Ti è mai capitato di vedere un uccello senza piume? Sicuramente soffre della PBFD o malattia di becco e piume negli uccelli. Vediamo le caratteristiche di questa malattia.
La PBFD o malattia del becco e delle piume negli uccelli è un’infezione dovuta al più piccolo dei virus negli uccelli chiamato circovirus. Ricerche recenti affermano che la malattia è molto più diffusa tra le popolazioni selvatiche di cacatua e altri psittacidi.
Le stesse ricerche hanno poi anche dimostrato che la malattia può essere prevenuta con un vaccino. Gli uccelli nativi del Vecchio Mondo (Australia, Asia, Africa) sono i maggiormente sensibili ma in generale tutti gli psittacidi (ossia una numerosa famiglia di uccelli diffusi nelle zone tropicali) sono sensibili a questo virus.
In particolare, questa malattia colpisce gli uccelli di età inferiore ai 3 anni. l periodo di incubazione più breve che si è studiato è di 21-25 giorni a seconda della specie, ma l’incubazione della malattia può essere anche più lunga di un anno.
Gli uccelli vengono infettati inalando o ingerendo il virus presente nelle feci, le secrezioni e la polvere sulle piume degli uccelli infetti. Mentre le femmine infette possono trasmettere il virus alle loro uova. Inoltre gli uccelli possono anche essere infettati se vengono a contatto con superfici contaminate dal virus.
Laddove la diagnosi dovesse essere proprio di PBFD, l’evoluzione della malattia, può assumere diverse forme:
In qualsiasi momento dell’evoluzione, qualunque sia la forma, possono verificarsi infezioni secondarie: infezioni batteriche o fungine.
Il PBFD è causato da un virus, come abbiamo precedentemente accennato molto piccolo, che infetta e uccide le cellule di piume e becchi. Questo circovirus causa solo problemi in Psittacidae e, per quanto ne sappiamo, nessun’altra specie di uccello o animale è sensibile.
Una malattia degli uccelli, simile al PBFD è stata recentemente rilevata nelle colombe: è probabilmente causata da un circovirus simile, ma sicuramente antigenicamente diverso. Il virus (circovirus) attacca anche le cellule del sistema immunitario, rendendolo debole fino a distruggerlo. Così molti uccelli con PBFD vengono colpiti e alla fine eliminati da infezioni secondarie, batteriche o di altro tipo.
Un uccello con PBFD ha caratteristiche molto precise e individuabili, come abbiamo precedentemente descritto. Nella maggior parte dei casi, un semplice esame clinico da parte di un veterinario può aiutare a stabilire la diagnosi. Il PBFD maggiormente colpisce giovani psittacine, anche se uccelli di tutte le età possono contrarre la malattia.
Il PBFD nella sua forma cronica è molto fastidioso sia nel suo sviluppo che nella sua progressione; in questa evoluzione le piume distrofiche sostituiscono le normali piume come avviene nella muta.
Dove, un uccello con PBFD può lentamente perdere il piumaggio senza avere la presenza di altri sintomi. Al contrario nelle specie più colpite come la cacatua e gli eufemi, possiamo individuare i seguenti sintomi:
Altre malattie secondarie come abbiamo precedentemente accennato, sono spesso scatenate dal PBFD: infezioni batteriche, fungine e virali. La maggior parte degli uccelli con malattie croniche finisce per avere problemi di alimentazione, perdita di peso, fino ad arrivare alla morte.
Il virus può anche causare grave epatite, specialmente nei cacatua. In questi casi gli uccelli possono arrivare a morire di epatite senza nessuna lesione nelle piume. Altri segnali per gli uccelli più colpiti hanno spesso diarrea mucosa o verde, segni che vengono comunemente diagnosticati come infezioni secondarie, batteriche o da clamidia.
La Pbfd o malattia del becco e delle penne può essere diagnosticata solo esaminando le piume degli uccelli, in quanto esistono molte altre condizioni che possono causare sintomi simili. Inoltre, in alcune evoluzioni ci sono casi dove gli uccelli hanno il virus nel sangue senza avere piume anomale. Le tecniche per diagnosticare la malattia sono: il test del DNA e l’istopatologia.
Questo test è il modo migliore per avere la certezza che un uccello sia infetto da circovirus. Questo test può essere utilizzato su una penna o su sangue degli uccelli.
Interpretazione del test:
Un test negativo indica che il virus non è stato rilevato nel campione esaminato. Gli uccelli con un’infezione molto grave ma al test risultano essere negativi, potrebbe essere dovuto ad un test del DNA non corretto.
Un test positivo in un uccello con piume anomali sta ad indicare che l’uccello è infetto dal virus. Un test positivo in un uccello con piumaggio normale suggerisce che l’uccello è stato leggermente infetto o è appena stato infettato, di conseguenza non ha ancora sviluppato piume anomali. Questi uccelli dovrebbero essere ricontrollati nuovamente entro 90 giorni.
Questa tecnica può essere utilizzata negli uccelli che hanno piume anomale e risultano negativi con il test del DNA. Una penna anormale può essere utilizzata per identificare le lesioni causate dal virus nelle cellule.
Ancora nei nostri giorni, non è disponibile alcun trattamento specifico, gli immunostimolanti sono stati provati ma con risultati non del tutto chiari. Negli ultimi anni è in fase di sviluppo un vaccino. La sopravvivenza dell’uccello non è impossibile, dal momento in cui si predispone l’uccello, in un ambiente con uno stress minimo e fornendo trattamenti di supporto, tra cui, antibiotici o antimicotici per controllare le infezioni secondarie.
Sono state osservate guarigioni spontanee dopo la PBFD in diverse specie, tra cui parrocchetti ondulati, lorichetti e piccioncini, ma bisogna però dire che la maggior parte degli uccelli che soffrono della forma cronica della malattia non guarisce.
Si raccomanda di testare tutti i volatili sensibili al virus per il circovirus. Ciò è particolarmente importante per gli uccelli nidificanti, gli uccelli venduti nei negozi di animali e negli uccelli presentati al veterinario per il controllo, dopo l’acquisto.
La prevenzione si fa assicurando che solo gli uccelli con un test del DNA negativo vengano introdotti in un gruppo di uccelli negativi a loro volta. Il consiglio per chi alleva uccelli è di mantenere isolati gli uccelli appena acquistati da quelli sani, di tenerli quindi in quarantena.
Usare disinfettanti (come la glutaraldeide) in grado di inattivare virus resistenti all’ambiente come i parvovirus e usarli anche per la pulizia di gabbie e parti eventualmente contaminate.
Raffaella Lauretta
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