Passero del Giappone: uccello ornamentale raro da cortile, tra i più richiesti, con cui molte persone amerebbero abbellire il proprio giardino.
Il Passero del Giappone, è conosciuto per la sua bellezza e la sua capacità di imitare i suoni. Si tratta di un uccello che si trova in molte regioni del Giappone.
Il Passero del Giappone è molto popolare come animale domestico in molte parti del mondo.
Come infatti, molte persone amano tenere questo volatile di particolare specie nel loro cortile.
Ecco perché oggi esploreremo le caratteristiche, le origini, l’alimentazione e le malattie del Passero del Giappone.
Caratteristiche del Passero del Giappone
Il Passero del Giappone (Chaunoproctus ferreorostris) è un uccello appartenente alla famiglia dei Fringillidae.
È originario del Giappone, dove è comunemente chiamato “Mejiro“.
È un uccello molto popolare a causa del suo bel canto e del suo piumaggio appariscente, che varia dal bianco al nero.
Il Passero del Giappone è un uccello di medie dimensioni, con una lunghezza compresa tra 12 e 14 cm e un’apertura alare di 21-22 cm.
Il suo piumaggio è in gran parte bianca con una coda nera e una cresta sul capo. È un uccello sociale e vive in branchi di numerosi individui.
Origini e habitat
Sebbene sia originario del Giappone, il Passero del Giappone noto anche come uguisu o passerotto giapponese, è stato introdotto in molte altre parti del mondo, inclusi alcuni paesi dell’Asia e dell’Oceania.
Il passero del Giappone, è un animale domestico piacevole e gratificante.
Ecco alcuni consigli per prendervi cura di questo volatile:
- prendete una gabbia spaziosa e ben ventilata per esplorare e volare. Assicuratevi che la gabbia sia grande almeno 50cm x 30cm x 50cm;
- considerate un’area di nidificazione, ossia un posto sicuro e confortevole dove nidificare. Una scatola per nidificare o un nido in vimini;
- garantite igiene della gabbia, cambiando regolarmente l’acqua e il cibo ogni giorno. Questo aiuterà a mantenere il volatile in salute e felice.
Ricordatevi che questo uccello ha bisogno di attenzione e cure quotidiane.
Allevare un Passero del Giappone richiede impegno e responsabilità, ma la bellezza e la personalità di questo volatile ornamentale vi ripagherà di ogni sforzo.
SEGUICI ANCHE SU: FACEBOOK | TIKTOK | INSTAGRAM | YOUTUBE | TWITTER
Cosa mangia il Passero del Giappone
La dieta del Passero del Giappone consiste principalmente di insetti come grilli, cavallette, cicale e larve.
In alcune zone, può anche nutrirsi di semi di bambù e bacche.
Durante la stagione degli accoppiamenti, può mangiare anche piccoli molluschi e vermi. È fondamentale offrirgli una dieta equilibrata e varia per garantire il suo benessere.
In cattività, il passero del Giappone dovrebbe essere nutrito con una dieta equilibrata che comprenda insetti come grilli, cavallette e larve.
È possibile integrare la dieta con semi di bambù e bacche per aumentare la varietà.
Si raccomanda di evitare di dare cibo per uccelli per pappagalli o altri tipi di uccelli, in quanto questi non soddisfano le specifiche esigenze nutrizionali del passero del Giappone.
Inoltre, è importante fornirgli una fonte di acqua pulita per bere e fare il bagno.
Potrebbe interessarti anche:Adottare uccelli ornamentali in coppia: i motivi della scelta e i suggerimenti
Malattie degli uccelli
Le principali malattie degli uccelli che possono colpire anche il Passero del Giappone sono:
- borsite: una malattia causata da un birnavirus che colpisce principalmente gli uccelli domestici. La malattia è altamente contagiosa e viene trasmessa per contatto diretto. La mortalità di solito non supera il 10%. I sintomi includono rumore respiratorio, piume arruffate, diarrea, tremore e decadimento. Non esiste una cura nota, ma gli uccelli vaccinati sono immuni e trasmettono la loro immunità attraverso le loro uova;
- coccidiosi: una malattia causata da mancanza di igiene o cibo avariato, che si manifesta con diarrea sanguinolenta, perdita di peso e sbavature all’angolo del becco. Se non trattata, può causare la morte dell’uccello in 4-5 giorni dalla comparsa dei primi sintomi;
- colera aviario: una malattia altamente contagiosa causata da un batterio che attacca diverse specie di uccelli. La disinfezione dell’ambiente e il trattamento con farmaci sono importanti per prevenire e controllare la diffusione del colera aviario. Inoltre, la rimozione immediata dei corpi degli uccelli malati è necessaria per impedirne la diffusione;
- corizza infettiva: causata da un batterio chiamato Haemophilus gallinarum. La malattia viene trasmessa dalla polvere nell’aria o dal contatto tra uccelli malati e sani. Il trattamento consiste nell’uso di antibiotici in acqua;
- encefalomielite aviaria: causata da un virus chiamato Picornavirus e attacca principalmente esemplari giovani di uccelli domestici. Non esiste una cura e si consiglia il sacrificio degli esemplari infetti. La prevenzione è importante tramite il vaccino e evitando il contatto con feci e uova infette;
- ipotiroidismo: una patologia negli uccelli che può portare alla morte se non trattata. Non è possibile prevenirla, ma i sintomi come la perdita di peso e la debolezza possono essere un indicatore. La diagnosi richiede un esame del sangue e il trattamento consiste in una medicina da miscelare con l’acqua potabile che deve essere continuato per tutta la vita dell’uccello;
- malattia di New Castle: causata da un virus altamente contagioso del paramixovirus. La malattia viene trasmessa attraverso gli starnuti degli uccelli e le loro feci. Non esiste un trattamento efficace per questa malattia molto diffusa negli uccelli. L’unico rimedio è un vaccino ciclico per immunizzare gli uccelli domestici;
- problemi respiratori: L’eccessiva umidità o la nebbia fredda causano problemi respiratori negli uccelli, che si manifestano solitamente come una respirazione irregolare;
- anemia: Questa condizione è causata da un habitat inadatto, alimentazione insufficiente o parassiti, come acari, zanzare o pidocchi rossi. Gli uccelli affetti dall’anemia presentano pelle pallida, perdita di peso e affievolimento del becco e delle gambe;
- psittacosi: causata dal contatto con uccelli infetti. La malattia può essere trasmessa all’uomo e provoca sintomi simili a quelli dell’influenza o dell’allergia, tra cui una forte tosse.
Queste erano solo alcune delle malattie che si possono manifestare nei volatili in genere.