel astringente al cloruro di alluminio, ottimo per attenuare il prurito.
5. Se avverti sensazioni particolari, come vertigini, brividi, sudorazione intensa, mal di testa, nausea e problemi respiratori potresti avere una pericolosa reazione allergica: fatti portare subito al pronto soccorso.
Alcuni luoghi comuni tramandati di generazione in generazione sono in realtà completamente inadatti in caso di incontri ravvicinati con una medusa: ecco quali sono gli errori da evitare per non peggiorare la situazione.
1. Non strofinare la zona colpita con sabbia o pietre calde: il rischio è una pericolosa ustione.
2. Non applicare rimedi della nonna come alcol, aceto, ammoniaca e urina che potrebbero peggiorare l’infiammazione.
3. Non utilizzare creme al cortisone o antistaminici: la loro azione inizia dopo 30 minuti dall’applicazione, quando la reazione alla puntura di medusa starà già scomparendo naturalmente.
4. Non grattarti e non prendere il sole almeno per qualche giorno sulla parte colpita: rischi di ritrovarti con macchie scure sulla pelle difficili da mandar via.
A volte può capitare che il cane venga colpito dai tentacoli della medusa durante il bagno al mare, o peggio che possa essere il nostro amico a quattro zampe a dare un morso alla medusa, spinto dalla sua innata curiosità.
Se dovesse succedere, i rimedi per la puntura di medusa nel cane sono esattemente gli stessi da utilizzare per gli esseri umani: portate subito Fido fuori dall’acqua, risciacquate con abbondante acqua di mare e raschiate eventuali residui dalla cute o dal pelo. Anche per il cane è possibile usare del gel al cloruro di alluminio.
Attenzione: se il cane morde una medusa e si ritrova con una forte irritazione in bocca correte immediatamente dal veterinario! Il vostro amico a quattro zampe potrebbe essere in serio pericolo.
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C.B.
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