Oca di Tolosa, razza francese di grossa taglia, adatta a cortili e giardini. Vediamo le caratteristiche di questa specie ornamentale.
Si tratta di un uccello facente parte della famiglia Anatidae, molto apprezzato come oca domestica, come infatti da diversi anni è diventata molto importante anche nell’aspetto ornamentale.
Tanti sono gli appassionati che adorano abbellire il loro cortile ed il loro giardino, con questi meravigliosi esemplari di oche.
Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia questa splendida Oca di Tolosa di cui esistono due tipi: con o senza pettorina (ossia la piega della pelle che pende dalla gola, di cui una delle due specie non è dotata).
Caratteristiche dell’Oca di Tolosa
L’oca di Tolosa misura da 0,80 ma 1 m di altezza e pesano da 7 a 12 kg. Ha piumaggio grigio e bianco.
A causa delle sue misure vola molto poco e poco in alto. Ha penne larghe e morbide, piumino molto denso, di colore grigio cenere con ali più scure. Occhi marroni.
L’oca di Tolosa matura tra i 6 mesi e 1 anno, questo tempo varia a seconda del periodo di nascita. L’accoppiamento è preferibile che avvenga in acqua ma può succedere anche a terra.
La femmina dopo l’accoppiamento depone circa 30-40 uova. L’incubazione va dai 28 ai 30 giorni. Una volta nati i paperi sono in grado di volare a circa 10 settimane di età.
L’Oca di Tolosa è gregaria, vive in colonie e spesso instaura un legame ottimo con tutti gli altri animali da cortile.
Questo perché è dotata di un carattere docile e mansueto e difficilmente aggressivo, tranne durante il periodo di nidificazione dove sia il maschio che la femmina lo diventano.
Come tutte le oche, anche questa specie è una perfetta oca guardiana, urla non appena sente qualcosa di strano o vede degli estranei avvicinarsi.
L’oca di Tolosa può arrivare anche a 25 anni di vita se tenuta in buone condizioni.
Origini e habitat
L’oca di Tolosa è originaria dei dintorni della città di Tolosa in Francia da cui prende il nome.
È l’unica razza d’oca francese ad apparire tra le razze riconosciute dal British Poultry Standard.
Questo uccello può vivere all’aperto tutto l’anno, ma necessita di un rifugio per proteggersi da predatori e dal sole durante l’estate.
Per renderla felice e darle il giusto spazio, tenere presente che ogni oca deve avere 100 m2 di prato. Questo spazio serve per nutrirsi di erba fresca ed avere una fonte d’acqua dove fare il bagno.
Si tratta di una razza molto delicata, non adatta per chi è alle prime armi nell’allevamento.
Alimentazione
L’oca di Tolosa è erbivora ma non disdegna gli insetti, vermi, ecc. Per le oche in cattività è opportuno offrire anche la graniglia (10 g per oca a settimana).
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Malattie delle oche
Come tutte le specie viventi, anche le oche si ammalano. Vediamo allora, quali sono le principali malattie delle oche:
- Aspergillosi: viene trasmessa da un fungo che contagia principalmente gli esemplari giovani: questa malattia intacca le vie respiratorie;
- Chlamydia e Pasteurellosi: un batterio in grado di causare problemi di carattere respiratorio, diarrea, congiuntivite e atrofia dei muscoli del petto.
- Coccidiosi renale: si tratta di in’ infezione con in alto tasso di mortalità e viene trasmessa attraverso le uova e le feci.
- Cloacite: anche detta infiammazione della mucosa della cloaca, può verificarsi con una carenza di vitamine A, E e D, nonché di mangimi minerali.
- Rachitismo: causato da un’esposizione insufficiente degli uccelli al sole, nonché da una diminuzione della vitamina D nel corpo.
- Disturbo digestivo: causata da un’alimentazione poco variata e provoca diarrea nelle oche, crampi al collo e persino paralisi.