Oca delle Hawaii: una specie ornamentale da cortile e giardino

Oca delle Hawaii: una specie ornamentale da cortile e giardino

L’Oca delle Hawaii, uccello ufficiale del meraviglioso arcipelago. Vediamo quali le caratteristiche di questa specie ornamentale rara.

oca delle hawaii
(Foto AdobeStock)

L’Oca delle Hawaii (Branta Sandvicensis), nota anche come nene, in riferimento al suo debole verso, è l’uccello ufficiale dello stato da ci prende il nome.

È molto apprezzata per la sua forma slanciata ed elegante e per il suo notevole piumaggio.

Ragion per cui sono in tanti gli appassionati che adorano abbellire il loro cortile o perché no, anche il loro giardino, con questi meravigliosi esemplari rari di oche.

Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia questa splendida Oca delle Hawaii.

Caratteristiche dell’Oca delle Hawaii

L’Oca delle Hawaii è inclusa nell’elenco del CITES che regola la detenzione delle specie in pericolo di estinzione.

oca
(Foto AdobeStock)

È una specie di piccole-medie dimensioni, misura appena 50 cm di altezza e il suo peso non supera i 2.5 kg per le femmine e i 3 kg per i maschi.

Dotata di testa nera, collo beige con collarino sfumato che lo divide dal corpo di colore uniforme marrone con variegatura biancastra; sottocoda bianco e coda nera; becco e occhi neri; zampe grigio-verdastre.

Il piumaggio del corpo dei pulcini è differente, tendenzialmente marrone spento con le striature meno appariscenti, mentre becco e zampe sono già uguali a quelli degli esemplari adulti.

Non vi è dimorfismo sessuale anche se i maschi sono più grandi e imponenti rispetto alle femmine.

L’Oca delle Hawaii è un uccello gregario, si adatta a grandi pascoli, dove ama spostarsi in gruppo e anche numeroso, trascorre il tempo sui prati alla ricerca di cibo, senza la necessità di grandi fonti d’acqua.

Una volta raggiunta la maturità sessuale, a circa 3 anni, la femmina depone da 4 a 6 uova in nidi posti fra le sterpaglie e le rocce (mentre l’accoppiamento avviene in acqua).

La cova dura circa 28 giorni e sono entrambi ad occuparsene poiché il maschio dà il cambio alla femmina che va a nutrirsi.

I futuri anatroccoli, restano legati alla madre per circa 2 mesi poi inizieranno ad allontanarsi.

La durata di vita media di quest’oca è di circa 10 anni (sempre se tenuta in buone condizioni).

Origini e habitat

L’Oca delle Hawaii discende dall’oca del Canada gigante, dall’oca delle Hawaii gigante (ben quattro volte più grande della nene), dalla nēnē-nui (esemplare molto propenso al volo) e, infine, dall’oca del Canada scura.

Quest’oca è originaria delle Hawaii, si trova solo nelle isole di Maui, Kauai, Molokai e Hawaii, dove vive nelle zone laviche elevate con scarsità d’acqua.

In cattività quest’oca si adatta bene e può vivere anche in giardini privi di specchi d’acqua e predilige un clima temperato.

Il recinto per il pascolo deve essere almeno 150 metri quadrati dove posizionare una casetta di 4 metri quadri, utile a ripararsi e una rete metallica di almeno mezzo metro, per evitare che prenda il volo.

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Cosa mangia l’Oca delle Hawaii

L’alimentazione dell’Oca delle Hawaii, in cattività si adatta benissimo a mangimi bilanciati, idonei per anatre o oche riproduttrici.

Mentre in natura è nel complesso, la sua dieta è variegata: si nutre di erbe, gemme, insetti e bacche che trova sul terreno o in acqua.

Malattie comuni delle oche

L’Oca delle Hawai non richiede grandi cure ed attenzioni, in quanto gode di buona salute soffre poco le malattie e tollera bene freddo ed umidità.

Tuttavia come tutti gli esseri viventi di questo mondo è soggetta a qualche malanno o comunque alle principali patologie della specie.

Le principali malattie delle oche sono:

  • aspergillosi: una malattia che si sviluppa nel tratto respiratorio di un animale a causa dell’ingresso di funghi muffa;
  • Chlamydia e Pasteurellosi: è una pericolosa malattia virale. L’infezione può anche provenire da individui e attrezzature infetti.
  • coccidiosi renale: colpisce l’intestino e i reni d’oca. Fondamentalmente, la malattia è caratteristica dei giovani animali di età inferiore ai 3 mesi. Gli uccelli possono rimanere indietro nello sviluppo, essere deboli;
  • Cloacite: anche detta infiammazione della mucosa della cloaca, può verificarsi con una carenza di vitamine A, E e D, nonché di mangimi minerali;
  • rachitismo: causato da un’esposizione insufficiente degli uccelli al sole, nonché da una diminuzione della vitamina D nel corpo;
  • disturbo digestivo: causata da un’alimentazione poco variata e provoca diarrea nelle oche, crampi al collo e persino paralisi;
  • enterite: caratterizzata da disturbi digestivi e si verifica a causa della scarsa alimentazione e dell’acqua stantia;
  • avvelenamento: è causato da del cibo avariato, una pianta velenosa o mangiare prodotti chimici. La malattia si manifesta rapidamente e c’è un’alta probabilità di morte.

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Raffaella Lauretta

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