Tricomoniasi negli uccelli: un’infezione che attacca le vie respiratorie dei volatili. Vediamo cause, sintomi e trattamento.
La Tricomoniasi è una malattia che colpisce varie specie di volatili, in particolare quelli di giovane età.
Tuttavia, non è la sola condizione, anche la stagione della muta del piumaggio, il periodo caldo umido estivo, il sovraffollamento di animali nelle voliere, possono gravemente incidere.
Scopriamo insieme come riconoscere la sintomatologia della tricomoniasi negli uccelli e come intervenire in questi casi.
Cause della tricomoniasi negli uccelli
La tricomoniasi è un’infezione causata da un genere di protozoi parassiti chiamati Trichomonas.
Generalmente, tali parassiti attaccano le cavità superiori dell’apparato respiratorio e digerente, quali: bocca, gozzo, seni paranasali, faringe e trachea.
Questa infezione si diffonde molto facilmente e mediante comportamenti abituali, ad esempio:
- ciotole comuni;
- contatto con secrezioni e deiezioni provenienti dal soggetto malato;
- contatto diretto con uccelli selvatici (come i piccioni spesso portatori di questa infezione);
- genitori asintomatici, ma infetti che trasmettono la patologia ai loro piccoli.
Sintomi
Occorre fare molta attenzione ai segnali di malessere, in quanto sono molto simili ad altre patologie.
Gli uccelli colpiti da questa infezione possono manifestare i seguenti segnali:
- ali sempre basse e piumaggio arruffato;
- apatia del soggetto;
- formazione di muco e starnuti frequenti;
- gonfiore alla zona degli occhi.
- inappetenza causata dai fastidi alla cavità orale;
- lacrimazione e congiuntivite negli occhi dell’uccellino;
- placche infette e purulente interne alla cavità orale e attorno al becco;
Davanti a questi segnali di malessere, cercate di non sottovalutare la situazione, ma rivolgetevi immediatamente al vostro veterinario.
Tali sintomi che sono vari e generici possono talvolta ingannare, e poi trasformarsi rapidamente aggravando le condizioni del volatile, fino a generare infiammazioni alle ossa del cranio e infine condurre il soggetto alla morte.
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Diagnosi
Davanti a uno o più dei segnali precedentemente elencati, nel mentre si cerca di dare una diagnosi è bene porre i volatili, di cui si sospetta una patologia, in una quarantena preventiva.
Nel frattempo il veterinario cercherà di individuare la causa di tale condizione, osservando le lesioni del cavo orale.
Poi preleverà, da quest’ultimo del materiale da osservare direttamente al microscopio, dove potrà osservare i parassiti ancora vivi e identificarli grazie ai loro caratteristici movimenti.
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Trattamento della tricomoniasi negli uccelli
Una volta fatta diagnosi, il veterinario prescriverà il trattamento più adatto per quella specie di uccello e per i sintomi individuati.
Molto spesso la tricomoniasi negli uccelli si manifesta insieme ad altre infezioni di natura batterica.
Per tale motivo il veterinario prescriverà farmaci i cui principi attivi saranno efficaci contro questa malattia, ma che combattano anche i batteri ad irruzione secondaria o complicanti.
Naturalmente, con una buona prevenzione tutto ciò potrà essere scongiurato.
Basterà una costante e attenta igiene delle gabbie o delle voliere dove vivono gli uccelli, dei posatoi e delle attrezzature utilizzate, come mangiatoie e beverini.
Infine, cercando di evitare i sovraffollamenti, specialmente durante la muta e considerando una quarantena per i nuovi esemplari.