Rapaci che girano la testa a 270°: quali sono e come ci riescono senza farsi male

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By Francesca Ciardiello

Polli e volatili

Una delle caratteristiche più particolari degli uccelli rapaci è che girano la testa a 270°: come ci riescono e come sfruttano questa abilità.

I rapaci che girano la testa
(Foto Pixabay)

Quali sono gli uccelli che vivono di notte e quali sono le loro caratteristiche principali, grazie alle quali riusciamo a riconoscerli? Tutto quello che c’è da sapere sui rapaci che girano la testa e come riescono a fruttare questa loro abilità senza conseguenze dannose sul loro corpo. Ma questa è solo una delle loro caratteristiche: ecco come conoscere qualcosa in più su questi predatori che agiscono di notte.

Uccelli rapaci: cosa si sa di loro

Sebbene vivano la notte tante sono le cose che si sanno su questi uccelli che vivono (ed agiscono) di notte. Sono di certo silenziosi e capaci di non spaventare le prede: così sarà molto più facile coglierle di sorpresa e catturarle.

Gufo
(Foto Pixabay)

Se pensate che di notte la vista sia limitata a causa dell’assenza di luce, ebbene i loro occhi sono capaci di vedere anche al buio totale. Come se non bastasse anche l’udito è finemente sviluppato, tanto da cogliere il minimo movimento della preda.

Il loro punto debole? La luce del giorno, tanto che i loro occhi non sono in grado di sopportarla. Ma la vera particolarità è nel piumaggio: le cosiddette piume remiganti, che sono indispensabili per volare in modo silenzioso. Queste ultime hanno i bordi sfilacciati e una frangia interna che attutisce il rumore del passaggio del vento.

Rapaci che girano la testa: quali sono

Ma chi sono questi uccelli notturni che riescono a girare la testa quasi compiendo un giro completo? Gli uccelli rapaci in grado di fare questo e avere dunque una panoramica quasi totale dell’ambiente esterno, si dividono in:

Civetta
(Foto Pixabay)
  • gufi,
  • civette,
  • assioli,
  • barbagianni.

Gufi: reale e comune

Iniziamo da quelli forse più famosi e più grandi di dimensioni: i gufi si dividono appunto in tipi reali e comuni. I primi comprendono circa 20 tipologie di esemplari e sono sparsi su tutta la terra tranne che in Antartide. Alcuni di essi hanno un piumaggio in testa, mentre altri lo hanno perso nel corso della loro evoluzione.

Quelli comuni pure sono ovunque, tranne che in Oceania e Antartide, e come gli altri possono avere un piumaggio sulla testa. Ma la caratteristica che salta agli occhi tra le curiosità del gufo è la forma del viso circolare, a forma di disco.

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Civette

Non solo hanno un viso a forma di disco ma anche una testa molto tonda e un paio di occhi neri. La civetta non ha luoghi al mondo dove non possa vivere nelle cavità degli alberi e di altri posti del genere.

Assiolo

Rapaci che girano la testa
(Foto Pixabay)

Credete sia semplice distinguere un assiolo da un tronco? Assolutamente no, poiché riescono a mimetizzarsi perfettamente con esso. Mangiano invertebrati e cacciano mammiferi; non sono molto grandi di dimensioni né di peso.

Barbagianni

Barbagianni
(Foto Pixabay)

A differenza dell’assiolo, questo uccello è medio-grande e ha un piumaggio chiaro, con sfumature dal beige al marrone. I Barbagianni riescono a sopravvivere in ogni territorio, tranne quelli più estremi ovvero il deserto e i poli.

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Rapaci che girano la testa: tutto sulla loro abilità

Ma come riescono a farlo? In realtà essi girano la testa di 135° per lato, quindi non sono hanno sotto controllo i laterali ma addirittura riescono da soli a ‘guardarsi le spalle’. E se negli altri animali un giro del genere della testa potrebbe essere fatale, per il rischio di trombosi o embolie, in questi uccelli è un’abilità del tutto normale.

Ci riescono grazie non solo alla loro struttura corporea possente, ma anche per la loro rete sanguigna e vascolare: secondo alcuni studi condotti dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine, pare che i flussi sanguigni formino una sorta di serbatoi, che consentono al collo di sopportare tale torsione.

Inoltre vi sono fori nelle ossa delle vertebre e del collo, di diametro 10 volte più ampio della arteria vertebrale che ci passa attraverso: in pratica è come si creassero dei cuscinetti d’aria ammortizzanti. Dunque nessun segreto ma solo una perfetta struttura corporea!

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Francesca Ciardiello

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