Quali sono i rischi legati al consumo eccessivo delle uova di gallina? Tutto quello che c’è da sapere sul legame tra uova e salmonella.
Cotte o crude, le uova sono una parte importante della nostra alimentazione. Ma non è tutto ‘oro quel che luccica’: infatti un uso eccessivo di questo prodotto della gallina sulla nostra tavola può creare seri problemi alla nostra salute. E’ altrettanto importante conoscere il metodo migliore per conservarle e usare in maniera corretta, evitando il rischio di contrarre alcune pericolose malattie come la salmonella. Vediamo in che modo le uova e la salmonella sono legate e quali altre malattie possono nuocere alla nostra salute.
Sotto attacco è soprattutto la parte esterna dell’uovo, quella che spesso ci fa scegliere il tipo di uovo preferito. Pensiamo ai gusci delle uova e alla loro colorazione che varia dal bianco al rosato, al marrone scuro (scopri di seguito tutto su da cosa dipende il colore del guscio). Perché il contatto con il guscio è così pericoloso? Perché probabilmente è la parte più a contatto con l’ambiente esterno in cui vive la gallina, ovvero il pollaio, dove i polli fanno i loro bisogni.
Questo involucro esterno appunto entra in contatto e può sporcarsi facilmente delle feci, che spesso restano attaccate al guscio anche una volta che le uova sono state messe nella confezione. Quindi è assolutamente necessario che esse vengano manipolate correttamente per evitare che lo sporco esterno possa entrare nella parte interna dell’uovo, ma anche contaminare mani, cucina e altri oggetti. Infatti una distrazione potrebbe essere fatale per la nostra salute!
Vi siete mai chiesti quali agenti patogeni crescono e vivono ‘tranquillamente’ sul guscio dell’uovo? Potremmo restare stupidi dalla varietà della flora microbica che si concentra su di esso. Anche la tipologia di batteri è piuttosto varia: si va dai lieviti alle muffe. Tra questi naturalmente trova spazio anche la Salmonella, che non contagia solo l’uomo ma anche i nostri animali domestici (leggi qui la salmonella nel gatto e la salmonella nel cane). Altri agenti patogeni possibili sono legati ad altre malattie, e sono: Listeria Monocytogenes, Staphylococcus Aureus e Coliformi fecali.
Si tratta di un batterio di forma bastoncellare, che appartiene alla famiglia delle Enterobatteriaceae. Come si contagia? Attraverso il contatto diretto con le feci e dunque con una contaminazione fecale. Il batterio si deposita lungo il tratto intestinale dell’uomo e degli animali. Bisogna osservare attentamente i sintomi, soprattutto quelli dei nostri Pet domestici che hanno meno possibilità di farsi capire con chiarezza. Essi solitamente prevedono disturbi intestinali e alte temperature.
E’ assolutamente curabile ma altrettanto fastidiosa. Spesso ha un’evoluzione benigna e non ha bisogno di farmaci per essere curata. Tuttavia evitare sintomi così dolorosi è meglio, no? Anche perché, oltre ai farmaci, il mezzo principale per evitare i disturbi è la prevenzione. Dunque ecco qualche piccolo consiglio per evitare il rischio di salmonellosi.
Naturalmente è necessario lavarsi bene le mani ogni volta che si entra in contatto col guscio dell’uovo e, anche in frigo, tenerle ben separate dal resto degli alimenti.
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F.C.
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