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Il primo serpente domestico: cose da sapere prima di portarlo a casa

Se lo scegliamo come animale al posto di un cane o un gatto, cosa possiamo aspettarci dal nostro primo serpente domestico e come portarlo a casa al meglio?

Come iniziare con il nostro primo serpente domestico? Qualche consiglio (Foto Flickr)

Un animale domestico ormai non più così raro è sicuramente il serpente. Se lo troviamo adatto al nostro stile di vita, e lo preferiamo a un cucciolo, a un uccellino o a un pesce, questo rettile può essere un valido compagno che va scelto con cura, per una vita insieme con felicità e tanto fascino. Infatti, anche se un serpente non sarà certo un animale che ci riempie di coccole, può far paura ai nostri amici, e magari ha bisogno di mangiare altri animali, di sicuro però è un animale che può dare molte soddisfazioni se scegliamo di allevarlo, ed è anche piuttosto semplice da gestire: non ha bisogno di fare esercizio, non puzza quasi mai, e da adulto non deve mangiare tutti i giorni.

Perché scegliere un serpente

Un meraviglioso serpente: un animale non per tutti. (Foto Pinterest)

La prima cosa da considerare quando vogliamo prendere un rettile è “Perché voglio un serpente?”. Se la risposta è per l’effetto sorpresa, o perché è un animale diverso dal solito, allora dobbiamo tenere a mente che per la maggior parte dei nostri amici, la novità probabilmente passerà nel giro di pochi minuti, e questo effetto sorpresa avrà vita breve.

Se invece vogliamo il nostro primo serpente domestico perché non abbiamo spazio per un cane, non possiamo prendere un gatto, o se abbiamo un’allergia al pelo o alle piume, allora dobbiamo chiederci se siamo pronti a prendere quello che molti considerano ancora un animale da specialisti. Infatti, molti esperti non considerano i serpenti come animali domestici, ma piuttosto un animale da ammirare, come i pesci tropicali. Richiedono inoltre molta cura e pazienza, e ci vuole esercizio per imparare a gestirli. Se non abbiamo questa predisposizione, forse è meglio un pesce o un criceto.

Quali specie scegliere

La serpe del grano. (Foto Flickr)

Se chiediamo agli erpetologi (il nome tecnico di un esperto di rettili) quale serpente raccomandano per chi si approccia a questo mondo, probabilmente risponderebbero quasi tutti “serpe del grano”. Proprio perché questi serpenti sono piuttosto docili, ovviamente non velenosi, non crescono molto e sono di solito felici di essere presi in mano. Si nutrono di topolini, che si trovano facilmente nei negozi di animali, e non raggiungendo dimensioni enormi, il loro vivaio non dovrà essere troppo grande.

Oltre a questa specie, anche i serpenti reali o serpente del latte (anche detto “falso corallo”) sono delle ottime scelte per chi vuole adottare il suo primo serpente domestico. Per quando possono essere belli o interessanti, i principianti dovrebbero stare alla larga da grandi constrictor o da specie velenose.

Preparare la casa

Il vivaio del serpente va preparato con cura. (Foto Pinterest)

Come la maggior parte dei rettili, il nostro nuovo serpente sarà più comodo se tenuto in un vivaio, meglio se con temperatura controllata. Questo permetterà di avere sotto controllo in ogni momento il nuovo habitat del nostro nuovo amico. Dobbiamo anche assicurarci che il vivaio abbia un coperchio sicuro e porte che possano essere bloccate: i serpenti sono dei maghi della fuga.

I giovani serpenti del grano non dovrebbero essere tenuti in un vivaio all’inizio. Poiché i serpenti sono agorafobici (nervosi negli spazi aperti), lo troverebbero un contesto molto stressante, tanto da rifiutarsi di mangiare. Chiediamo magari un consiglio agli allevatori o negozianti dove prendiamo il nostro primo serpente domestico, che potranno così aiutarci a evitare problemi nei primi tempi.

Una volta cresciuto completamente, un serpente del grano non è solitamente molto attivo, quindi il suo vivaio non dovrà essere enorme: solitamente basterà una lunghezza di circa la metà della lunghezza dell’animale. I serpenti inoltre sono animali a sangue freddo, e in natura regolano la loro temperatura corporea cercando zone calde o fredde a seconda della necessità. Per questo, il vivaio dovrà essere tenuto – per un serpente di questa specie – a una temperatura tra i 24 e i 30°, con un calo di 5° di notte.

La cura del serpente può essere semplice con poche regole.(Foto Pixabay)

Il calore dovrebbe arrivare da una lampadina o da un tappetino riscaldante, che copra non più dei due terzi del pavimento del vivaio, così che il serpente possa regolare la sua temperatura. Se scegliamo una lampadina, assicuriamoci di installare anche una protezione sulla lampadina, per evitare che il serpente si scotti mentre esplora la sua nuova casa.

Esistono molti tipi di substrato che possono essere ideali per coprire il pavimento del vivaio: delle opzioni eccellenti sono la lettiera per serpenti, scaglie di corteccia o i tappetini per gabbie. Tutte queste opzioni sono efficaci e facili da tenere pulite, il che è essenziale in caso subentrino dei problemi di salute.

L’umidità è un altro fattore da tenere sotto controllo: i serpenti del grano preferiscono un ambiente asciutto, ma dobbiamo comunque prevedere un luogo in cui possono nascondersi, che sia fresco e umido, perché il serpente deve controllare la sua temperatura. Infine, anche se i serpenti non sono famosi per il loro amore verso i giocattoli, un po’ di intrattenimento deve essere incluso, sotto forma di pietre, nascondigli, rami e piante artificiali.

L’alimentazione

Un serpente può essere un valido sostituto a animali domestici più comuni (Foto Flickr)

In natura, le serpi del grano cacciano piccoli mammiferi, rettili e roditori. In cattività sopravvivono felicemente con una dieta di roditori, nello specifico topolini. Questi vanno offerti morti, e possono essere acquistati congelati in molti negozi di animali. I serpenti giovani dovrebbero essere nutriti con dei cuccioli, e solo quando sono adulti possiamo passare a dei topi adulti.

Il cibo deve essere accuratamente scongelato a temperatura ambiente e assolutamente non in microonde, e tenendolo tra due strati di carta da cucina. Dopo, questa va gettata via e ogni utensile utilizzato deve essere pulito con cura dopo l’uso. Il serpente va nutrito una o due volte a settimana, e per dargli il cibo possiamo usare delle pinze perché probabilmente il rettile scatterà velocemente.

Dobbiamo anche fornire una ciotola con acqua pulita al nostro serpente: non solo apprezzerà berla, ma la userà a volte anche per fare un bagno, quindi assicuriamoci che venga pulita spesso.

L’igiene del serpente

Un boa: non adatto ai principianti (Foto Pexels)

I serpenti del grano non sono velenosi e quindi in genere non sono aggressivi. Solitamente restano docili quando vengono presi in mano o toccati, ma dobbiamo sempre avere movimenti gentili e lenti, perché potrebbero spaventarsi e anche mordere.

I serpenti sono animali piuttosto puliti, e fanno i bisognini uno o due giorni dopo aver mangiato. Questi significa una pulizia regolare solo di questi casi, e una pulizia accurata del vivaio solo una volta ogni 2-3 settimane. Ricordiamo di usare un disinfettante adatto ai rettili, e di asciugare accuratamente tutto prima di rimettere il serpente nel vivaio. Ricordiamo di lavarci sempre le mani con sapone prima e dopo aver toccato il serpente o qualunque accessorio a lui legato. E ovviamente non facciamo restare soli dei bambini con questo rettile.

Finché viene fornito il giusto cibo, ambiente e cura, il nostro animale dovrebbe restare in salute. Il nostro primo serpente domestico potrebbe perdere queste condizioni immediatamente prima della muta di pelle, e dobbiamo assicurarci di rimuovere tutte le tracce della vecchia pelle e buttarle via. In ogni caso, se abbiamo cura di lui il nostro serpente vivrà molti anni felici con noi.

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Fabrizio Burriello

Fabrizio B

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