L’uccello più grande del mondo volante e non. Di quali specie parliamo? Quali le caratteristiche e le particolarità di questi volativi?
Il mondo dei volatili è davvero molto vario, ricco di specie a partire da quelle minuscole di pochi centimetri fino ad arrivare a misure sbalorditive. Questi animali nel tempo si sono adeguati anche alle città, le cause sicuramente sono diverse, dal cambiamento climatico allo scarseggiare di cibo. Infatti questi animali si sono adeguati perfettamente alla convivenza ravvicinata con l’uomo pur di ottenere del cibo.
Tendenzialmente nelle città siamo però abituati a vedere esemplari abbastanza piccoli mentre quelli più grandi dotati di un’apertura alare straordinaria, ancora resistono nel loro habitat naturale. Ma fra questi quale sarà l’uccello più grande del mondo? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.
L’albatros il cui nome scientifico è Diomedea exulans, è un uccello di mare appartenente all’ordine dei Procellariiformes. La maggior parte degli albatros si trova nell’emisfero meridionale: Antartide, Australia, Sud Africa, Sud America. È il volatile con la più grande apertura alare del pianeta, infatti ad ali spiegate misura 3,5 metri da un’ala all’altra ed è alto 1,5 metri.
Grazie proprio all’ampiezza delle sue ali estremamente lunghe e appuntite, è in grado di compiere lunghi tragitti senza stancarsi troppo. Tra le caratteristiche particolare di questo uccello c’è anche il becco, lungo e molto spesso di circa 10 o più cm, con all’estremità un potente uncino.
La coda invece è corta e leggermente arrotondata, le piume che ricoprono il corpo formano un mantello abbastanza spesso da riuscire a resistere molto bene all’acqua e al freddo forte. L’albatros è un uccello particolare non solo per la sua grandezza ma anche per il suo modo di volare, più che volare, scivola nell’aria con le ali aerodinamiche per consumare meno energia.
Questa è considerata una tecnica di volo speciale, conosciuta col il nome di volo dinamico, durante la quale l’uccello utilizza correnti ascensionali del vento appena sopra le onde, che l’animale sfrutta negli spostamenti per cui occorre un tempo più prolungato. Si tratta inoltre di un uccello estremamente intelligente e veloce dotato di un’ottima vista ed un eccellente olfatto, che utilizza per procurarsi del cibo sulla superficie dell’acqua.
L’albatros infatti si nutre e si abbevera prendendo tutto in mare, in quanto uccello marino anche l’acqua che beve è quella salata del mare. L’alimentazione di questo uccello carnivoro si basa principalmente su calamari o banchi di pesci, che trova sulla superficie del mare e molto spesso nutre speranze di poter accaparrarsi qualcosa dalle navi a largo, anche se molto spesso capita il contrario, cioè che diventa vittima dell’uomo per le sue preziose piume e in alcune regioni addirittura per la sua carne.
Diventa maturo sessualmente e riproducibile all’età di circa 3-4 anni. Dopo l’accoppiamento la femmina depone un solo uovo anche abbastanza grande di circa 1.5 kg che si schiuderà dopo 2-3 mesi. Se tutto il percorso di vita dovesse filare abbastanza liscio, è un uccello con una media di vita al quanto longeva, infatti può arrivare a vivere anche 40-50 anni.
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Lo struzzo il cui nome scientifico è Struthio camelus, è un uccello appartenente all’ordine dei Struthioniformes di cui attualmente sono gli unici membri. Si tratta di un uccello non volante originario dell’Africa sub-sahariana, Sahel, Corno d’Africa, Somalia, Kenya, Tanzania ed Africa meridionale. Successivamente tramite l’allevamento è stato introdotto anche in Europa, America ed Australia.
Ad oggi è possibile dire che è presente in tutto il mondo. Lo struzzo è un uccello a tutti gli effetti ma non vola, le sue caratteristiche sono: il collo lungo, becco lungo e dritto, occhi proporzionati e luminosi, corpo massiccio e zampe alte e robuste, prive di peli come il collo. Mentre il resto del corpo è coperto da un piumaggio morbido ed arricciato.
Le zampe sono per lo struzzo una vera e propria arma in quanto sono dotate di due dita, con all’interno un forte artiglio usato per la difesa da altri maschi o contro i predatori. Infatti il calcio di uno struzzo è in grado di uccidere grossi predatori come leoni e iene ed è talmente potente da allontanare un uomo in pochi secondi.
Lo struzzo viene descritto come l’uccello non volante più grande del mondo proprio per le sue misure che corrispondono a un’altezza che varia dai 2,50 ai 3 m, ed una lunghezza, dalla punta del becco alla fine della coda, di almeno 1,80 per un peso di 120–160 kg. Per quanto riguarda la colorazione possiede le piume del tronco di color nero-carbone, quelle della coda e dell’ala bianche, il collo rosso-vivo.
Un’altra caratteristica che lo contraddistingue è la velocità, infatti è in grado di correre ad una velocità di circa 70 km/h e grazie ai suoi cuscinetti sotto le zampe lo aiutano a non affondare nella sabbia. L’alimentazione di questo uccello in natura si basa principalmente su sostanze vegetali come semi, frutti ed erbe varie. Ma siccome esistono numerosi allevamenti nel mondo, questo uccello in cattività si nutre anche di cereali misti, crusca, erba medica e farina di pesce.
All’età di circa 3-4 anni lo struzzo diventa maturo sessualmente, anche se questa età può variare a seconda del sesso e della specie. Avvenuto l’accoppiamento due settimane dopo la femmina depone un uovo a giorni alterni e l’incubazione dura circa 45 giorni.
Entrambi i genitori si dedicheranno alla cova delle uova, il maschio di notte in quanto i colori gli permettono di mimetizzarsi con l’oscurità, mentre la femmina cova di giorno confondendosi con i colori della savana, evitando così i predatori.
Un uovo di struzzo equivale, per dimensioni, a 20 uova di gallina, infatti è il più grande del mondo. Quando si schiudono dopo circa sei o sette settimane, sono in grado subito di camminare e correre, così come cercarsi del cibo e scansare i predatori. Se tutto va bene lo struzzo ha una durata di vita media pari a circa 50-60 anni.
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Raffaella Lauretta
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