Il pappagallo può mangiare l’uva? Tutto ciò che noi mangiamo fa bene anche ai nostri animali domestici? Scopriamo se sono più i rischi o i benefici.
Se hai deciso di trascorre le tue giornate in compagnia di un fantastico e simpatico pappagallo, capace di intrattenerti con le sue abilità di imitatore, è fondamentale che tu sappia come trattarlo e soprattutto come nutrirlo.
Queste informazioni basilari ti permetteranno di evitare di creare danni all’organismo del tuo volatile.
In questo articolo, ci occuperemo dell’alimentazione del tuo amato pennuto e in particolare andremo a capire se il pappagallo può mangiare l’uva e la frutta in genere.
Il pappagallo può mangiare l’uva?
Se fra i tanti animali domestici, alla fine hai scelto di adottare un pappagallo è opportuno che tu faccia particolarmente attenzione all’alimentazione.
Informarsi delle esigenze, delle cure e dell’alimentazione, dell’animale domestico che hai deciso di adottare è un atto d’amore e di responsabilità verso il tuo nuovo amico a quattro o a due zampe che sia.
Questo gesto d’amore permetterà al tuo animale di avere una vita longeva e soprattutto sana.
Informarsi sull’alimentazione del pappagallo è un atto dovuto, in quanto molto spesso questo uccello è lasciato libero di volare in casa e di appoggiarsi sulle spalle, proprio mentre mangiamo o facciamo un breve spuntino.
È il momento in cui il pappagallo può cercare di ottenere quello che forse non dovrebbe, ovvero ciò che mangiamo, i nostri alimenti, i nostri snack o la nostra frutta.
Proprio in merito a quest’ultima, ci chiediamo: “Il pappagallo può mangiare l’uva?”
Senza giri di parole, la risposta è Si ma sono davvero interessanti le motivazioni, per cui è possibile offrire l’uva al pappagallino.
Questo frutto è un pozzo virtù, poiché è dissetante, purificante, nutriente, energetica.
Partendo già dalla buccia è possibile capire quante proprietà interessanti e utile, possiede, ad esempio il resveratrolo, ossia un fenolo con importanti proprietà benefiche sull’organismo (azione antinfiammatoria, antibatterica e antifungina, azione diuretica e antiossidante, ecc).
L’uva è un frutto estremamente nutriente ed ha diverse funzioni, quali:
- azione preventiva, grazie agli antiossidanti, di malattie degenerative come quelle cardiovascolari;
- diuretica e disintossicante grazie al potassio;
- effetto stimolante delle funzioni intestinali;
- potere antivirale.
Detto questo, per quanti benefici possa apportare l’uva nell’organismo dell’essere umano come in quello del pappagallo, è importante non fornire dosi eccessive di uva al volatile, cercando di limitare la frequenza al massimo a due volte a settimana.
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La corretta alimentazione del pappagallo
Generalmente il pappagallo preferisce seguire i suoi gusti, per quanto riguarda il cibo.
Tuttavia l’alimentazione sana per questo volatile, deve prevedere, innanzitutto acqua fresca e sempre pulita e i seguenti prodotti:
- estrusi, non colorati artificialmente e possibilmente biologici. Possiedono tutte le proprietà nutritive per dare la possibilità al pappagallo di vivere al meglio;
- cereali (cotti o crudi);
- semi non grassi ovvero quelli più utilizzati nelle miscele sono: miglio, canapa, scagliola, avena, girasole, grano saraceno;
- frutta e verdure fresche per il pappagallo (sbucciate o lavate bene).
- legumi cotti, con tranne piselli e fagiolini che possono essere forniti solo crudi.
Tra gli alimenti che si possono somministrare al pappagallo sono:
- verdure ricche di Vitamina A, quali: carota, papaia, zucca, melone, albicocche, peperoni rossi dolci e piccanti, broccoli siciliani, cime di rapa, rughetta, tarassaco (o dente di leone) peperoni verdi dolci, patate (bollite e togliendo le parti verdi e i germogli), sedano, indivia, pomodori (solo quelli maturi e senza le foglie), indivia belga, cicoria;
- frutta: banana, frutto della passione, mela, pera, fichi d’India, melograno, fichi, agrumi, ananas, mango, kiwi, frutti di bosco;
Altri alimenti da fornire con moderazione
A parte i gusti e le preferenze del pappagallo, non tutti gli alimenti gli sono concessi, poiché possono essere nocivi per la sua salute. Di seguito la specifica di ci che può e non può mangiare.
Alimenti da somministrare con moderazione:
- formaggi magri;
- i vegetali come la lattuga, gli zucchini, i cetrioli, l’uva, il cocomero contengono poche sostanze nutritive utili.
- mais;
- zuppe e le minestre.
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Alimenti da non somministrare al pappagallo
Un paragrafo a parte va dedicato agli alimenti che non si possono fornire al pappagallo in quanto nocivi al suo organismo.
Purtroppo sono prodotti che molto spesso ci ritroviamo in casa e senza pensarci offriamo al nostro amico con le ali.
Di seguito vi elenchiamo gli alimenti da evitare di somministrare al pappagallo:
- aglio;
- alcol;
- alimenti con coloranti;
- alimenti con sapori artificiali aggiunti;
- avocado;
- bevande gassate;
- caffè;
- carne;
- cioccolata;
- Cipolla;
- conserve;
- dolci di qualsiasi tipo;
- fritture;
- latte;
- melanzana;
- prezzemolo;
- sale;
- semi di mela e pera;
- spezie;
- succhi artificiali;
- zucchero in generale.
Questi appena elencati sono i prodotti che maggiormente nuociono alla salute del pappagallo, perciò occorre fare particolarmente attenzione onde evitare di danneggiare l’organismo del simpatico pennuto.
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Raffaella Lauretta