Gallina Andalusa blu: specie rara ornamentale da cortile e giardino

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By Raffaella Lauretta

Polli e volatili

Gallina Andalusa blu è uno splendido esemplare raro da cortile, apprezzata per la sua bellissima colorazione del piumaggio.

andalusa blu
(Foto AdobeStock)

Sono molti gli allevatori che amano abbellire il proprio cortile con animali rari ornamentali.

Oggi, andremo a conoscere, un esemplare molto particolare nella sua specie, si tratta della gallina Andalusa blu.

Scopriamo, quali le caratteristiche, le origini, cosa mangia e le curiosità su questo straordinario volatile, con cui molte persone amerebbero impreziosire il proprio giardino.

Caratteristiche della gallina Andalusa blu

Il gallo di Andalusa blu pesa circa 3 chili, mentre la gallina da 2 chili a 2,5 kg. La colorazione appare di un blu piccione, e ogni singola piuma è orlata di nero.

Anche la coda è blu, se possibile dello stesso colore del petto. Tra maschio e femmina nella colorazione c’è una differenza di intensità, il gallo risulta un po’ più scuro della gallina.

La gallina Andalusa blu è apprezzata sia perché è una buonissima fattrice, sia perché è bella da vedere in cortile.

Origini e habitat

La gallina Andalusa blu è stata selezionata in Inghilterra, tuttavia dal nome è possibile intuire che provenga dall’Andalusia.

gallina andalusa
(Foto AdobeStock)

Questa razza nacque come una razza di gallina ovaiola, ma successivamente fu selezionata per la bellezza del suo piumaggio.

Risulta essere molto apprezzata in Inghilterra ed in Italia poiché è utilizzata come fattrice e come animale da cortile ornamentale.

La gallina Andalusa blu come specie ornamentale e domestica risulta essere svelta e vivace.

Per quanto riguarda la produzione di uova, la femmina depone circa 160-170 uova all’anno.

L’allevamento di questa gallina non è complicato, ciò che conta è fornire all’animale ampi spazi e un pascolo ben strutturato.

Si tratta di una buona volatrice, ragion per cui è necessario costruire un pollaio alto per non lasciarla volare via.

Inoltre, in inverno è importante assicurare un rifugio caldo in cui dormire la notte. Addirittura per il troppo freddo, la sua cresta, potrebbe congelare.

Cosa mangia la gallina Andalusa blu

La gallina Andalusa blu ama molto foraggiare nel verde ed è in grado di procurarsi gran parte del cibo da sola.

Occorre integrare eventualmente con un mangime per galline composto da: fibre, vitamine, carboidrati, proteine. Si tratta principalmente di tutti nutrienti essenziali ​​per lo sviluppo.

Inoltre, per la somministrazione del cibo è fondamentale tenere presente anche dell’età dell’uccello.

Generalmente, la razione estiva deve essere arricchita con un trito di erbe 25-30 g al giorno. Mentre, in inverno, alle miscele di mangimi vengono aggiunti gesso, olio di pesce e farina di ossa.

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Malattie delle galline

Pur trattandosi di animali piuttosto rustici e resistenti, la problematica principale per le galline, è il raffreddore, dovuto alle correnti d’aria, le basse temperature e con il gelo addirittura, le creste possono congelare in tempi rapidissimi.

Un’altra problematica può riguardare la carenza di vitamine, in particolare durante la muta del piumaggio.

Queste sono le principali patologie che possono colpire tutte le galline compresa l’Andalusa blu.

Altre malattie delle galline

Esistono diverse patologie che possono attaccare le galline, niente che con una cura attenta e una buona pulizia non si possa evitare.

Altre malattie delle galline che possono colpire tutte le galline, sono:

  • acaro rosso: gli acari rossi, sono tra i parassiti più comuni delle galline e perciò anche della gallina Olandese. Sono chiamati anche acari ematofagi dei polli;
  • coccidiosi: la coccidiosi è una malattia causata da batteri, si può prevenire e curare con appositi antiparassitari. Colpisce maggiormente gli esemplari giovani e va ad intaccare in particolare la zona dei reni e dell’intestino;
  • difterite o Vaiolo: la difterite si manifesta con la comparsa di ulcerazioni cutanee sul capo, nella forma vaiolosa si insedia nelle zone prive di piume, ossia nei barbigli, nella cresta, intorno al becco;
  • parassiti delle zampe o acari della rogna si attaccano ai tarsi dei volatili provando loro prurito, rigonfiamenti e desquamazione;
  • pidocchio pollino: un altro parassita molto comune è il pidocchio pollino il quale vive e si riproduce tra le piume dell’animale succhiandone il sangue e provocando molto prurito. Ce ne sono di diverse specie anche meno aggressive che riescono a sopravvivere nutrendosi anche solo di residui di penne e pelle;
  • vermi intestinali: sono parassiti intestinali dei polli che colpiscono i volatili domestici diffondendo il loro contagio tramite la saliva, il cibo o gli escrementi;
  • pseudopeste o malattia di Newcastle: la Pseudopeste, causata da un virus diagnosticabile solo al microscopio. Questa malattia si può prevenire con vaccini ma non può essere curata.
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