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Non solo Cani e Gatti

Il porcellino d’India: da cavia ad animale domestico

Chi ha detto che si possono adottare solo cani a gatti? Ecco come un porcellino d’India può diventare un animale domestico perfetto e perché sceglierlo.

Porcellino d’India: caratteristiche e perché adottarlo (Foto Pixabay)

E’ vero che gli animali sono tutti uguali, ma è altrettanto vero che se pensiamo di adottarne uno spesso e volentieri la scelta ricade sempre sulla stessa tipologia che si ferma talvolta a cani e gatti. Ma vi sono altri animali altrettanto, e forse più, bisognosi di essere adottati dall’uomo, ovvero i porcellini d’India da laboratorio. Il loro ruolo è di certo fondamentale per la ricerca e quindi dovremmo essere loro maggiormente grati. Di seguito vedremo di quali animali si tratta e perché è così importante adottare un animale con queste caratteristiche così speciali. Potremmo restare a bocca aperta!

Porcellino d’India da laboratorio: com’è fatto

Le caratteristiche della cavie da laboratorio (Foto Pixabay)

Spesso si conoscono solo come ‘porcellini d’India’ ma dietro questa parola vi è un bel mondo, sconosciuto ai più. Si tratta di roditori sudamericani che hanno delle caratteristiche fisiche specifiche: la coda corta e i capelli ruvidi e appartengono alla famiglia delle Caviidae. Sono spesso consigliati a coloro che hanno intenzione di adottare un animale in casa per la prima volta poiché sono molto semplici da accudire. Ma qualora ci venisse in mente di farlo è bene essere a conoscenza di tutte le loro caratteristiche per essere consapevoli di chi accogliamo in casa nostra e quali sono i vantaggi. Inoltre potremmo anche solo farlo per un senso di ‘gratitudine’: in fondo sono animali utili alla ricerca e che sono sottoposti a varie sperimentazioni per scoprire malattie che colpiscono principalmente l’uomo.

I porcellini d’India: le caratteristiche

Porcellino d’India: tutti i motivi per adottarne uno (Foto Pixabay)

Perché scegliere un porcellino d’India come animale domestico? Perché ha tantissimi pregi, molti dei quali probabilmente sono ancora sconosciuti i più. Ecco quali sono le caratteristiche principali di questi animali e perché dovremmo accoglierne uno in casa al più presto.

  • Non serve una grande ‘esperienza’: poiché si tratta di animali molto forti e resistenti, i porcellini d’India godono di base di ottima salute, di certo possono ammalarsi (in particolare soffrono di patologie dentali e calcoli alla vescica, ma se nutriti e curati nel modo giusto possono vivere a lungo. Meglio evitare le temperature calde e umide per non farli ammalare.
  • Sono adatti ai bambini: possedendo una corporatura anche molto resistente, i porcellini d’India non sono fragili come i conigli e sono in grado di ‘subire’ i giochi dei più piccoli. Ciò però non vuol dire che bisogna lasciarli da soli con i porcellini d’India: sempre meglio avere un occhio di riguardo per entrambi.
  • Hanno una vita media lunga: a differenza di criceti, gerbilli e ratti i porcellini d’India vivono ben oltre i due o tre anni di vita. Ciò vorrà dire che spesso i bambini crescono, diventano adulti e questi animali sono ancora al loro fianco per tenerli compagnia.
  • Hanno un bel carattere: socievoli e amiconi, questi animali sono dei perfetti compagni di vita. Hanno spesso una personalità in grado di legare subito con l’essere umano, quindi perché rinunciare alla loro presenza in casa? Inoltre sono molto affettuosi e sono in grado di trasmettere tanto amore.
  • Per le loro fusa: come i gatti, anche il porcellino d’India emette una serie di suoni molto particolari, ma anche dei rantoli o dei rimbombi, in particolare durante il corteggiamento. Quando invece sono arrabbiati battono i denti, un po’ come quando il coniglio batte i piedi a terra (Leggi qui: i comportamenti strani del coniglio).

I porcellini d’India: come prendersene cura

Abbiamo già affermato che si tratta di animali molto resistenti alle malattie e dei quali è facile prendersi cura, ma ciò non vuol dire che possiamo essere superficiali sulla loro cura. Questi animali sono incredibilmente facili da curare! Per farlo basterà avere sempre a disposizione: fieno, acqua fresca, verdure fresche e pellet. Per evitare il rischio di patologie che potrebbero diventare serie, è bene dare anche un supplemento di vitamina C.

Il loro habitat ideale è costituito da una gabbia grande, rivestita di carta così da rendere più facile la sua pulizia. La cura e l’igiene della gabbia è estremamente importante per evitare il contagio di malattie. Inoltre è bene tenere separati maschi e femmine della specie per il primo mese di vita.

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F.C.

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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