Perché il pappagallo si strappa le piume? Tutto quello che c’è da sapere sull’auto-deplumazione e come curarla prima che sia troppo tardi.
I pappagalli rendono sempre così allegre le nostre giornate: merito dei vocalizzi, del loro verso ma soprattutto del loro piumaggio colorato. Ne esistono miriadi di varietà, ciascuna con delle caratteristiche cromatiche molto particolari. Ma cosa accade se, per qualche motivo che poi scopriremo, il volatile inizia a strapparsi le piume procurandosi anche dolore? Se non lo fermiamo prima che sia troppo tardi ci ritroveremo un pappagallo con delle zone nude e senza piume. Vediamo soprattutto quali sono le cause che spingono il pappagallo a strapparsi le piume e i rimedi più efficaci per aiutarlo.
A differenza di altre patologie, i cui segni sono poco evidenti, nel caso della auto-deplumazione, o feather picking, il pappagallo mostra fin da subito gli effetti di queste azioni. Se troviamo delle penne nella sua gabbia, ma soprattutto delle zone del suo corpo scoperte, oppure lo ‘becchiamo’ (è proprio il caso di dirlo!) a strapparsi le penne da solo con il becco, è necessario far chiarezza sulla situazione. Quando gli uccelli perdono le piume, ci sono dei comportamenti alla base che influiscono non solo sul loro aspetto fisico, ma anche sulla salute di questi volatili, e la auto-deplumazione è di certo uno di questi.
E’ vero che le piume possono cadere da sole per vari motivi, specialmente quando sono colpite da alcune patologie specifiche, come ad esempio la malattia del becco e delle penne degli Psittacidi (nota con la sigla PBFD). Quando però il pappagallo si sottopone per ‘sua scelta’ a questo comportamento, i motivi alla base possono essere tanti: alcuni reagiscono così perché stressati dal cambio di habitat, altri hanno difficoltà ad adattarsi alla nuova casa e alcuni possono comportarsi così in seguito a traumi legati alla cattura, come vedremo a breve. Solitamente i pappagalli più inclini a strapparsi le penne sono quelli adottati o salvati dai rifugi.
Quando un pappagallo si strappa le piume, può sottoporsi autonomamente a questa ‘tortura’ perché ha vissuto alcune esperienze più o meno traumatiche che lo hanno stressato. Si tratta di certo di un comportamento non naturale e per niente salutare per la sua salute fisica né per il suo aspetto esteriore. Ma cosa spinge un pappagallo a comportarsi così? Vediamo tutte le cause che possono avere come effetto la auto-deplumazione.
Valutati tutti i possibili motivi e individuato quello giusto, naturalmente è ovvio che dovremmo adottare dei comportamenti che eliminino la causa scatenante alla base. Inoltre dobbiamo fare attenzione ad una serie di elementi che possono causare stress del pappagallo e indurlo a farsi del male in questo modo.
Gestire il suo habitat: garantire condizioni igieniche ottimali, un’alimentazione sana e corretta, e sopperire alle esigenze del volatile è un dovere per ogni padrone. Non rispondere ai suoi bisogni potrebbe condannare il pappagallo a comportamenti di questo genere. Infatti nel silenzio della sua gabbietta, il volatile potrebbe sentirsi troppo solo nell’affrontare i suoi problemi, con conseguenti ripercussioni sul suo stato mentale.
Stimolare le sue funzioni intellettive e fisiche: il pappagallo deve essere sempre stimolato, non deve mai annoiarsi. Questo vorrà dire sia dedicargli delle ore del nostro tempo libero nel corso della giornata sia procurargli oggetti che possano fargli passare il tempo. Anche la stimolazione sessuale non deve essere sottovalutata: dietro consiglio del veterinario, valutiamo la possibilità di una compagna o di una convivenza.
Sottoporlo a visite periodiche: il veterinario è una figura assolutamente fondamentale per curare il fisico (ma anche la mente) del nostro pappagallo. L’esperto sarà in grado di stabilire qual è lo stato di salute del volatile, ed eventualmente scongiurare la presenza di parassiti o altri agenti esterni che possono provocare allergie: infatti in questo caso il pappagallo è portato a grattarsi e a strapparsi le piume.
Esistono in commercio dei farmaci antiparassitari che servono appunto ad eliminare parassiti e altri agenti patogeni che attaccano la cute e il piumaggio. Spesso queste cure sono così stressanti per il volatile da scatenare una condizione di profondo stress. In pratica è facile che, se si curasse il pappagallo spruzzandogli sulle piume lo spray o la polvere antiparassitaria, si rischierebbe di innervosirlo e di indurlo a strapparsi le piume. Una soluzione alternativa potrebbe essere un collare elisabettiano, simile a quello che si usa per i cani, per evitare che il pappagallo si gratti o si faccia del male.
La cosa migliore è sempre affidarsi al parere dell’esperto, così da procedere con test specifici per la risoluzione del problema. Generalmente il veterinario procede con:
In base alla causa sceglierà il trattamento topico più adeguato. Una volta terminata la cura dovremo aspettare pazientemente la ricrescita delle piume, che purtroppo non sarà così rapida.
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