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Pulire la gabbia del criceto: come farlo in poche mosse

Prendersi cura di un criceto significa anche pulire la sua gabbia: ecco quali sono i trucchi per garantirgli un rifugio sempre pulito e in ordine.

Pulizia della gabbietta del criceto: cosa serve e come procedere

Adottare un criceto non vuol dire solo osservarlo dall’esterno della sua gabbietta, ma soprattutto prendersi cura di lui e del suo habitat, anche per tutelare la sua salute fisica. Questo è il motivo principale per cui è fondamentale che la sua ‘casetta’ sia sempre in ordine e ben igienizzata. Ma se non sai da dove cominciare e non hai idea di come si pulisca una gabbia, questo è l’articolo che fa per te! Segui i nostri consigli e in poche semplici mosse avrai una gabbietta sempre fresca dove il tuo criceto potrà divertirsi e rilassarsi.

Pulire la gabbia del criceto: qualche premessa fondamentale

In effetti non si tratta semplicemente di pulire e rinfrescare l’interno della sua casetta, ma anche e soprattutto di ‘liberarla’ momentaneamente dalla presenza del criceto. Infatti inizialmente non serve avvilirsi se il criceto non ha voglia di abbandonare l’habitat in cui si sente al sicuro: diamogli del tempo e dopo un breve periodo di tentativi, potremmo convincerlo a salire sulla nostra mano. In questo modo avremo libero accesso alla sua casa per pulirla meglio e più a fondo.

Se non vuole proprio saperne di salire sulla nostra mano, proviamo ad attirarlo dentro un bicchiere con un pinolo sul fondo: attirato da questo il criceto è più invogliato ad uscire. Dopo averlo raccolto nel bicchiere spostiamolo in un trasportino più comodo, lo stesso che si usa per portarlo dal veterinario.

Altra cosa fondamentale da non dimenticare è quella di non usare mai agenti chimici, ma di preferire ingredienti naturali per igienizzarla. Infatti le sostanze velenose contenute nei prodotti industriali possono risultare nocive ed estremamente dannose per la salute del nostro piccolo amico: questo riguarda soprattutto i deodoranti che spesso sono tossici per i criceti.

Infine ricordiamo di osservare ogni giorno le condizioni della gabbia e di ‘intervenire’ quando ce ne è bisogno, ma senza esagerare! Infatti non è il caso di costringere il criceto ad uno stress quotidiano per la pulizia della sua casetta: regoliamoci in base alla situazione per decidere di conseguenza.

Pulire la gabbietta del criceto: occorrente

Prima di procedere passo per passo alla pulizia della gabbia del criceto è ovvio che bisognerà procurarsi tutti gli strumenti per ottenere il risultato finale. Un consiglio utile può essere quello di destinare una scatola per tutti i prodotti che utilizziamo nel corso della pulizia della gabbia. Per evitare che germi e batteri possano danneggiare la nostra salute e quella del nostro criceto, è consigliato l’uso dei guanti in lattice o comunque di lavarsi sempre bene le mani dopo essere entrati in contatto con rifiuti e materiale organico di vario tipo.

Ecco cosa servirà per tenere sempre pulita e in ordine la gabbia del tuo criceto:

  • aceto di vino bianco o succo di limone
  • bicarbonato di sodio
  • dentifricio (meglio se al bicarbonato di sodio)
  • spazzolino da denti
  • panni in microfibra (da lavare dopo ogni utilizzo)
  • carta igienica
  • acqua calda.

Quando avremo recuperato tutti gli strumenti possiamo passare all’attacco, o meglio alla pulizia!

Pulire la gabbia del criceto passo per passo

Pulire la gabbietta del criceto: attenzione a non tralasciare nessun elemento!

Gli elementi interni

La prima cosa da fare, dopo aver ‘invitato’ il criceto ad uscire per evitare che movimenti interni alla gabbia possano stressarlo, è quella di svuotarla di ogni suo elemento (comprese ciotole di cibo e beverino). In questo modo si vedranno anche le incrostazioni più nascoste e difficili da eliminare. Spesso capita che vi siano tracce di feci sulla lettiera: solitamente bisognerebbe cambiarla ogni paio di settimane, ma se le condizioni sono pessime è importante farlo quando serve. Una volta esclusa la presenza di residui organici e scarti di cibo (che emanano anche un cattivo odore difficile da non percepire) possiamo gettare anche la lettiera.

Gli accessori della gabbietta

Per quanto riguarda giochini, accessori vai e tutto quello che si trova all’interno della gabbietta possiamo utilizzare lo spazzolino per arrivare anche nelle parti più strette e difficili da pulire. Le scelte sono due: o li immergiamo in una soluzione a base di acqua calda, aceto e bicarbonato oppure utilizziamo questi ultimi per creare una schiuma. In un cucchiaino da caffè raccogliamo la polvere di bicarbonato e facciamo cadere su di essa qualche goccia di aceto. Il composto frizzante che si verrà a creare sarà assolutamente efficace per rimuovere lo sporco ed igienizzare l’accessorio in modo del tutto naturale. Infine per asciugarli è preferibile esporli all’aria aperta oppure in alternativa utilizzare un panno asciutto: l’importante è non metterli all’interno della gabbia ancora bagnati e gocciolanti.

L’interno della gabbietta

Con lo stesso composto disinfettante a base di aceto e bicarbonato possiamo cospargere l’interno dell’ambiente. Con un panno umido cerchiamo di arrivare in ogni angolo e di pulire a fondo tutte le superfici con un po’ di olio di gomito. Escrementi o residui di cibo potrebbero depositarsi e incrostarsi su alcune parti della gabbietta, quindi per lo sporco più ‘resistente’ utilizziamo una spugnetta di ferro (come quelle che solitamente si usano per pulire il piano cottura).

Se lo sporco sembra resistere ad una prima passata, lasciamo agire il composto e poi strofiniamo nuovamente col panno. Se la gabbia invece è a sbarre metalliche non dimentichiamo di pulirle ad una ad una, senza saltarne nessuna. Una volta pulito l’interno asciughiamo le parti ancora bagnate con un normale asciugamano oppure con un panno in microfibra asciutto per evitare che si possa creare umidità, molto dannosa per il nostro criceto.

Parti in acciaio

Se all’interno della gabbia di sono elementi in acciaio che un tempo brillavano ma che man mano si sono opacizzati, la cosa migliore è utilizzare il dentifricio. Basterà cospargere la parte da lucidare con la pasta e lasciarla agire all’incirca un minuto. Subito dopo basterà passarci sopra il panno asciutto e strofinare fino a quando la superficie non sarà di nuovo lucida e brillante. Noterete la differenza!

Parti in legno

Spesso i giochini o l’intera gabbia può essere fatta di legno. Quindi per renderla pulita e lucida quale migliore alleato dell’olio di oliva che, oltre a pulire, nutre anche il legno? L’utilizzo dell’olio su di un panno in microfibra vale anche per le parti costruite con i legnetti dei gelati. Basterà diluire mezzo bicchiere di olio con mezzo di aceto e poi aggiungere mezzo bicchiere di acqua tiepida: il composto che otterrete darà ottimi risultati!

Esterno della gabbia

Per quanto riguarda l’esterno delle gabbie in plexiglass è probabile che ditate e segni vari restino appiccicati sulle pareti. Quindi non solo per una questione di igiene, ma anche di estetica possiamo utilizzare lo stesso composto di bicarbonato e aceto (o succo di limone) per avere una gabbietta sempre lucida e senza aloni.

Una volta asciugato l’interno e cambiata la lettiera, possiamo rimettere a posto tutti gli elementi asciutti, compresi giochi e accessori per gli esercizi. Infine mettiamo del cibo fresco nella ciotola e dell’acqua pulita nel beverino. Le operazioni di pulizia solitamente dovrebbero essere svolte una volta a settimana, salvo la manutenzione giornaliera per quanto riguarda eliminare residui di cibo e feci, che possono emanare cattivi odori.

Pulire la gabbietta del criceto: i rischi di un ambiente sporco

Pulizia della gabbietta del criceto: ecco perché è fondamentale per la sua salute

Come premesso, non si tratta semplicemente di igiene o di cattivi odori, ma soprattutto di salute. Un ambiente sporco può danneggiare la sua incolumità e mettere addirittura a rischio la vita di questo delicato animale. Infatti un ambiente non sano potrebbe causare numerose malattie anche gravi, come ad esempio la pododermatite. Si tratta di una patologia che colpisce le zampe e comporta l’escrescenza di macchie rosse a rilievo. La malattia si sviluppa quando il criceto resta troppo tempo a contatto con feci e urina. Altro ‘fastidio’ che però in alcuni casi può portare alla morte, è il cosiddetto disturbo della ‘coda bagnata’: ciò sta ad indicare una particolare condizione di stress cui è sottoposto il criceto. Non dimentichiamo che i criceto non amano assolutamente essere costretti a viver in un ambiente sporco e maleodorante. Altre patologie che possono colpire un criceto che vive in una gabbietta sporca sono infine: rinorrea, debolezza o diarrea.

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F.C.

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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