Prurito nel furetto: le cause, i sintomi e il trattamento

Prurito nel furetto: le cause, i sintomi e il trattamento

Prurito nel furetto, il desiderio di grattarsi ripetutamente il corpo fino a irritare la pelle. Vediamo quali le cause, i sintomi e la cura.

furetto dal veterinario
(Foto AdobeStock)

Quando si decide di adottare un animale esotico di cui ignoriamo esigenze e probabili patologie, è opportuno prendere le adeguate informazioni.

Nel caso in cui abbiate optato per l’adozione di un furetto, è importante imparare a conoscere il comportamento e capire quando il suo atteggiamento è insolito.

Tra gli atteggiamenti ritenuti insoliti c’è ad esempio il grattarsi di continuo.

Questo potrebbe essere un segnale di malessere e nascondere una patologia sottostante. Come infatti, il prurito nel furetto sta ad indicare una condizione di pelle infiammata.

Tuttavia, la causa principale della condizione dell’animale non è il prurito ma una condizione che nasce da una patologia sottostante.

La percezione di prurito è solo uno dei principali sintomi che la malattia primaria genera. Scopriamo quali sono le cause, gli altri segnali e come cura l’animaletto.

Cause del prurito nel furetto

Le cause di prurito nel furetto possono essere sia dovute a infezioni che a parassiti.

furetto
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Tra le cause principali ci sono:

  • pulci (caratterizzato da prurito intenso ed escoriazioni, soprattutto a livello del dorso);
  • scabbia (prurito intendo su muso, padiglioni auricolari, addome, zampe);
  • pidocchi;
  • allergie;
  • infezioni batteriche;
  • tumori nel furetto;
  • disturbi immunitari e allergie (le malattie del sistema endocrino causano prurito in quasi il 30% dei furetti colpiti).

Da tenere presente che le forme parassitarie pur essendo molto contagiose, non è raro che gli animali in contatto con il soggetto colpito siano asintomatici.

Sintomi

Il prurito nel furetto di per sé già è un segnale che l’animale manifesta a causa di una problematica sottostante.

furetto dal veterinario
(Foto AdobeStock)

Solitamente, insieme ad esso emergono altri segnali che si possono individuare nell’animale e sono:

  • graffia sé stesso;
  • lecca il corpo;
  • morde alcune aree del corpo;
  • infiammazione della pelle;
  • scuotimento della testa;
  • perdita di pelo nel furetto (a causa di graffi intensi).

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Diagnosi e trattamento del prurito nel furetto

Per poter stabilire una diagnosi il veterinario dovrà eseguire non solo un esame fisico sull’animale ma dovrà procedere con test diagnostici specifici, per aiutare a identificare la causa sottostante.

Gli esami che dovrà eseguire sono:

  • ecografie per valutare le ghiandole surrenali;
  • prelievo di campioni di pelle per l’esame microscopico;
  • test allergici (per esclusione).

Stabilita la diagnosi, il veterinario potrà stabilire la terapia opportuna in base alla causa sottostante.

Generalmente, i farmaci prescritti possono essere somministrati per via orale, iniezioni o per uso topico.

Si tratta di antibiotici specifici e di unguenti per alleviare al minimo il prurito nel furetto o eliminare il del tutto il desiderio di grattarsi.

Laddove, invece, il veterinario sospetti di una malattia surrenale che causa dell’irritazione cutanea e il prurito, dovrà allora intervenire con la rimozione chirurgica delle ghiandole surrenali.

Tuttavia, il furetto dovrà essere monitorato per una probabile recidiva ovvero un eventuale ritorno della condizione nell’animale.

Per evitare questa problematica nel furetto, gli esperti consigliano una buona igiene dell’animale stesso e del suo ambiente.

Avere sempre pulita la gabbia del furetto e la lettiera è un buon punto di partenza per scongiurare la presenza di parassiti e batteri che possono attaccare l’animale.

Anche cercare di stare attenti a residui di cibo che possono attirare insetti.

Inoltre, è buona norma non lasciare le ciotole piene di cibo una volta che il furetto a terminato i pasti è opportuno metter via ciò che avanza e lasciare solo acqua fresca.

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