Quando preoccuparsi e quando no? Come prevenire, riconoscere e trattare la puntura di ape. Tutto quello che c’è da sapere.
Se sei arrivato qui, a leggere questo articolo, o soffri di apifobia (la paura delle api), o sei stato appena punto da un’ape e vuoi sapere come comportarti oppure semplicemente vuoi essere pronto e preparato nel caso accada a te o a qualcuno a te vicino di avere un “incontro ravvicinato e spiacevole” con questo insetto. Qualsiasi sia la motivazione, mettiti comodo e continua a leggere; troverai tutte le risposte ai tuoi interrogativi.
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Prima di iniziare è doverosa una precisazione che forse ti tranquillizzerà: quella delle api è una punture di insetti più diffusa, ma non è pericolosa se non sei un soggetto allergico quindi la parola d’ordine è “niente panico”.
Come riconoscere la puntura di ape e i sintomi: innanzitutto valuta dove l’ape ti ha punto. Se la puntura è su braccia, gamba o schiena la pelle diventerà rossa e gonfia e potrà apparire una piccola macchia, sentirai un dolore acuto e bruciore. La zona interessata dalla puntura diventerà bianca e avvertirai la sensazione di tanti spilli che ti stanno pungendo contemporaneamente. Non preoccuparti, questo è l’effetto del veleno chiamato apitossina. Dopo 15-20 minuti dalla puntura la zona pruderà davvero tanto e il punto in cui il pungiglione ha perforato la pelle diventerà rossastro e si gonfierà; il gonfiore durerà fino a 20 ore ma si ridurrà pian pianino col passare del tempo.
Se l’ape punge una parte del corpo più sensibile (viso, palpebre, aree intorno agli occhi, labbra, collo, ascelle) il gonfiore sarà più intenso. L’occhio, ad esempio, si gonfia e potrebbe non chiudersi del tutto. Inoltre gli effetti potrebbero durare dal 36 ore e fino a otto giorni.
Se un ape ti ha punto devi:
– estrarre il pungiglione con cura (se l’ape lo ha lasciato, ovviamente)
– lavare la ferita con acqua ossigenata;
– applicare del ghiaccio (il freddo allevia di dolore e riduce il gonfiore);
– rivolgersi a un medico in caso di comparsa di altri sintomi o malesseri.
Massima attenzione ai soggetti allergici. La maggior parte di questi ultimi a sempre con sé un kit per le emergenze, se così non fosse sarà necessario chiamare immediatamente il medico e prendere un antistaminico per ridurre i sintomi.
Per chi ha un’allergia alla apitossina la puntura può provocare l’edema di Quincke e l’anafilassi che è mortale.
Infine quale consiglio sulle misure preventive da prendere quando si trascorre del tempo all’esterno per evitare le puntura di insetti in generale. Indossare cappelli e indumenti che offrano una copertura completa, indossare colori neutri ed evitare motivi floreali, evitare profumi e lozioni profumate, mantenere cibo e bevande coperti, usare candele alla citronella o repellenti per insetti.
Se hai dei dubbi su vespe, api e calabroni e su come distinguerli dai un’occhiata a quest’altro articolo.
S.C.
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