Starna: uccello ornamentale raro da cortile, tra i più richiesti, con cui molte persone amerebbero abbellire il proprio giardino.
La Starna, soprannominata Pernice ungherese, si muove sul terreno con una tipica andatura raccolta.
La Starna è molto popolare, come infatti molte persone amano tenere questo volatile di particolare specie nel loro cortile.
Ecco perché oggi esploreremo le caratteristiche, le origini, l’alimentazione e le probabili malattie di questo volatile che paradossalmente non ama il volo.
La starna è un uccello di medie dimensioni, con una lunghezza compresa tra i 28 ei 32 cm e un peso che varia dai 350 ai 500 grammi.
Ha una testa arrotondata, un becco corto e forte, ali arrotondate e una coda corta.
Il suo piumaggio è di colore marrone-rossastro con macchie bianche e nere sul petto e sulle ali.
Si tratta di un uccello timido e riservato, che tende a evitare il contatto con gli esseri umani. Si muove a piedi o al massimo plana per brevi tratti.
Si riproduce in primavera, costruendo un nido poco profondo tra i cespugli.
La femmina depone dalle 10 alle 15 uova che vengono covate per circa 23 giorni.
La Starna si trova in Europa, Asia e Africa del Nord.
Vive in habitat diversificati tra colline e pianure, tra cui le distese coltivate, le zone agricole tradizionali e la vegetazione erbacea incolta con cespugli.
In Italia, la starna è diffusa quasi esclusivamente nelle zone collinari, mentre in altri paesi occupa anche le pianure coltivate, ma ha bisogno di zone di riparo tra macchia, cespugli o boschi in caso di pericolo.
Per allevare questa specie a rischio che va ripopolata, è sufficiente prendere degli esemplari giovani che si adattano meglio a una vita in cattività.
La prima cosa da fare è creare un parco di allevamento, tenendo conto del numero di esemplari da allevare e della zona adatta per l’allevamento, lontana dai predatori.
Si consiglia di utilizzare parchi su rete per separare i maschi dalle femmine.
Ogni parco dovrebbe avere un cassone con tre pareti di legno e una rete a maglia larga, con abbeveratoi e mangiatoie.
Si può iniziare con una coppia di Starne che si incontreranno durante la stagione di accoppiamento in primavera.
Le gabbie per le Starne sono un sistema tradizionale di allevamento, costituite da piccole strutture metalliche con un nido riparato.
Per gli allevamenti su larga scala, si utilizzano recinti e voliere metalliche, che vengono utilizzati per contenere un numero di Starne in un’area specifica e proteggere le voliere da altri animali.
Inoltre, i recinti possono essere utilizzati per creare parchi per questi volatili.
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L’alimentazione cambia in base all’età dell’uccello, perché nella fase adulta una Starna necessita soprattutto di semi di graminacee spontanee e germogli apicali, mentre i pulcini mangiano solo insetti.
I pulcini di Starna, necessitano di molte calorie, per cui necessitano di cibi molto proteici come le larve d’insetti o anellidi.
Quando superano le sei settimane di età, gradualmente possono essere alimentati con fibre vegetali come i semi, le spighe e granaglie varie.
Il mangime per Starne adulto l’ideale è quello adatto per selvaggina selvatica.
Trattandosi di un uccello di tipo granivoro, si ciba principalmente di erba, cereali, bacche e semi vari.
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Le malattie della Starna sono quelle comuni a tutti gli uccelli.
Esse includono:
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