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Polli e volatili

Le oche: curiosità e fatti poco noti da scoprire su questo particolare uccello

Cosa sappiamo sulle oche e quali sono tutte le curiosità più divertenti e sconosciute su questi animali da fattoria così simpatici e socievoli? Una serie di fatti poco noti per conoscerle meglio.

(Foto Flickr)

Sapete che le oche possono essere anche degli ottimi animali da compagnia? Probabilmente non le conosciamo abbastanza bene per sceglierle come tali. Ecco dunque una serie di fatti poco noti e curiosità sulle oche che le renderanno di certo più simpatiche e meno sconosciute, anche per chi non vive in aperta campagna.

Curiosità sulle oche: cosa serve per averne una in casa

Certo allevarle in appartamento potrebbe non essere una scelta ideale, anche perché questi animali hanno necessità di vivere e stare all’aria aperta: lo spazio limitato di un balcone, o peggio, quello al chiuso di un appartamento è assolutamente sconsigliato.

(Foto Pixabay)

Spazi aperti a parte, per allevare oche in realtà non sono necessarie particolari condizioni né attrezzi particolari. Infatti per vivere bene hanno bisogno davvero di poco: non serviranno particolari alloggi e, come le anatre, si adattano facilmente ai luoghi deputati per il loro allevamento. 

Per garantire loro serenità e sicurezza sarà sufficiente tenerle al riparo dagli agenti atmosferici e quindi attrezzare gli spazi aperti con tetti e pavimenti, in modo da fornire loro riparo in caso di necessità. Molto usati anche i pollai in legno, che forniscono sufficiente calore soprattutto quando fuori è più freddo.  

Curiosità sulle oche: perché averne una

Ma perché si allevano le oche? In realtà lo scopo spesso è legato al consumo della loro carne, ma anche per le uova. Si tratta infatti di uccelli particolarmente ‘prolifici’, poiché riescono non solo a produrre uova più grandi e sostanziose rispetto a quelle delle galline, ma anche in un numero decisamente superiore: pare che da un’oca si possano ‘ricavare’ in media circa cento uova all’anno.

(Foto iStock)

Ma non crediate che si tratti di uccelli pacifici e docili: essendo anzi particolarmente aggressive e rumorose, le oche vengono spesso ‘impiegate’ anche come guardiane della fattoria.

 Non sono poi così rare infatti le notizie che riguardano aggressioni da parte delle oche e di anatre nei confronti di animali molto più grandi di loro, che però non le fanno sentire minimamente in soggezione (come la rissa al pub tra un’anatra e un cane).

Insomma quando si ha un’oca in casa è fondamentale capire ‘chi comanda’: la scala gerarchica tra questi uccelli è molto importante, tanto che bisogna innanzitutto stabilire chi tra di loro riveste il ruolo di capo. L’animale estraneo che entra nel territorio e che non verrà visto appunto come un ‘essere superiore’ da rispettare, potrebbe facilmente essere aggredito.

Le oche: tutti i fatti che ve le renderanno più simpatiche (e temibili)

Ecco dunque una serie di fatti che riguardano questi uccelli e che ce li faranno conoscere molto meglio: un breve elenco di curiosità che le renderanno probabilmente più simpatiche e più vicine al nostro mondo (anche se non viviamo in campagna).

(Foto Pixabay)

Amore a ‘prima’ vista

Sapete che le oche appena nate, così come le papere, si legheranno al primo oggetto in movimento che trovano? Se ne affezioneranno a prima vista e non importa se si tratta di un’oca, di un essere umano o di un oggetto: quello diventerà un legame speciale e duraturo.

Rimarranno legate a quell’essere vivente o inanimato, perché lo vedranno come una sorta di ‘genitore surrogato’ per tutta la vita. Questo tipo è stato studiato dagli esperti, che gli hanno affibbiato il nome di ‘imprinting‘, lo stesso che ritroviamo tra gli anatroccoli.

Amicizie e ‘intolleranze’

Sebbene non si facciano problemi di sorta ad aggredire coloro che ritengono un estraneo non superiore a loro e dunque non meritevole di essere rispettato, in realtà non si tratta di uccelli antipatici e poco predisposti alla convivenza.

Le oche infatti sono animali altamente sociali: non a caso vengono abituate fin dalla nascita a condividere spazi e cibo con altri animali, solitamente uccelli come loro. Vanno d’accordo con i loro simili e si trovano bene a stabilire delle relazioni, rispettando naturalmente la gerarchia di cui abbiamo accennato in precedenza.

Un unico nome per vari esemplari

Il termine ‘oca’ sta ad indicare in realtà non un solo tipo di volatile, bensì un gran numero di uccelli, tutti appartenenti alla grande famiglia delle Anatidae, che comprende al suo interno anche cigni e anatre.

Ma qual è davvero l’oca che andiamo a disegnare quando siamo bambini o che possiamo ammirare nei prati? Quelle che solitamente possiamo conoscere sono le Anser, ovvero le oche grigie (come l’oca domestica e l’oca cigno) ma anche le più ‘popolari’ oche bianche. Oltre alle Anser vi sono anche le Branta, ovvero le oche nere (come ad esempio l’oca del Canada).

Nella lingua inglese la distinzione tra i vari termini sta appunto a definire il genere dell’uccello in questione: se si tratta di un maschio infatti viene detto ‘gander’, mentre la femmina è conosciuta con la parola ‘goose’. Anche un raggruppamento di oche viene indicato da termini diversi, a seconda che si tratti di oche a terra o in acqua (gaggle) oppure in volo (skein).

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Tutte le altre curiosità che dovresti conoscere sulle oche

Ecco infine una serie di piccole curiosità su questo uccello dal piumaggio bianco o nero e dal becco arancione.

(Foto Pixabay)
  • Le oche sono erbivore: mangiano semi, noci, erba, piante e bacche.
  • Sono i più grandi uccelli acquatici, assieme ai cigni, ma sebbene possano vivere tranquillamente in acqua, preferiscono trascorrere la maggior parte del loro tempo a terra e sui prati.
  • Le oche volano sempre a forma di “V”, poiché questa formazione consente loro un raggio di volo maggiore di almeno il 71%. Se l’oca in testa a una formazione in volo si stanca, ve ne sarà un’altra pronta ad assumerne la posizione.
  • Le oche sono animali molto leali nella ‘vita di coppia’: scelgono un solo partner e si accoppiano a vita con lui; inoltre si dimostrano molto protettive non solo nei confronti dei piccoli nati ma anche del compagno che hanno scelto.

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  • Questi uccelli vivono un vero e proprio lutto quando perdono il loro partner di coppia ma anche quando le loro uova vengono danneggiate.
  • Come i gatti si divertono e si rilassano a lisciarsi il piumaggio con il becco, che serve anche a cercare cibo nell’erba, a raccogliere ramoscelli, corteccia e foglie che useranno per ‘arredare’ i loro nidi.
  • Sono molto empatiche: se un’oca si ammala o viene ferita, un paio di altre oche possono abbandonare la formazione per aiutarla e proteggerla.
  • Prima che i tacchini si diffondessero in Gran Bretagna alla fine del XIX secolo, i pasti natalizi preferiti erano proprio a base di oche, specialmente tra i meno abbienti. Non a caso nel Medioevo, le chiese offrivano ai parrocchiani a un prezzo fisso basso di 6 pence per oche non cotte, o 7 pence per quelle già cucinate.
  • Si tratta di un uccello particolarmente longevo: l’aspettativa di vita di un’oca è infatti di circa 25 anni.
Fabrizio B

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Fabrizio B

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