Malattia da accumulo di ferro negli uccelli, un eccesso di ferro nel sangue. Vediamo le cause, i sintomi e la prevenzione.
Gli uccelli, come tutti gli essere viventi, necessitano di una sana e soprattutto equilibrata alimentazione.
Anche se non tutte le problematiche di salute nascono da una gestione sbagliata della dieta, buona parte dipendono da essa.
Come infatti, troppo poco ferro o tanto ferro può causare dei danni alla salute degli uccellini.
Il ferro è necessario all’organismo per produrre l’emoglobina affinché il sangue possa trasportare l’ossigeno, ma è importante che vi sia un giusto equilibrio.
Gli uccelli maggiormente colpiti dalla malattia da accumulo di ferro sono: mynah, tucani, uccelli del paradiso e uccelli della famiglia dei pappagalli.
Vediamo, quali sono le cause principali, i sintomi che emergono e quali i possibili trattamenti per curare questi teneri volatili.
La causa della malattia la si intuisce già dal nome, come infatti, la condizione è data dall’accumulo di ferro negli uccelli, ovvero un eccesso di ferro nel corpo di questi volatili.
Questo eccesso di ferro nel sangue, si accumula negli organi principali generando così la malattia negli uccellini.
Generalmente, ciò è causato da una dieta poco equilibrata ricca di ferro e con alimenti contenenti vitamina C e A che aumentano anche l’assorbimento del ferro nel corpo.
Tuttavia, può anche esserci una predisposizione genetica che viene fuori con lo stress e ciò determina un il verificarsi della malattia da accumulo di ferro negli uccelli.
Solitamente la malattia da accumulo di ferro negli uccelli non tende a manifestarsi attraverso segnali o almeno ciò non avviene nella fase iniziale.
Purtroppo, però, i sintomi che si individuano si manifestano solo quando oramai è tardi e c’è poco da fare, da lì a breve sopraggiungerà la morte dell’uccellino.
L’accumulo di ferro tende a posizionarsi prima nel fegato, poi nei polmoni, nel cuore e in altri organi principali. I danni a questi organi possono essere fatali.
I segnali che si riescono ad individuare quando oramai c’è ben poco da fare, possono essere i seguenti:
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Purtroppo la diagnosi arriva quando oramai intervenire è inutile, in quanto, come abbiamo accennato, i segnali della malattia da accumulo di ferro negli uccelli, compaiono quando il volatile è giunto ai suoi ultimi giorni.
Ecco perché, l’unica cosa che è possibile fare e che il veterinario può suggerire è di prevenire la malattia degli uccelli.
Ciò è possibile cercando di bilanciare la quantità di ferro e vitamine nella dieta degli uccelli.
Evitare di somministrare all’uccello alimenti ricchi di ferro o vitamina C o vitamina A come ad esempio: papaia, mango, banana, zucca, patate bollite senza pelle, pappe, succhi e nettari, alimenti per animali e qualsiasi altro alimento commerciale per umani con ferro extra.
Sono invece ottimi i seguenti cibi: pesca, melone melata, mela senza pelle, prugna e soprattutto il cibo commerciale equilibrato e buono proprio per questo scopo.
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