La Gallina Tirolese uno degli animali da cortile più rari con cui molte persone amano abbellire il loro giardino. Conosciamola meglio.
Quando sentiamo parlare di cortile o di giardino e di come abbellirli, si pensa subito a piante, arbusti e i soliti animali che ben conosciamo.
Tuttavia c’è tutto un mondo da scoprire e riguarda gli animali da cortile rari, ovvero quegli animali che non è facile vedere in giro ma che oggi sono molto in voga.
Questi animali, rendono i nostri spazi esterni, i vari cortili e giardini molto caratteristici, unici e affascinanti.
Oggi in particolare andremo a scoprire la Gallina Tirolese, un esemplare incantevole nella sua specie.
La gallina (specie: gallus gallus; sottospecie: gallus gallus domesticus) è un volatile domestico di origine orientale allevato dall’uomo da millenni per gli scopi più diversi.
Quella che oggi andremo a descrivere è la gallina Tirolese. Attualmente riconosciuta in diverse colorazioni: Bianco puro, Nero puro, Selvatica Oro, Maculato Oro, Maculato Argento, Orlato Nero, Collo Argento, Collo Oro, Camosciato.
Pesa circa 2,0-2,4 kg il gallo e 1,5-1,8 kg la gallina, è di ottima e robusta costituzione ed ha buona attitudine alla cova.
Altri caratteri tipici:
La gallina Tirolese come tutte le galline è un animale sociale che nel gruppo dispone di una gerarchia sociale che deve ricostituirsi ogni qualvolta esemplari anziani vengono a mancare o nuovi esemplari fanno il loro ingresso nel gruppo.
Proprio nel gruppo, il gallo è quello più attivo e trova posti per far deporre le galline, sorveglia i pulcini e difende il territorio, ma difficilmente risulta aggressivo verso altri animali o l’uomo.
In generale la gallina Tirolese viene allevata nei masi alpini in modo estensivo e nelle fattorie.
L’attuale diffusione della gallina NeoTirolese è data esclusivamente dall’impegno degli allevatori-custodi, che stanno portando avanti il progetto.
Gli allevatori sono distribuiti tra la Valtellina e la Svizzera, il Trentino-Alto Adige, il Veneto montano, la Germania del sud, l’Austria e fino ai confini dell’attuale Slovenia.
La gallina Tirolese ama pascolare in tutte le stagioni e anche coi climi più rigidi, nascendo in zone piuttosto fredde è abituata.
Predilige, infatti, zone montane (dai 1000 mt s.l.m.), boscose fino ai pascoli alti, con fresche e umide vallate in estate, grandi escursioni termiche e forti periodi sottozero e neve alta in inverno.
La gallina Tirolese è un animale onnivoro che, lasciata vivere in libertà ama razzolare il terreno in cerca di semi, erbe, lombrichi, vermetti, insetti, e simili.
Generalmente ingurgita anche dei piccoli sassolini che aiutano il suo “stomaco trituratore” a sminuzzare e digerire il cibo.
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La gallina Tirolese, in passato è stato un esempio per la resistenza alta che mostra contro il clima rigido e contro malattie che nell’avicoltura di allora.
Ciò non toglie che come tutte le galline può essere vittima di varie malattie dovute da batteri, virus o da acari parassiti: organismi che possono provocare l’insorgere di malattie per il tuo volatile da cortile.
Tra le possibili malattie delle galline, una delle più conosciute è la Pseudopeste, causata da un virus diagnosticabile solo al microscopio.
Questa malattia non può essere curata, tuttavia si può prevenire con vaccini. Se però viene diagnosticata, è necessaria la disinfestazione del pollaio al fine di limitare l’estensione della malattia alle altre galline.
I sintomi che possono trapelare dall’animale sono inizialmente mancanza di appetito, la sete eccessiva, la perdita del piumaggio o la diarrea.
Tutti segnali che sembrano essere attribuibili a una semplice malattia infettiva, ma ben presto si assoceranno anche altri sintomi più precisi, quali la fuoriuscita di catarro grigiastro dalle narici, rantoli e becco aperto per la difficoltà respiratoria.
Questo tipo di malattia epidermica virale può colpire la testa o diffondersi nelle mucose orali e faringee dei polli: nel primo caso si parlerà di Difterite, nel secondo caso di Vaiolo.
La Difterite si manifesta con la comparsa di ulcerazioni cutanee sul capo, nella forma vaiolosa si insedia nelle zone prive di piume, ossia nei barbigli, nella cresta, intorno al becco.
I sintomi relativi a questa malattia sono: la produzione di placche da cui trasuda un liquido biancastro, dolore e infiammazione dell’area.
La coccidiosi è una malattia causata da batteri, si può prevenire e curare con appositi antiparassitari.
Colpisce maggiormente gli esemplari giovani e va ad intaccare in particolare la zona dei reni e dell’intestino.
I sintomi che aiutano ad individuare la malattia sono: con piume arruffate, postura ingobbita, occhi socchiusi, apatia, scarso appetito, magrezza e diarrea (anche con tracce di sangue).
Sono detti endoparassiti proprio perché aggrediscono dall’interno (dall’esofago all’intestino).
Sono parassiti intestinali dei polli che colpiscono i volatili domestici diffondendo il loro contagio tramite la saliva, il cibo o gli escrementi.
Provocano dimagrimento, debolezza o occlusioni intestinali. È possibile la cura con un vermifugo apposito.
Gli acari rossi, sono tra i parassiti più comuni delle galline e perciò anche della gallina Tirolese. Sono chiamati anche acari ematofagi dei polli.
Questi aracnidi vivono nelle fessure dei pollai di giorno e di notte attaccano le galline succhiando loro il sangue, fino a farle morire.
Per combatterli occorre acquistare degli antiparassitari utili a distruggere gli acari presenti nel pollaio per poi sanificare l’ambiente.
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I parassiti delle zampe o acari della rogna si attaccano ai tarsi dei volatili provando loro prurito, rigonfiamenti e desquamazione.
Per combatterli occorre acquistare degli antiparassitari utili a distruggere gli acari e salvare le galline.
Un altro parassita molto comune è il pidocchio pollino il quale vive e si riproduce tra le piume dell’animale succhiandone il sangue e provocando molto prurito.
Ce ne sono di diverse specie anche meno aggressive che riescono a sopravvivere nutrendosi anche solo di residui di penne e pelle.
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Raffaella Lauretta
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