La sua struttura fisica e la camminata fanno molta simpatia ma forse non tutti sanno dove vive il pinguino: questa e altre curiosità su di lui.
Non si tratta solo di soddisfare le curiosità dei bambini, benché si tratta di uno degli animali più amati dai piccoli umani ma anche per gli adulti può essere interessante scoprire dove vive il pinguino e da dove viene. Non saremo né i primi né gli unici a trattare questo argomento, ma alcune curiosità sul conto di questo uccello sociale potrebbero davvero lasciarci a bocca aperta.
Il pinguino reale (Aptenodytes patagonicus) è una delle specie più grandi della famiglia, grazie ai suoi 95 cm di lunghezza e i suoi 30 cm degli arti anteriori natatori. Si riconosce per il suo becco lungo, sottile e lievemente ricurvo verso il basso, le zampe ricoperte di piume sino all’attacco delle dita, che sono munite di unghie ben sviluppate; la coda ridottissima è formata da penne.
Il piumaggio è nero sul capo, sulla nuca e sulla gola, mentre in corrispondenza della regione delle orecchie, sul collo e in parte del petto è di un bel colore giallo. Per il resto è grigio nelle regioni superiori del corpo, bianco in quelle inferiori; il becco è nero e rosso mentre le zampe sono brune.
Dotato di spessi depositi adiposi sottocutanei, può galleggiare senza quasi compiere movimenti e nuotare velocemente compiendo frequenti immersioni alla ricerca di pesci e di altri organismi marini di cui si nutre. Simile al precedente ma di taglia più grande è il pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri), che raggiunge la lunghezza di ben 115 cm.
Il pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus) è lungo circa 67 cm e abita le coste dell’America del Sud, dal Cile centrale alla Terra del Fuoco e alle isole Malvine. Anche se l’acqua è il suo elemento naturale, questo animale ha raggiunto un alto livello d’adattamento sulla terraferma e nidifica all’interno di tane che lui stesso scava nel terreno.
Per quanto il nostro immaginario comune li collochi solo in zone con basse temperature, in realtà questi deliziosi e buffi uccelli palmipedi sono sparsi in varie aree della Terra. Come ‘da manuale’, il pinguino reale è diffuso in Patagonia, in Georgia del Sud, sulle isole Falkland e negli altri arcipelaghi prossimi al margine occidentale dell’Antartide, dove vive in enormi branchi; anche il pinguino imperatore sceglie le coste antartiche per la sua sopravvivenza.
Anche il caldo Cile tuttavia è incluso nei luoghi preferiti dai pinguini, tanto da essere il paese che ne ospita di più, con ben tre luoghi principali per la loro nidificazione. Sembrerà incredibile ai più, ma possiamo trovare specie di pinguini persino in Africa, insieme agli animali della savana: anzi la Namibia e il Sud Africa sono gli unici luoghi di nidificazione di una particolare specie chiamata appunto ‘pinguino africano’.
La Riserva Nazionale del Pinguino di Humboldt è composta da tre isole (Chañaral, Choros e Damas), sulle quali si trovano i rappresentanti dell’omonima specie, e in una delle città più a sud del mondo, nei pressi di Punta Arenas. Più di 100.000 di questi pinguini esistenti vivono sull’Isla Magdalena, che si raggiunge in 90 minuti di traghetto. La stessa specie la si può trovare anche sulle isole Falkland, al largo delle coste dell’Argentina, che in realtà ospita esemplari di diverse specie.
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Dall’Antartide all’Equatore: questa sarebbe l’area che avrebbe dato ‘i Natali’ a tutti i pinguini che poi, adattandosi a territori e temperature diverse, si sarebbero espansi anche in altre zone del globo. Un gruppo di ricercatori ha appunto studiato i genomi di ben 18 specie di pinguini e ha pubblicato il risultato delle loro ricerche nello studio ‘Genome-wide analyses reveal drivers of penguin diversification’.
A differenza del pensiero più diffuso che li vedeva nascere in Antartide, pare che i primi pinguini si siano avvistati sulle coste di Australia e Nuova Zelanda; ma la vera domanda è: come hanno fatto queste creature ad adattarsi a temperature via via più rigide ben al di sotto dello zero e anche più alte (fino a 26 gradi nelle Galapagos), considerando il fatto che le coste australiane e neozelandesi hanno una temperatura di circa 9 gradi Celsius?
Nonostante la loro incredibile capacità di adattamento alle temperature dei luoghi conquistati in milioni di anni tuttavia, il rischio di estinzione per loro è ancora molto alto perché non riescono a ‘stare al passo’ con i mutamenti climatici subitanei che stiamo attraversando negli ultimi anni.
Il pinguino reale si riproduce nel pieno inverno antartico e raggiunge i luoghi della nidificazione verso fine marzo. L’uovo viene preso in consegna dal pinguino maschio fra maggio e giugno, tenuto sul dorso dei piedi: il custode delle uova non mangia ma consuma le sue riserve di grasso. Le femmine, invece, fanno una lunga marcia verso il mare e, una volta arrivate a destinazione, si alimentano per avere energie sufficienti per il ritorno.
Le uova si schiudono in poco più di due mesi e, se le femmine non saranno ancora tornate, saranno i padri a nutrire i piccoli. Quando le condizioni climatiche lo consentono essi possono muoversi di qua e di là senza mai abbandonare il loro uovo e nei periodi di maltempo, con temperature di parecchie decine di gradi sotto zero, si ammassano strettamente fra loro, esponendo alle intemperie una superficie assai ridotta.
Essendo carnivori, i pinguini prendono tutto il loro cibo dal mare più pulito e sano, alla ricerca di prede nutrienti. La dieta varia in base alla specie ma, in generale, i cibi ‘preferiti’ sono:
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Ecco infine un breve elenco di tutte quelle caratteristiche che ci daranno un’idea più completa di questo simpatico (e goffo) uccello, la cui marcia li ha resi famosi in tutti i film con pinguini.
Raffaella Lauretta
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