Oca American Buff : specie rara ornamentale da cortile

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By Raffaella Lauretta

Polli e volatili

L’Oca American Buff, estremamente rara dal carattere calmo e dolce. Vediamo quali le altre caratteristiche di questa specie.

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L’Oca American Buff è una delle due razze americane, che ha riscosso un meritato successo per questo sil suo meraviglioso piumaggio beige.

Ragion per cui sono in tanti gli appassionati che adorano abbellire il loro cortile o perché no, anche il loro giardino, con questi meravigliosi esemplari rari di oche.

Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia l’Oca American Buff.

Caratteristiche dell’Oca American Buff

Negli Stati Uniti l’Oca American Buff è una razza molto giovane ed è classificata come razza rara, prende il nome dalla sua colorazione del corpo.

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(Foto AdobeStock)

L’Oca American Buff, è una razza di taglia media, ha un corpo grosso, compatto e robusto, la schiena leggermente arcuata e due lobi grassi arrotondati vicino alla regione addominale.

Il collo di media lunghezza e robusto, becco e tarsi sono arancioni rossastri e occhi marroni.

È ricoperta di piume color cuoio sui lati e sul retro sono bordate di colore bianco crema.

L’addome è quasi bianco, i piedi e la carica vanno dall’arancione all’arancione rossastro. Il peso corporeo medio di quest’oca è di circa 8,2 kg.

Mediamente la femmina depone circa 10-20 uova, entrambi sono buoni genitori e si prendono cura dei loro piccoli.

Una caratteristica notevole di questa razza si concentra principalmente sul temperamento che è pacifico e tranquillo, molto ben visto dagli allevatori.

Oltre al fatto che sono animali estremamente intelligenti e socievoli.

Origini e habitat

L’Oca American Buff, fu riconosciuta per la prima volta dall’American Poultry Association, nel 1947.

Si pensa possa discendere dall’oca selvatica Graylag, originaria dell’Asia settentrionale e dell’Europa.

È possibile vederla, naturalmente, negli habitat di acqua dolce in Europa e in Asia. Tuttavia, tollera e si adatta ad un’ampia gamma di climi, ma preferisce i climi più miti.

Essendo, poi, di un piumaggio beige molto delicato, tende a degradarsi con il sole e anche prima di ogni muta, per tale motivo, bisognerebbe tenerla il più possibile all’ombra e somministrare abbondante alimento verde.

Inoltre, quest’oca necessita di spazi aperti ma fondamentalmente con la presenza di acqua dove poter bere e bagnarsi.

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Cosa mangia l’oca American Buff

L’alimentazione dell’Oca American Buff è essenzialmente costituita da mais e da graniglia a cui possiamo aggiungere delle verdure.

In cattività deve essere alimentata con mangimi sfarinati, integrati con sementi e verdura fresca. È essenziale però che le oche abbiano sempre dell’acqua fresca da bere e in cui bagnarsi.

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Malattie comuni delle oche

L’Oca American Buff è un esemplare molto resistente. Tuttavia, proprio come tutte le altre oche, anch’essa è soggetta a malattie.

Le principali malattie delle oche sono:

  • Chlamydia e Pasteurellosi: è una pericolosa malattia virale. L’infezione può anche provenire da individui e attrezzature infetti.
  • coccidiosi renale: colpisce l’intestino e i reni d’oca. Fondamentalmente, la malattia è caratteristica dei giovani animali di età inferiore ai 3 mesi. Gli uccelli possono rimanere indietro nello sviluppo, essere deboli;
  • aspergillosi: una malattia che si sviluppa nel tratto respiratorio di un animale a causa dell’ingresso di funghi muffa;
  • Cloacite: anche detta infiammazione della mucosa della cloaca, può verificarsi con una carenza di vitamine A, E e D, nonché di mangimi minerali;
  • rachitismo: causato da un’esposizione insufficiente degli uccelli al sole, nonché da una diminuzione della vitamina D nel corpo;
  • disturbo digestivo: causata da un’alimentazione poco variata e provoca diarrea nelle oche, crampi al collo e persino paralisi;
  • enterite: caratterizzata da disturbi digestivi e si verifica a causa della scarsa alimentazione e dell’acqua stantia;
  • avvelenamento: è causato da del cibo avariato, una pianta velenosa o mangiare prodotti chimici. La malattia si manifesta rapidamente e c’è un’alta probabilità di morte.
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