Il protele è spesso rappresentato nel cinema e nel mondo dei cartoni animati, per il suo aspetto simile alla iene e alla volpe.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali.
Non saremo né i primi né gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.
Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che il mammifero metà volpe e metà iena.
Il Protele (Proteles cristata), membro della famiglia degli Ienidi (Hyaenidae) unica specie del genere Proteles. È un mammifero che misura circa 50 cm di altezza e il suo peso può arrivare ad oscillare tra i 9 e i 14 kg.
Lo si può riconoscer per via del pelo di colore giallo-grigio e a strisce nere, tranne al disotto del ginocchio, le zampe perdono la caratteristica diventando di color nero.
Questo suo mantello diviene lungo sul dorso e sul collo ed in particolari situazioni di paura e pericolo si rizza tanto da sembrare di formare una vera e propria cresta sul capo.
Il protele pur appartenendo alla famiglia degli Ienidi differisce dalla iena in particolar modo per il muso più stretto e mandibole e denti più deboli, per le zampe anteriori con cinque dita invece di quattro e per le orecchie più grandi.
Ma oltre a questa somiglianza con la iena, condivide anche parte del suo aspetto con la volpe e pur essendo più grande fisicamente, la ricorda molto.
Il protele è un animale che vive di notte in gruppo tranne quando caccia in quel momento diventa un animale solitario alla ricerca del suo cibo.
Il protele possiamo trovarlo, anche se è difficile vederlo, in Africa orientale e nord-orientale e in Africa meridionale. Principalmente nella savana, sia piana che arbustiva, o nelle zone aride.
Non sono soliti costruirsi tane ma preferiscono occupare quelle abbandonate da altri animali e nell’eventualità laddove necessario le allargano.
In particolare vengono prescelte le tane di oritteropo o di porcospino, o al massimo le fessure delle rocce. Il protele è solito cambiare tana dopo un determinato periodo trascorso all’interno e può variare da 4 a 6 settimane.
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La maturità sessuale del protele è a circa 2 anni per il maschio e 3 per la femmina. Durante questo periodo della loro vita i maschi sono soliti spostarsi nei territori confinanti, soprattutto durante la stagione delle nascite.
Ciò avviene nonostante si tratti di un mammifero molto territoriale. Una volta avvenuto l’accoppiamento la gestazione della femmina dura 60 giorni al termine della quale sono soliti nascere da 2-4 cuccioli.
Generalmente nascono in primavera o in estate e nascono già con gli occhi aperti, a differenza di tanti altri animali. Intanto che sono ancora molto piccoli restano nella tana e vengono protetti e nutriti dai genitori.
Il maschio può trascorrere fino a sei ore per notte a guardia della tana, mentre la femmina esce in cerca di cibo. Solo dopo 6-8 settimane però escono dalla tana sotterranea e a circa 3 mesi di vita iniziano a nutrirsi da soli di termiti.
Anche se ciò avverrà comunque in presenza di uno dei due genitori. Verso i 4 mesi, finalmente saranno in grado di nutrirsi da soli e da lì a poco lasceranno la tana dei genitori.
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Il protele è un mammifero insettivoro, infatti si ciba fondamentalmente di termiti. Come alternativa alle termiti non disdegna le formiche, i piccoli mammiferi, gli uccelli di nido o addirittura le carogne, anche se in minima parte.
I metodi di caccia del protele si basano principalmente sull’udito, gli basta infatti ascoltare la direzione del rumore ma spesso si aiuta anche con l’olfatto.
L’odore intenso, emesso per difesa dalle termiti soldato, per il protele diventa molto utile alla ricerca. Molto spesso le temperature invernali alquanto rigide dell’Africa meridionale, limitano l’attività delle termiti.
In questo caso il protele cerca cibo alternativo nelle termiti più grandi della specie Hodotermes mossambicus. Questa specie di termiti essendo più pigmentate si possono trovare anche durante il giorno, rendendosi così una buona e ghiotta alternativa per la dieta del protele.
Raffaella Lauretta
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