Gli uccelli più grandi del mondo esemplari stupendi in un corpo enorme, misure eccezionalmente grandi che non ti aspetteresti da un volatile.
Gli uccelli sono animali graziosi ed eleganti, spesso vengono scelti in casa come animali domestici proprio per le loro proporzioni, non impegnative come del resto la loro cura. Migliaia sono le specie dalle forme, dimensioni, caratteristiche e comportamenti differenti. Si passa dal più piccolo fra tutti ossia il Colibrì a quello più grande che è l’uccello elefante. Ma quali sono gli uccelli più grandi al mondo? Scopriamo insieme nei prossimi paragrafi
Ad oggi nel mondo esistono circa 10 mila le specie di uccelli, anche se molti studiosi ritengono che possano essere molti di più, anche perché con tutte queste specie sarebbe difficile portare un conto esatto. Chi sono questi animali lo sappiamo un po’ tutti, vertebrati come mammiferi ma possiedono ali e un corpo ricoperto di piume utili a mantenere la temperatura corporea, trattenendo l’aria a contatto con la pelle e riscaldandola con il calore del corpo.
Questa era una breve descrizione della categoria, che conosciamo un po’ tutti ma in quanti possono dire di sapere quali siano gli uccelli più grandi del mondo? Di seguito un elenco dei 4 uccelli più grandi del mondo, compreso di caratteristiche, habitat, riproduzione, alimentazione e curiosità.
Lo Struzzo è uno degli uccelli più grandi del mondo purtroppo però non è in grado di volare, poiché a differenza della maggior parte degli uccelli, le sue ossa pettorali piatte non presentano la carena dello sterno, sulla quale si inseriscono i robusti muscoli fondamentali per il volo. Inoltre le sue ali, troppo magre, non sono in grado di sollevare da terra un corpo massiccio e pesante.
Infatti lo struzzo è uno degli uccelli più grandi del mondo con i suoi 1,7-2,8 metri di altezza e 63-145 chilogrammi di peso. La femmina arriva fino a 2,0 m. seppur vero che non può volare, è però uno specialista della corsa. Questo uccello è in gradi di raggiungere una velocità elevate di 90 km / h per periodi fino a 30 minuti, grazie allo slancio dato dalle gambe grandi e muscolose e dall’equilibrio fornito dalle ali, seppur piccole.
Piccola è anche la testa, che rispetto al resto del corpo risulta sproporzionata, mentre gli occhi sono fin troppo grandi, ma con un’eccellente vista. Il suo collo è lungo e senza piume, come anche le sue gambe. Gli esemplari di genere maschile sono neri come pure i piccoli mentre le femmine hanno generalmente toni grigio-marroni.
Lo struzzo è un uccello distribuito in aree aride e semi-aride come deserti e savane in Africa, principalmente in Arabia Saudita, ma oggi diffuso un po’ in tutto il mondo, soprattutto esistono diversi allevamenti. È un animale sociale che in branchi da 5 a 50 individui e quando si sente minacciato abbassa la testa per cercare di passare inosservato, ma non di certo la nasconde nella sabbia, questo che da anni lo perseguita è solo un luogo comune.
Lo struzzo raggiunge la maturità sessuale a circa tre anni di vita mentre la femmina anche a due anni e mezzo. Il maschio si accoppia con diverse femmine che depositano circa 15 uova a testa. Sarà il maschio con la femmina principale ad occuparsi della cova. Alla schiusa delle uova il piccolo può arrivare a pesare circa 900gr e misurare circa 30cm. Questo uccello nel suo habitat naturale può vivere tra i 30 ei 40 anni, mentre in cattività può raggiungere i 50.
Anche l’Emu come lo struzzo rientra tra gli uccelli più grandi del mondo e anch’esso non è in grado di volare, in quanto le ali vestigiali dell’emù comune sono ridotte a piccole appendici, situate nella regione anteriore del corpo. Nonostante ciò pur facendo parte di questa categoria è in grado di correre a 50 km / h facendo passi di quasi 3 metri.
Un’altra particolarità di questo uccello è che è l’unico che ha il gastrocnemio o muscoli gemelli nella parte bassa della schiena degli arti. Il maschio misura circa 1,49 metri e la femmina 1,57 metri. In rapporto al peso medio, nel maschio adulto è di circa 31,5 e nella femmina è di 37 chilogrammi. Possiede una pelle di colore blu e un piumaggio, ispido e scuro alla nascita, che diventa più chiaro man mano che l’esemplare cresce.
La testa e il becco appuntito sono coperti da piume nere mentre il collo è nudo. Gli occhi sono protetti da membrane nittitanti, la cui funzione è quella di proteggere gli occhi dalla polvere e dalla sabbia. Le gambe, sono prive di piume e hanno cuscinetti spessi e imbottiti. Le zampe terminano con tre dita utili allo spostamento a terra.
Vive in Australia e in Tasmania, dove si trova principalmente nelle zone centrali e costiere, nelle pianure scarsamente alberate, nelle foreste di eucalipti e nelle brughiere tipiche del continente australiano. Resta in queste aree in quanto si nutre di semi, frutti, germogli di piante, ma non mangia foglie mature o erbe secche, anche se sono abbondantemente presenti nel suo habitat. Ha tendenzialmente abitudini solitarie ma non è raro che formano gruppi per cercare nuove fonti di cibo.
Questo uccello raggiunge la maturità sessuale a circa ha due o tre anni, periodo in cui il maschio da origine al corteggiamento. Entrambi i sessi arruffano le piume e iniziano a camminare, il maschio inizia una tipica danza di accoppiamento, simulando il movimento di un serpente, intorno alla femmina. La femmina può avere più maschi e può fecondare un massimo di sei uova, ma il maschio è l’unico responsabile della loro incubazione che ha una durata dai 48 ai 56 giorni.
Si sposterà dal nido poco prima che le uova si possano schiudere. Alla nascita i piccoli sono alti circa 12 centimetri e pesano 500 grammi. Fino all’età di sette mesi sarà il padre ad occuparsi, a difendere e insegnar loro a procurarsi cibo. Se non diventano vittime di prede l’Emu ha una durata di vita media di circa 40-50 anni.
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L’Albatros è un uccello marino e rientra tra gli uccelli più grandi del mondo, con un’apertura alare che potrebbe raggiungere i 3,5 metri, si tratta di ali grandi e strette ma soprattutto molto aerodinamiche. Possiede un corpo, robusto, con un peso di circa 12 chilogrammi, una testa grande sorretta da un collo muscoloso ed un becco grande, forte e affilato, una ghiandola nasale, situata alla base del becco, sopra gli occhi, per espellere l’acqua salata con cui si dissetano.
Le gambe sono corte e forti e i piedi palmati ma possono comunque stare in piedi e camminare per terra. Il colore del piumaggio può essere essere bianchi, marroni o grigi, in quanto esistono ben 21 specie differenti e la famiglia Diomedeidae da cui proviene è divisa in quattro generi: Diomedea, Thalassarche, Albatrosses, Phoebetria e Phoebastria. L’Albatros è possibile vederlo nell’emisfero meridionale, dall’Antartide al Sud America, Australia e Sud Africa.
Alcuni invece vivono nel Pacifico settentrionale, mentre altre tre specie vivono dalle Hawaii alla California, al Giappone e all’Alaska e un’altra specie nelle Isole Galapagos. Si nutre di pesci, calamari, crostacei, krill, copepodi, anfipodi, granchi meduse e carogne, tutto ciò che emerge in superficie e che cattura grazie al suo eccezionale olfatto. Inoltre tra le sue caratteristiche spicca la capacità di stare in aria a lungo, senza sbattere le ali.
Tendenzialmente si tratta di un uccello solitario ma quando individuano una buona area ricca di cibo non esistano a formare grossi stormi, al quanto silenziosi tranne sé competono per il cibo o durante il corteggiamento. Questo uccello diventa maturo sessualmente all’età di 4-6 anni, ma si accoppiano solo verso i 7 anni e restano uniti per la vita.
Una volta avvenuto l’accoppiamento la femmina va al nido a deporre dopodiché sarà il maschio a covare e può durare dalle 10 alle 11 settimane. Alla schiusa i pulcini verranno protetti e sfamati fino alla maturità, man mano diminuendo le attenzioni e avranno poi una durata di vita di circa 40-45 anni.
Il Condor è anch’esso un grande uccello il cui peso varia tra gli 11 ai 15 chilogrammi, mentre la femmina ha una massa corporea dagli 8 agli 11 chilogrammi. Anche il condor ha un’ampia apertura alare, che può arrivare a circa 3 metri, mentre la lunghezza totale, può variare da 100 a 130 centimetri. Possiede il piumaggio nero uniforme, ad eccezione di un colletto bianco che circonda la base del collo. Ha un forte becco adunco, con bordi sono affilati e taglienti e gli artigli, dritti e smussati.
Le ali rettangolari e grandi e lunghe, che lo rendono eccezionale nel volo planato. Vive nella regione delle Ande e sulle montagne dell’America del sud, dal Venezuela e dalla Colombia sino all’estremità meridionale del continente. Si nutre di vitellini, agnelli e persino cavalli gravemente feriti, essenzialmente animali morti. Addirittura stanzia in riva al mare in attesa di carcasse dei grossi mammiferi marini gettate sulla spiaggia dalle maree.
Una caratteristica particolare del Condor è la pulizia del vivo e del collo che effettua dopo essersi nutrito, togliendosi così ogni residuo di cibo in decomposizione. Si tratta di un animale che vive in coppia e nelle altre stagioni dell’anno in stormi di non più di venticinque individui. È un uccello al quanto silenzioso, ad eccezione del periodo riproduttivo durante il quale emette dei richiami sessuali.
Si riproduce in piena maturità sessuale tra i 5 ei 6 anni, durante quello che è il nostro inverno e la nostra primavera, non prima di aver compiuto il rituale di accoppiamento ed emettendo dei suoni particolari con la lingua. Finito l’accoppiamento la femmina depone due uova.
Alla schiusa, ossia dopo circa 54-58 giorni, i piccoli resteranno al nido per circa un anno fino a quando non saranno in grado di spiccare il volo e saranno entrambi i genitori ad occuparsene. La durata di vita media del Condor è di circa 50-52 anni.
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Raffaella Lauretta
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