Uccelli notturni le principali specie che comprendono di versi rapaci. Vediamo quali sono e le loro caratteristiche fisiche e comportamentali.
Per uccelli notturni, intendiamo i rapaci, questi appartengono all’ordine Strigiformes e si suddividono in due famiglie: Tytonidae (i barbagianni) e Strigidae (gufi, civette, assioli). Gli stringiformi si distinguono dagli altri uccelli per caratteristiche fisiche molto differenti da essi.
Ad esempio, le ali possono essere allungate (come nel barbagianni o nel gufo comune), oppure tozze e corte (come nell’allocco e nella civetta), in funzione agli adattamenti per il volo.
Le piume che ricoprono il loro corpo sono morbide, caratteristica dovuta ad una specie di velluto che ricopre tutte le penne. Questo insieme alla sfrangiatura delle penne remiganti primarie è un adattamento che permette ai rapaci di potere effettuare il volo in completo silenzio.
Questa particolarità permette ai rapaci di avere maggior possibilità di recuperare prede. A sfavore però hanno la coda corta e ragion per cui non si tratta di uccelli con possibilità di grande manovre in volo.
Le principali specie di uccelli notturni
Gli uccelli notturni sono per lo più dei rapaci e si conoscono principalmente per le loro caratteristiche fisiche al quanto buffe, anche se per qualcuno spaventose e per questa loro vita notturna. Nel seguente articolo tratteremo degli uccelli notturni in particolare i rapaci.
Assiolo americano orientale
L’Assiolo Americano Orientale (Megascops asio) è un uccello rapace. Esistono 5 sottospecie di assiolo americano orientale, a seconda dell’ubicazione geografica. Ha il corpo ricoperto da piume di colore rosso e marrone.
Ma al di là del colore delle sue piume ha una trama a strisce e macchie che gli dà la possibilità di mimetizzarsi alla perfezione con la corteccia degli alberi. È un uccello piccolo, la cui lunghezza varia dai 16 ai 25 cm, il suo aspetto tozzo privo di collo e la testa è grande rispetto al resto del corpo.
Gli occhi sono di un giallo intenso come del resto il becco. L’Assiolo americano orientale lo possiamo trovare, in buona parte del Nord America, nell’area orientale. È possibile vederlo tra le Montagne Rocciose, a ovest, fino alla costa atlantica, e dalle aree più a sud del Canada alla Florida e al Texas meridionale.
Lo si trova praticamente ovunque al di sotto dei 1500 metri sopra il livello del mare, dalle aree urbanizzate alle foreste boreali e soprattutto nelle aree boschive, l’importante che siano alberi e cavità o casette per la nidificazione.
È fondamentalmente un uccello solitario, tranne durante la stagione degli accoppiamenti e durante l’inverno. Una caratteristica di questo rapace, che lo include nelle specie di uccelli notturni è che risulta essere molto attivo proprio durante la notte, soprattutto per darsi alla caccia delle sue prede.
Possiede una vista eccezionale che gli permette di poter variare la sua alimentazione adocchiando diversi tipi di prede come: le falene e le Tettigoniidi, gamberi, vermi, rane e girini, lucertole, piccoli mammiferi come topi, talpe, conigli e pipistrelli, e piccoli uccelli come rondini, tordi, fringuelli, pernici, ghiandaie e picchi.
Allocco
L’Allocco è un uccello rapace appartenente alla famiglia degli Strigidi. È un uccello di medie dimensioni, la sua altezza varia dai 38 ai 45 cm. Il colore delle sue piume è bruno-grigio o marrone-rossiccio, con striature longitudinali scure.
Questa colorazione è comune per entrambe i sessi e anche per i piccoli è simile a quello degli adulti. Possiede un becco corto, curvo e giallastro. La testa rotonda è abbastanza grande rispetto al corpo e gli occhi scuri posti anteriormente. Le ali sono lunghe e larghe. La coda è breve, barrata e squadrata.
Le zampe sono di media lunghezza, con tarsi e dita piumate, chiare, con unghie uncinate. L’Allocco lo possiamo trovare in tutta l’Europa e l’Asia, assente solo da Irlanda, Scozia, Penisola Scandinava e Russia settentrionale. Vive solitario in zone boscose, alberate, rocciose e anche urbane.
Spesso può insediarsi sotto i tetti o nei fumaioli; ma occupa anche nidi abbandonati da altri rapaci, quali gazze o cornacchie grigie e perfino tane di tassi o conigli. Ha abitudini prevalentemente notturne e crepuscolari, ragion per cui rientra negli uccelli notturni.
Momento in cui risulta attivo per provvedere alla sua alimentazione, attraverso volo è silenzioso e leggermente ondeggiante, battuto, intervallato da planate. Si precipita sulla sua preda che consiste in mammiferi di piccole e medie dimensioni, come: scoiattoli, ghiri e donnole, ma anche piccoli anfibi e varie specie di uccelli.
Non disdegna scarafaggi e grossi bruchi. Prede che provvede rigorosamente a mangiare vive, per poi espellere ossa, pelo ed esoscheletri di insetti che non riesce a digerire qualche ora dopo il pasto.
Gufo reale
Il Gufo reale è fra gli uccelli notturni, il rapace più grande. Possiede un corpo di una lunghezza di 70 cm ed un’apertura alare di 190 cm. Il colore delle sue piume crema scuro e color marmo, con diverse sfumature di marrone, nero e bianco, anche se la composizione dipende dalla sottospecie.
Caratteristica fisica che lo contraddistingue sono i particolari occhi grandi e seri di color giallo oro e le sue orecchie leggermente più pronunciate nelle femmine con cui non esiste dimorfismo sessuale.
È dotato di artigli particolarmente potenti e, come il resto di gufi e barbagianni, il suo becco appuntito è molto più corto rispetto ad altri rapaci diurni. Il gufo reale è possibile vederlo nelle regioni desertiche dell’Africa e dell’Asia, o nella tundra del nord Europa.
Nella nostra Penisola, questo rapace occupa prevalentemente ambienti alpini e appenninici, con una popolazione ridotta ma distribuita in modo abbastanza omogeneo sul territorio nazionale, fatta eccezione per le due isole maggiori.
Essendo il re degli uccelli notturni, questo animale preferisce cacciare di notte, sfruttando il proprio volo silenzioso e l’udito privilegiato che gli permette di percepire il minimo rumore.
Ciò rende questo uccello un abilissimo predatore, il Gufo reale è in grado di sollevare e stritolare con la sola forza delle zampe prede anche di notevoli dimensioni, da altri uccelli a mammiferi vari quali conigli, lepri, addirittura volpi. A volte, sono stati visti gufi reali lottare contro altri predatori, come volpi e rapaci della stazza della poiana.
Civetta
La civetta, si distingue in ben sedici sottospecie e fisicamente possiamo dire che ha delle forme piuttosto tozze, una lunghezza che si aggira da 21 ai 23 cm, una apertura alare che non supera i 60 cm ed un peso molto modesto che si attesta tra i 100 ed i 200 grammi.
Inoltre ha la testa appiattita, gli occhi di colore giallo ed il piumaggio è superiormente di colore bruno macchiato di bianco ed inferiormente di colore bianco con venature brune. Va evidenziato, che la femmina è leggermente più grande del maschio.
La civetta si trova in tutto l’Emisfero nord, in Europa, Asia ed Africa del nord ed è molto abbondante principalmente nelle tre penisole meridionali europee (Iberica, Italiana, Greca).
Per quanto riguarda l’habitat è possibile avvistarla negli ambienti più disparati, preferendo comunque rimanere vicina ai centri abitati, ai piccoli boschi ed alla campagna, non avendo timore dell’uomo e godendo di un sonno molto leggero che le permette di percepire subito ogni eventuale pericolo.Mentre invece evita la montagna per le evidenti difficoltà di procurarsi il cibo.
Ed in effetti non è difficile aver visto questo uccello su qualche albero o su qualche edificio in rovina e, nonostante l’aspetto simpatico, a causa del suo essere un animale notturno viene considerato una porta sfortuna fin dall’antico Egitto, credenza rimasta viva fino al Medioevo.
La nostra civetta oltre alle credenze popolari ha anche altri nemici più reali come ad esempio gli sparvieri che se riescono a catturarla possono strangolarla e anche la donnola fa parte dei suoi nemici in quanto ne divora le uova.
La civetta pur essendo uno degli uccelli notturni per antonomasia può risultare attiva e vigile anche nel tardo pomeriggio e nel resto della giornata, dove provvede alla sua alimentazione cacciando insetti come: topi, uccellini, rettili, anfibi, pipistrelli e grossi insetti.
Appena avvista uno di questi animali, gli piomba addosso quasi ad ali chiuse, lo afferra per una zampa, e poi torna al luogo da cui è partita.
Barbagianni comune
Il barbagianni è un rapace che rientra anche esso negli uccelli notturni, appartiene alla famiglia dei Titonidi. Possiede un corpo di circa 30 cm e le numerose sottospecie di Barbagianni presentano solo piccole differenze nei colori del piumaggio.
In particolare il tratto in comune alle diverse sottospecie è la parte superiore, di color grigio cenere, arancione pallido e giallo ocra, ma anche ventre e petto completamente bianchi. Possiede una testa che sembra indossi una maschera facciale bianca a forma di cuore, gli occhi sono profondi e obliqui.
La femmina di barbagianni è leggermente più grande del maschio e il piumaggio è di colore leggermente più scuro. Questo rapace è diffuso in tutto il mondo, dalla Penisola Scandinava a grande parte del continente africano, dall’America centrale e settentrionale all’America latina, sino a Indocina e Australia.
Praticamente il Barbagianni è presente in tutti i continenti, eccetto l’Antartide, fatta eccezione per le zone antartiche. La presenza di questo uccello è comune anche sul territorio italiano. È molto facile trovarlo nel bosco, dove predilige le zone marginali, mentre evita le fasce più ricche di vegetazione dell’interno.
Ma è possibile vederlo anche nelle zone interne e periferiche dei centri urbani in aree rurali, e persino nei parchi, nonché caseggiati rurali in zone di campagna coltivata. Essendo il barbagianni un rapace notturno anche esso provvede alla sua alimentazione prettamente di notte, cacciando topi e talpe, rane e insetti.
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Raffaella Lauretta