Un secondo uccello esotico in casa da far convivere col primo? Potrebbe essere difficile farlo accettare: meglio seguire pochi e semplici consigli.
Come portare un secondo uccello a casa senza correre il rischio che il primo non lo accetti? E’ sempre più diffusa la pratica di adottare in casa degli uccelli anche esotici che diventano a tutti gli effetti degli animali domestici. Infatti insieme a cani e gatti gli uccelli sono sempre più scelti come compagni in casa. Ma se è facile che un cane o un gatto accettino la presenza di un secondo uccello esotico in casa, non è così scontato che lo sia anche per un suo simile. Molti vivono bene da soli e non amano ingerenze esterne.
Spesso i proprietari credono che l’uccello in casa possa sentirsi solo e cerchi la compagnia di un suo simile. E in alcuni casi è vero, infatti alcune specie di uccelli specie di piccole dimensioni come fringuelli e pappagallini (o parrocchetti) amano stare in compagnia di altri simili. Altri però non amano avere la compagnia di altri volatili in casa, proprio perché sono gelosi del proprio padrone umano. E’ ancora più difficile se il primo uccello si è sentito unico per anni in quella casa.
Altre difficoltà potrebbero derivare dal fatto che spesso di trovano a convivere specie di grandi dimensioni e di piccole: infatti tra i due ad avere la peggio saranno di certo i più piccoli. Anche quando ad esempio uno dei due muore, non bisogna precipitarsi a comprare un ‘sostituto’: potrebbe essere ancora più difficile per l’altro accettare una presenza nuova in gabbia.
Non è sempre difficile accettare una nuova compagnia per un volatile: in alcuni casi potrebbe essere un ottimo rimedio alla depressione e alla solitudine del primo. Non sempre giocattoli o snack riescono a sopperire alla mancanza fisica di un proprio simile. Ma se l’uccello continua a mostrarsi triste, anche dopo l’arrivo del compagno, allora è probabile che alla base vi siano dei problemi di salute tali da rendere necessaria una visita dal veterinario. Alcuni volatili si accontentano anche di guardare la Tv piuttosto che di giocare con un altro uccello, ma una volta accettata la presenza dell’altro, sarà di certo più stimolante ed interessante condividere la stessa gabbia.
La sola cosa da fare è non forzare in alcun modo questo rapporto: la simpatia deve nascere spontaneamente e soprattutto con i tempi giusti. Potrebbero volerci settimane o addirittura mesi prima di accettare la presenza di un compagno e non è escluso qualche episodio di lotta e dispetti di vario genere.
Una volta acquistato o adottato il secondo uccello esotico arriverà la fase più delicata: quella del primo incontro col volatile ancora inconsapevole che ben presto gli arriverà una compagnia. Una volta accertate le condizioni di salute del secondo volatile, sarà possibile farlo entrare in contatto col primo. Ecco tutti i passaggi per una convivenza più serena e senza sgradite sorprese:
Attenzione a non dare troppe attenzioni all’uno o all’altro! L’amore del padrone e le sue attenzioni possono essere il primo motivo di gelosia, come un cane o un gatto, anche un uccello sente e vede tutto e potrebbe soffrire di non ricevere le stesse attenzioni del padrone una volta che in casa è arrivato il secondo uccello, e gli darebbe immediatamente la colpa di tutto.
Inoltre è consigliabile dare ad entrambi le stesse cure, le stesse attenzioni e anche le stesse quantità di cibo nello stesso momento della giornata. Meglio ancora se tutte le operazioni che si fanno col primo volatile siano fatte in presenza dell’altro.
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F.C.
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