Prolasso rettale o anale nel furetto: cause, sintomi e trattamento

Prolasso rettale o anale nel furetto: cause, sintomi e trattamento

Prolasso rettale e anale nel furetto, in genere si verifica nei giovani di età compresa tra 2 e 6 mesi. Vediamo le cause, i sintomi e il trattamento.

furetto malato
(Foto AdobeStock)

Attualmente, in molti sono coloro che scelgono di adottare un animale domestico esotico. Tra questi animali, ritroviamo il furetto.

Il furetto, per quanto, sia abbastanza diffuso, sono tante le persone che ignorano la cura di questo animale e soprattutto quali le malattie che potrebbero colpirlo.

Nell’articolo di oggi, andremo a capire quali le cause, i sintomi e il trattamento del prolasso rettale e anale nel furetto.

Cause del prolasso rettale e anale nel furetto

Il prolasso rettale e anale nel furetto è, la prima quando tutti gli strati del tessuto anale e rivestimento, sporgono.

furetto dal veterinario
(Foto AdobeStock)

Il prolasso anale, invece, è quando solo il rivestimento del retto sporge attraverso l’apertura.

La causa principale per cui si verifica il prolasso rettale e anale nel furetto è dovuta allo sforzo durante il passaggio delle feci.

Un’altra condizione, in particolare, per cui si verifica il prolasso, è quando l’animale viene sottoposto ad un intervento chirurgico, nell’area degli organi digestivi inferiori.

Altre cause possono essere:

  • costipazione nel furetto cronica: presenza di sporgenze a forma di sacco nell’intestino, tumori rettali o anali o deviazione del retto dalla sua posizione abituale;
  • disturbi dell’apparato digerente: che causano diarrea, tensione durante il passaggio delle feci, presenza di vermi o altri parassiti nell’apparato digerente e infiammazione dell’intestino tenue o crasso;
  • disturbi dell’apparato urinario e genitale: infiammazione o ingrossamento della prostata, infiammazione della vescica, calcoli urinari e travaglio o parto anormali.

Sintomi

I sintomi possono essere differenti a seconda delle fasi della condizione.

colpo di calore nel furetto
(Foto Adobe Stock)

I segnali patologici, saranno indispensabili per poter individuare la gravità della patologia.

Generalmente, il furetto mostra tensione e dolore persistenti durante il passaggio delle feci.

Altri sintomi che può manifestare, a seconda della fase, sono:

  • prolasso incompleto: una piccola parte del rivestimento del retto sarà visibile durante l’escrezione, dopodiché si abbasserà;
  • prolasso completo, ci sarà una massa persistente di tessuto che sporge dall’ano;
  • fasi croniche del prolasso completo, questo tessuto potrebbe essere di aspetto nero, blu o rosso.

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Diagnosi e trattamento del prolasso rettale e anale nel furetto

Per poter eseguire una diagnosi, il veterinario dovrà per prima cosa eseguire un esame fisico completo sull’animale, compreso un esame rettale manuale per verificare la presenza di masse di tessuto spostate.

Nell’eventualità, si trattasse di tessuto morto, questo appare viola scuro o nero e trasuda sangue bluastro quando viene inciso.

Dopodiché, procederà con le seguenti procedure diagnostiche:

  • raggi X;
  • eco addome: per individuare una grande prostata, corpi estranei, ispessimento delle pareti della vescica o calcoli renali;
  • esame dei campioni di feci, per individuare la presenza di parassiti.

Avute le risposte del laboratorio, stabilita la diagnosi, il veterinario procederà con il trattamento adeguato.

Per prima cosa, il veterinario dovrà prima ridurre il gonfiore e riportare il tessuto spostato nella sua posizione corretta all’interno dell’ano del furetto.

Si tratta di una procedura manuale, che consiste in un leggero massaggio sulla zona, con del gel lubrificante o agenti topici che aiutano a ridurre il gonfiore e anestetici per ridurre il dolore.

Nell’eventualità fosse presente un’infezione batterica o parassitaria, somministrerà dell’antibiotico o un farmaco antiparassitario appropriato.

Infine, potrà decidere se ricucire il tessuto sporgente nella posizione corretta, evitando così il ripetersi del prolasso rettale e anale nel furetto.

Nonostante, il veterinario, durante la sutura lasci abbastanza spazio per l’escrezione del furetto, può succedere che si possano riaprire i punti, quando l’animale è intento a defecare.

Durante i primi giorni, il furetto deve essere controllato e tenuto a vista, ma tenuto lontano da fonti di stress e altri animali domestici.

 

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