Specie di uccelli più piccoli al mondo, vediamo quali le loro caratteristiche, dove è possibile osservarli e come si nutrono.
Questi uccelli di solito sono di diversi colori e molto sgargianti grazie ai colori vivaci. Misurano pochi centimetri e possiamo identificarli grazie ai loro canti o alla loro velocità in volo, oltre per la loro dimensione.
Essendo migliaia le specie di uccelli, in questo articolo andremo a sottolineare l’aspetto di quelle specie di uccelli più piccoli al mondo.
Il Beccominuto è l’uccello più piccolo dell’Australia con una lunghezza di circa 8-9 cm. Questo uccello è l’unico membro del genere Smicrornis. Il Beccominuto è un uccello a cui piace molto cantare, il suo colore è giallo oliva con becco grigio, ali marroni, occhi giallo pallido e piedi grigi.
Le piume della coda sono marroni con una barra nera e una macchia bianca sulla punta di tutti i nastri interni, tranne le coppie centrali. In entrambi i sessi i colori sono simili.
Le uova del Beccominuto sono di colore marrone con macchie chiare e ogni stagione la femmina ne depone due o tre. Lo possiamo ammirare nel continente australiano e vive nei boschi e nelle foreste di tutto il continente e si ciba di larve e insetti.
Tra le specie di uccelli più piccoli al mondo, di sicuro abbiamo il Colibrì di Elena. Il suo nome scientifico è Mellisuga Helenae. Questo nome nasce dal fatto che ha l’abitudine di succhiare il nettare e il miele, mentre l’aggiunta di Helena viene dal nome della moglie del naturalista Carlos Booth. Viene detto anche colibrì ape, perché si tratta della specie più piccola che si conosca.
Appartengono al popolo degli uccelli migratori e compiono, ogni anno, delle vere e proprie trasvolate, in alcuni casi, da un capo all’altro del continente americano. Si può ammirare la sua bellezza in America centrale, più precisamente a Cuba e nell’Isola della Gioventù.
Questo uccello è dotato di un piumaggio dagli splendidi colori iridescenti (che si riscontra in modo particolare nei maschi adulti, mentre giovani e femmine in genere hanno colori più tenui) e nessun altro uccello può competere con loro sotto questo aspetto.
Il movimento delle ali può raggiungere la sorprendente velocità di 70-90 battiti al secondo e nelle fasi di corteggiamento arriva sino ai 200 battiti al secondo (archilochus colubris). Nessun altro uccello vivente sul pianeta può battere le ali tanto velocemente. Il movimento è così rapido da produrre un sonoro ronzio, come quello di un calabrone.
La particolarità è che i bellissimi colori non sono dovuti alla presenza di pigmenti sulle penne. Il colibrì, è un uccello che vive in media 4-5 anni e socializza con il sesso opposto solo per pochi secondi durante l’accoppiamento. È molto territoriale e difende le sue scorte di cibo e l’area di nidificazione con tutta l’energia fino anche a scatenare delle vere e proprie risse.
Il Regolo comune, nome scientifoco Regulus regulus, è un uccello passeriforme della famiglia dei Regulidi. Il Regolo comune rappresenta il più piccolo uccello europeo. Misura 8,5-9,5 cm di lunghezza, per 4,6-7,1 g di peso e un’apertura alare di 13,5-15,5 cm.
Il Regolo comune, ha un aspetto massiccio e arrotondato, piccolo ma anche esso munito di una grossa testa arrotondata che sembra incassata sul tronco, possiede un becco corto e sottile, ha le ali arrotondate, la coda dalla punta che appare come una forca, le zampe lunghe e forti con artigli ricurvi.
Le piume di colore verde oliva su tutto il corpo, più scuro su ali e coda, con sfumature gialline su scapole e fianchi. La differenza della livrea tra il maschio e la femmina è davvero sottilissima. Questo uccello è diurno e vive tendenzialmente in stormi anche abbastanza numerosi e composti da diverse specie.
Trascorre la maggior parte della giornata alla ricerca del cibo in quanto possiede un metabolismo molto veloce. In inverno, durante la notte, il Regolo ha la possibilità di abbassare il proprio tasso metabolico e far scendere la temperatura corporea fino a 10 °C per ridurre il fabbisogno energetico.
Questo uccello si nutre principalmente di insetti come: piccoli artropodi, collemboli, afidi e ragni, nonché di larve e uova, oltre che di piccole falene e di bruchi, catturandoli al volo, cercandoli tra i rami o intrappolati nelle ragnatele. Durante il periodo riproduttivo i maschi si dimostrano territoriali e aggressivi, scacciando dai dintorni qualsiasi intruso.
Il nido è a forma di coppa con bordi molto rialzati, e viene costruito principalmente dalla femmina, ma che non disdegna l’aiuto del maschio. Una volta fatta la prima cova, i primi esemplari spiccano il volo ma non molto lontani dal nido e vengono osservati dal maschio mentre la femmine si prende cura della seconda covata.
Pardalotus, deriva dal greco παρδαλωτος (pardalōtos, “maculato come un leopardo”), in riferimento alla livrea di molte specie. Vive nelle aree della Tasmania su alberi di eucalipt. È un genere di uccelli passeriformi, l’unico attribuito alla famiglia Pardalotidae.
Si tratta di un uccello di piccole dimensioni (8,5–12 cm), dall’aspetto robusto e pienotto, dotato di una testa abbastanza grossa rispetto al corpo e il becco corto e forte di forma conica, ha ali appuntite, zampe corte e forti e la coda corta e squadrata.
Il piumaggio è di colore giallo su faccia e petto, nonché su codione e sottocoda, e bianco sul ventre, l’area dorsale è più scura, tendente al grigio o nerastra. Ha il sopracciglio chiaro (giallo o bianco) su mascherina scura, mentre sulle ali le singole penne presentano una macchia nera sulla punta, a dare un effetto maculato e da qui nasce il nome comune ed il nome scientifico, di questo uccello.
Differente in questo caso la colorazione delle femmine che risulta essere più moderata. È un uccello diurno che vive per lo più in coppia, nutrendosi di insetti reperiti cercando fra il fogliame, ma non disdegna le larve.
Il Pardaloto tasmaniano è un uccello monogamo, costruisce il suo nido scavando dei tunnel nel terreno e successivamente sono entrambi i sessi ad occuparsi di tutte le fasi dell’evento riproduttivo.
Infine tra le specie di uccelli più piccole al mondo, abbiamo il Cardellino d’America è anche esso un uccello passiforme, della famiglia Fringillidae. Una curiosità di questo uccello è che rappresenta la mascotte animale di tre stati americani: Iowa, New Jersey e Washington. Il nome scientifico della specie, Spinus tristis deriva dal latino e significa “triste”, in riferimento al canto e alla livrea di questi uccelli.
Misura circa 13 cm di lunghezza e 10-20 grammi di peso, per un’apertura alare di 19–22 cm. Ha un aspetto sgargiante e inconfondibile, dotato di becco conico e appuntito, corpo robusto, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta. Il piumaggio in particolare nel maschio subisce due mute durante l’anno.
Esso va del giallo limone uniforme su tutto il corpo, eccezion fatta per fronte e vertice, questa livrea viene mantenuta per tutta la primavera e l’estate, mentre dopo la muta estiva, invece, i maschi subiscono una colorazione perlopiù bruna su tutto il corpo, più chiara sul ventre e più scura sul dorso.
Nelle femmine la livrea non è molto differente. È un uccello al quanto diurno e trascorre la maggior parte della giornata al suolo o fra l’erba alta e i cespugli alla ricerca di cibo. Si nutre in prevalenza di semi di piante erbacee e di semi di alberi (come l’ontano), bacche, foglioline tenere, germogli, boccioli e linfa.
Anche se durante la stagione riproduttiva, mangia raramente piccoli insetti e larve, che vengono somministrati anche alla prole. Il Cardellino d’America è un uccello monogamo, che effettua una singola covata l’anno.
Una volta formatasi la coppia, il maschio delimita un territorio cantando, essendo molto territoriali arrivano fino allo scontro e allo schiacciamento. Il nido per lo più è costruito dalla femmina aiutata però dal maschio che si occuperà anche della difesa del nido durante la cova.
Raffaella Lauretta
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