Un animale simbolo della saggezza è il gufo. Magari abbiamo avuto l’idea di prenderne uno in casa, ma il gufo come animale domestico è una scelta giusta?
In molti libri, film e serie tv, i gufi vengono rappresentati come animali domestici incredibilmente amichevoli, intelligenti ed affezionati. Ma i gufi sono adatti a essere dei buoni animali di compagnia, come li vediamo in tv? E se è così, come ci si può prendere cura al meglio di questo meraviglioso animale? Li possiamo tenere in gabbie come un normale pappagallo, e dargli dei semi e altri tipi di cibo per uccelli che troviamo facilmente nei negozi? Prima di partire alla ricerca del nostro prossimo amico pennuto, vediamo i motivi per cui il gufo non è un buon animale domestico.
Non è un mistero che ormai i gufi addomesticati sono presenti in molti libri e film (ricordiamo la saga di Harry Potter, ma anche il vecchio film Disney La spada nella roccia), ma nel mondo reale non è il caso di prendere un gufo come animale domestico. Il motivo principale è che questo animale ha bisogno di molte cure per stare veramente bene, ed è meglio lasciarli liberi in natura, per quanto siano creature affascinanti e misteriose.
Per iniziare, i gufi non possono essere tenuti in una piccola gabbia come un normale pappagallo. Hanno bisogno di grandi voliere, e di avere accesso sia all’interno che all’esterno, nonché una vaschetta per il bagno che deve essere sempre tenuta pulita. Questo animale infatti fa il bagno regolarmente, per tenere meticolosamente pulite le sue piume. I gufi volano silenziosamente, ma le loro piume fanno rumore se non vengono tenute pulite, il che creerebbe problemi durante la caccia. Inoltre, devono poter volare liberamente spesso, se sono fisicamente capaci di farlo.
Questi uccelli sono rapaci che vivono e cacciano in modo indipendente. A differenza di altri grandi uccelli come le are o i cacatua, i gufi in natura non vivono in stormi, rendendoli estremamente antisociali quando si parla di altri uccelli (tranne che per i loro partner e i piccoli).
La mentalità da stormo è quello che permette a un pappagallo di integrarsi perfettamente in una famiglia umana. Poiché i gufi non hanno quel tipo di impostazione mentale, vedono tutti – tranne la persona che scelgono come compagno/a – come un nemico o una preda, e probabilmente attaccheranno a vista tutti. Questo può essere un grande problema nel caso in cui noi, che siamo visti come compagno/a dal gufo, non possiamo prenderci cura di lui. E poiché per loro il partner è per tutta la vita, diventano molto depressi fino a morire se vengono dati alle cure di un’altra persona.
La dieta è un altro problema molto grande, tanto che rende quasi impossibile avere il gufo come animale domestico. Poiché i gufi sono tecnicamente uccelli predatori, hanno dei bisogni nutrizionali che non possono essere soddisfatti con semi o mangime, nè tanto meno con cibo fresco come frutta e verdura. Anzi, se proviamo a presentare questi prodotti a un gufo, probabilmente non li riconoscerà nemmeno come cibo.
I gufi sono creature carnivore e devono essere nutriti con roditori (topi, piccoli conigli, porcellini d’india), quaglie e piccoli polli che vengono prodotti commercialmente per soddisfare i loro bisogni nutrizionali appieno, e vanno dati scongelati o vivi. E come possiamo immaginare, non è molto piacevole per chi assiste, ancor meno per chi deve farlo ogni giorno. Come tutti gli uccelli, i gufi mangiano in modo disordinato e sporcano molto. Ripulire dopo ogni pranzo questo tipo di avanzi e rifiuti non è un compito adatto ai deboli di stomaco.
E sempre perché sono carnivori, i gufi hanno un becco e degli artigli che sono disegnati specificatamente per tagliare e strappare pezzi di carne: questo significa che possono causare gravi danni ai loro padroni umani se non sono totalmente felici. Sono molto distruttivi e tendono a rompere qualunque oggetto sia vicino a loro.
In alcune aree del mondo è illegale avere un gufo come animale domestico. Quindi assicuriamoci che siamo nel giusto dal punto di vista burocratico, se proprio vogliamo prendere questo animale in casa. Ma se non fosse così, sarebbe un problema anche semplicemente portarlo dal veterinario quando non sta bene, che potrebbe anche non essere specializzato per trattare questo tipo di animale.
Un’ottima alternativa sarebbe informarsi presso un santuario per uccelli o una riserva naturale nella nostra zona, per sponsorizzare o supportare questi animali nel loro habitat naturale. Se invece è un uccello domestico quello che vogliamo, sarebbe meglio adottare un pappagallo, che è un perfetto animale domestico che non aspetta altro che una famiglia umana che lo accolga con amore.
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Fabrizio Burriello
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