Ogni mattina un bellissimo risveglio con dei melodiosi canto. Sono gli uccelli che cinguettano all’alba: quali sono e perché cantano.
Al mondo esistono tantissime specie di uccelli, ognuno con le sue caratteristiche e fra queste anche il cinguettio, quello che per noi è canto. Non tutti però hanno la sveglia allo stesso orario, ogni specie ha i suoi tempi e quindi momenti diversi della giornata. Ci sono merli e tordi che sono i più mattinieri e poi con più calma si iniziano a sentire anche fringuelli e cardellini.
Ma è solo il risveglio perché comunque li sentiremo per tutta la giornata anche se con minore intensità, essendo questo il loro modo di comunicare e relazionarsi fra loro. Ma gli uccelli che cinguettano all’alba quali sono e perché lo fanno?
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Uccelli che cinguettano all’alba: quali sono e perché cantano?
Così come per l’uomo la parola è fondamentale per la comunicazione, le singole specie di uccelli hanno vari suoni con diversi significati specifici.
I suoni sono tutti diversi dai bei canti a suoni striduli e lo stesso vale per le motivazioni, gli uccelli cantano per marcare il territorio; per conquistare una femmina; per avvisare gli uccelli della stessa specie che c’è un pericolo o solo per rimanere in contatto con lo stormo di appartenenza.
Alcuni di essi ripetono continuamente lo stesso verso e anche la durata può variare mentre altri riescono a fare variazioni sulle tonalità. Il momento migliore per cantare è all’alba e i motivi sono diversi, ad esempio:
- L’umidità relativa è bassa, la temperatura è bassa, e il vento di solito è debole, tutti fattori che contribuiscono alle condizioni ottimali per il suono.
- comunicare ai potenziali rivali che il territorio è già occupato;
- e anche perché al mattino è il momento in cui gli uccelli sono più deboli, poiché si nutrono solo di giorno e quindi passano la notte digiuni. Per dimostrare alle femmine che questa condizione non li ha indeboliti, cantano energici.
Ma quali sono nello specifico gli uccelli che cinguettano all’alba?
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Merlo
Il merlo (Turdus merula Linnaeus) è un uccello passeriforme della famiglia dei Turdidi e possibile vederlo in Italia e in tutta Europa, ma anche a est fino alla costa orientale della Cina e a nord fino alla costa settentrionale della Svezia, a seconda della stagione e lungo la punta settentrionale dell’Africa e lungo tutta la costa dell’Islanda; è stato inoltre introdotto in alcune regioni dell’Australia e della Nuova Zelanda.
Con l’aumento dell’urbanizzazione, la migrazione è diventata meno comune, molti uccelli rimangono infatti nelle aree urbane durante la primavera e l’estate per riprodursi. Il Merlo è un uccello che misura circa 24-27 cm in lunghezza, il peso varia dagli 85 ai 105 g e la sua apertura alare è di 34-38 cm.
Il suo piumaggio lucido caratteristicamente di color nero lo rende elegante e a completare il suo stile ci sono becco (la colorazione del becco del merlo maschio è una qualità usata per attrarre le femmine, che sono in genere maggiormente attratte dai becchi più arancio) e l’anello oculare gialli, occhi marrone scuro e zampe sono nerastre.
Anche se questo è un uccello che tende a soffrire di albinismo e quindi alcuni esemplari possono avere diverse penne bianche che contrastano con il piumaggio nero. Ma sono tante le sottospecie di merlo presenti in tutto il mondo e si differenziano per il colore del piumaggio e le dimensioni.
Questo uccello si nutre principalmente di frutti e semi ma non disdegna di alcuni insetti come: scarafaggi, bruchi, cavallette, ragni e lumache. Le sue abitudini canore hanno inizio dalle 4 del mattino e lo si può ascoltare fino alle 6.30 circa. Il suo canto risulta essere chiaro, acuto forte ma melodioso e piacevole.
Tordo Bottaccio
Il Tordo bottaccio appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Turdidae, rientra tra gli uccelli che cinguettano all’alba, ed è possibile vederlo in tutta Europa, In Italia è migratore e svernante molto diffuso nella gran parte della penisola e sulle isole, e nidificante regolare sui rilievi dell’intero arco alpino e dell’Appennino settentrionale e centrale.
Il Tordo bottaccio come habitat, predilige i cespugli o i rami bassi degli alberi. Il Tordo Bottaccio è un uccello di dimensioni medio piccole di circa 22 cm e un peso di circa 80gr, con dorso bruno e fianchi e gola giallicci, più chiaro sul ventre e con la parte inferiore coperta da tante macchie nere.
Per queste sue caratteristiche spesso viene confuso con la Tordela e Cesena ma si distingue da loro per le dimensioni maggiori e l’assenza dell’area fulvo-castana sui fianchi. Distinguere il maschio dalla femmina risulta molto difficile persino gli allevatori hanno bisogno di effettuare un test manuale.
Il Tordo Bottaccio si nutre principalmente di vermi, lombrichi, chiocciole, insetti ma non disdegna bacche di ginepro, olive e altri frutti, in particolare di mattina. Infatti questo uccello è davvero raro vederlo volare oltre le 10 di mattina, si sposta sempre nelle ore notturne o durante l’alba quando inizia a cantare partendo dalle 4 del mattino e lo si può ascoltare fino alle 6.30 circa, con un canto acuto ma melodioso, più intenso in primavera durante la stagione riproduttiva.
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Pettirosso
Il Pettirosso (Erithacus rubecula (Linnaeus) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidae. È possibili vederlo in Eurasia e Nordafrica, estendendosi a ovest sino alle isole Azzorre, a est sino alla Siberia occidentale.
La popolazione meridionale è per lo più stanziale, mentre quelle delle regioni più settentrionali, in particolare dalla Scandinavia alla Russia, migrano a sud in gran numero all’arrivo delle prime perturbazioni autunnali, verso territori con clima più temperato, alcuni fino ai Paesi dell’Africa mediterranea.
Infatti il suo habitat nei mesi estivi è costituito da boschi di conifere e i boschi cedui mentre in autunno si spinge per la ricerca di cibo nelle pianure e nei giardini presso il centro abitato. In Italia è stanziale ovunque. In Campania è presente sia nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che in quello del Vesuvio.
Il Pettirosso è un uccello che misura circa 14 cm e pesa 16 gr, ha il dorso di un colore bruno-oliva, ventre bianco, sottili zampe rossicce e un’inconfondibile macchia rosso-arancio su petto e faccia. Non essendoci visibili differenze tra maschi e femmine è molto difficile distinguerli anche da occhi esperti.
Ciò che lo contraddistingue da altri uccelli è la sua estrema vivacità e il suo modo di muoversi sul terreno, ossia con una rapida successione di lunghi balzi, inclinando il corpo da un lato e muovendo la coda.
I suoi spostamenti terreni avvengono soprattutto per la ricerca del cibo, infatti esso si nutre principalmente di insetti e le loro larve, lombrichi, semi e piccoli molluschi, ma integra questa dieta con una grande quantità di frutta e bacche. Il Pettirosso è un uccello diurno, ragion per cui, inizia a cantare dalle 4 del mattino e lo si può ascoltare fino alle 6.30 circa, il suo canto è semplice e cristallino ed è particolarmente melodioso nella stagione della riproduzione.
Scricciolo
Lo Scricciolo comune, detto anche reattino (Troglodytes troglodytes), è un uccello passeriforme della famiglia Troglodytidae, è un uccello stanziale e vive prevalentemente in località umide e abbondanti di cespugli.
È possibile vederlo in pianura e vicino ai centri abitati in inverno, mentre in estate predilige le zone montane del Nord America, Europa, Nord Africa e Asia. Lo Scricciolo è un uccello prevalentemente stanziale e vive prevalentemente in località umide e abbondanti di cespugli e alberi. È un uccello molto piccolo, di forma tonda e lungo appena 10 cm, infatti è il più piccolo della famiglia dei Troglodytidae.
Possiede dorso bruno con bordi neri e ventre più chiaro, ha una piccola coda corta e appuntita che tiene sempre ben sollevata e di color bruno-rossiccia che tiene spesso sollevata e che gli serve per bilanciare il petto, che è molto basso ed ha un becco piuttosto lungo e sottile e un lungo sopracciglio bianco.
Lo Scricciolo si muove in maniera molto agile, dinamica e scattante, ama muoversi sul terreno, quando va alla ricerca di insetti, bruchi, vermi e piccoli ragni che trova sulle foglie; in inverno non disdegna qualche bacca. Questo uccello inizia a cantare intorno alle 5-5.30 con il suo canto melodico e squillante, un trillo acuto e potente, molto prolungato.
Luì piccolo
Il Luì piccolo (Phylloscopus collybita) è un uccello passeriforme recentemente attribuito alla famiglia Phylloscopidae. Fa parte degli uccelli estivi e sverna nei territori mediterranei, raramente anche in Nordafrica.
L’Italia, come gran parte dell’Europa, ospita il Luì piccolo sia nel periodo riproduttivo che durante lo svernamento, prediligendo ambienti boschivi e foreste con alberi decidui come faggi, querce, ontani, salici, ma abita anche coniferete. Questo uccello è lungo appena 11 cm con un peso di circa 8 grammi.
Non essendoci alcuna differenza tra maschio e femmina hanno entrambi una colorazione marrone – verde sulle parti superiori, bianco sporco in quelle inferiori. Sopracciglio piuttosto evidente, zampe e becco normalmente marrone o grigio-nere.
Questo uccellino si nutre di ragni, piccoli insetti, larve e crisalidi, in particolare al mattino, quando inizia a cantare intorno alle 5-5.30. Il suo canto è inconfondibile ha una monotona sequenza di note ritmicamente alternate, una alta e una bassa e permette sicuramente il suo riconoscimento.
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Capinera
Fra gli uccelli che cinguettano all’alba, c’è la Capinera (Sylvia atricapilla) volatile passeriforme della famiglia Sylviidae, è ampiamente distribuita nel Paleartico occidentale dove nidifica dall’Africa nord-occidentale e le Isole Britanniche sino alla Siberia occidentale.
Predilige diversi ambienti a quote molto variabili, purché siano presenti alberi e arbusti: foreste, boschi cedui, macchie con alberi, parchi, giardini, aree verdi urbane e frutteti. In Italia è comune e diffusa nella penisola e sulle isole, dal livello del mare fino a 1.800 m di quota.
Questo uccello misura circa 15cm per un peso di circa 20 grammi, deve il suo nome alla presenza di una vistosa macchia scura sul capo, che nel maschio è nera, mentre nella femmina è marrone e che rappresenta la caratteristica principale della specie. I due sessi si distinguono grazie al piumaggio che nei maschi è grigio cenere con il capo nero, mentre nelle femmine è bruno con il capo color ruggine.
Il piumaggio fulvo nella parte superiore e giallastro in quella inferiore. Il becco è le zampe sono scure in entrambi i sessi e la coda non presenta piume bianche. Inizia a cantare intorno alle 5-5.30 con un gorgheggio armonioso e musicale, di potenza crescente. Questo avviene in concomitanza con la ricerca di cibo, spostandosi tra gli alberi e i cespugli. Non è raro vederlo sul terreno spostandosi con piccoli saltelli.
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Fringuello
Il Fringuello è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Fringillidi. Tipico dell’Europa e delle regioni mediterranee, in Italia è presente in tutte le regioni, dove assume un comportamento sedentario. Nidifica in tutto il territorio italiano fino alle aree alpine e appenniniche.
Ma è possibile trovarlo anche nel nord dell’Africa, nei territori che vanno dal Marocco fino alla Libia. L’habitat naturale del fringuello è costituito da boschi ricchi di vegetazione, cespugli e siepi. Predilige frutteti e campi coltivati ma non è raro che si avvicini ai centri urbani.
Il Fringuello misura circa 15cm per un peso di 20gr. circa, caratterizzato da una livrea appariscente di colore marrone chiaro su gran parte del corpo, con una vistosa macchia azzurra sulla testa e guance rosa, occhi scuri e becco grigio e dorso è grigio-verde.
Il piumaggio della femmina di fringuello presenta motivi simili, ma una livrea meno splendente e con la parte dorsale tendente al grigiastro. Questo uccello si nutre principalmente di semi e granaglie, ma anche bacche e germogli e anche di insetti, larve, piccoli invertebrati. La ricerca del cibo avviene solitamente nelle prime ore del giorno, quando inizia a cantare intorno alle 6.
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Cardellino
Fra gli uccelli che cinguettano all’alba, c’è il Cardellino (Carduelis carduelis) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Fringillidi, il loro nome deriva dalla pianta del cardo di cui questi uccelli sono ghiotti. In Italia la specie è diffusa e ben rappresentata in tutto il territorio nazionale (isole comprese), risultando particolarmente diffusa in Campania e Sardegna, ma è presente dall’Africa del nord all’intera Europa.
È un uccello che si adatta a diversi ambiente, infatti è possibile vederlo dalla macchia mediterranea alla taiga, ai campi di taglio alle pinete, alle piantagioni ed ai gineprai. Il Cardellino misura circa 10 cm, per circa 12 grammi di peso.
Non presenta nessuna differenza tra maschi e femmine ragion per cui per entrambi la livrea risulta variopinta e sgargiante, la testa nera, il muso rosso scarlatto, le guance bianche, corpo beige, le ali nere con una striatura gialla intensa dalla punta bianca. Non ama posarsi a terra, dove a causa delle sue caratteristiche appare goffo e poco elegante.
Il Cardellino si nutre di semi di cardo, cardo dei lanaioli e girasole, oltre a quelli di agrimonia, cicoria, romice, senecio, tarassaco, crespigno, che riesce ad aprire grazie al suo becco possente e robusto, adatto a spezzare e perforare. Questo uccello inizia a cantare verso le 6, con un canto composto da diverse vocalizzazioni e più intenso durante la stagione degli amori.
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Passero
Il Passero italiano o Passera d’Italia, (Passer italiae ) è un uccello molto comune, della famiglia Passeridae. Questo uccello è presente in tutto il territorio italiano ad eccezione della Sicilia e della Sardegna, ma è possibile vederlo anche in Svizzera meridionale, in Corsica e a Creta.
Il Passero misura circa 15 cm di lunghezza e 32 grammi di peso. Generalmente il passero è di colore marrone scuro e presentano una macchia grigia sulla testa che varia in base al sesso e all’età. Il becco è piccolo, appuntito e a forma di cono con cui è bravissimo ad aprire semi.
Infatti si tratta di un uccello granivoro, il che significa che si nutrono principalmente di piccoli semi e di cereali. Non disdegnano, però, di nutrirsi anche di piccoli insetti e di briciole di pane. Essendo molto presente ai centri urbani e molto a suo agio con l’uomo, è possibile sentirlo cantare intorno alle 6 del mattino.
Raffaella Lauretta