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Polli e volatili

La cresta delle galline: forma, tipologie e a cosa serve negli avicoli

La cresta delle galline da cosa dipende la forma, quali sono le tipologie esistenti ma soprattutto a cosa serva? Scopriamolo insieme.

(Foto AdobeStock)

Senza dubbio, i meno esperti di allevamento di avicoli (in questo caso di galline e polli), avranno presente solo ed esclusivamente, la classica cresta a lamina posta sul capo di questi animali.

Tuttavia, in realtà, a seconda della specie o della selezione, la cresta delle galline come quelle dei polli può assumere diverse forme, più o meno strane e più o meno diffuse.

Vediamo quindi, innanzitutto da cosa dipende la forma della cresta delle galline, quali sono le tipologie e soprattutto quali le sue funzioni.

La cresta delle galline

La cresta delle galline, può sembrare strano, ma non è solo quella che tutti hanno possono immaginare.

(Foto AdobeStock)

Cosa si nasconde dietro questa parte del corpo degli avicoli? La cresta delle galline, ovvero quella strana sporgenza di colore rosso e al tatto carnosa, posta sulla testa di galli e galline.

Tale protuberanza può variare da razza a razza e non è un accessorio puramente estetico ma funge da vero e proprio organo, a pari di orecchie e occhi.

Da cosa dipende la forma delle creste delle galline e quali sono le tipologie

La forma delle creste delle galline, come si può ben dedurre, dipende principalmente da fattori genetici.

Certo, è bene sottolineare che nel tempo per mezzo dei vari incroci tra diverse specie e selezioni, l’uomo ci ha messo del suo.

Esistono ben 10 tipi di creste di galline ognuna con caratteristiche diverse. Le tipologie sono:

  1. semplice;
  2. coppa;
  3. cornetti;
  4. croce;
  5. cuscinetto;
  6. farfalla;
  7. fragola;
  8. noce;
  9. pisello;
  10. rosa.

Tuttavia, non tutte le razze di galline presentano una cresta. Ebbene sì, esiste la razza olandese Breda, priva di cresta (nel caso del maschio sono presenti due piccole papille) e ciò è dovuto a un gene particolare.

Le funzioni della cresta

Nella cresta, ovvero in questo tessuto carnoso di colore rosso, sono presenti vasi e capillari (così come i bargigli) ed è questo il motivo per cui si presenta di colore rosso intenso.

Essendo, perciò, un organo vascolarizzato, ha tante forme quante sono le funzioni. Pima di tutto, si tratta di un organo che permette alle galline di far uscire calore.

Proprio per questo motivo che la cresta delle razze mediterranee, come la Livorno, la Minorca, la Valdarno nera, ecc, si presenta più grande.

Al contrario le razze che vengono da luoghi freddi presentano una cresta piccola proprio per non congelare.

Grazie, quindi, a cresta e bargigli, le galline e i galli, riescono a far abbassare la temperatura sanguigna, essendo questi organi molto esposti all’aria.

In questo modo, l’animale riesce a sopportare anche l’afa delle giornate molto calde.

Ciò non toglie che è bene predisporre pollai e voliere in zone d’ombra e offrire loro acqua e frutta fresca.

Un’altra funzione della cresta la ritroviamo nell’accoppiamento, in quanto un gallo che mostra una cresta grande e dal colore rosso intenso, viene percepito dalle galline come esemplare forte e in salute.

Infine, secondo alcuni studi, il cambio di colore e l’aumento o diminuzione di volume di cresta e bargigli possono rivelare importanti notizie sullo stato di salute dell’animale.

Ecco perché è importante conoscere colore e condizioni della cresta durante la fase di vita delle galline, come infatti, la cresta può:

  • aumentare e piegarsi: ciò avviene durante la deposizione delle razze mediterranee;
  • diventare cianotica alle punte: intossicazione, congelamento;
  • presentare delle croste: beccate, funghi parassiti;
  • sbiadire con tendenza al giallognolo: ittero, malnutrizione;
  • sbiancare: anemia, patologie parassitarie;
  • scurire e diventare cianotica: gravi patologie delle galline;
  • piegarsi: nel gallo in caso di dieta errata o stabulazione in locali non idonei per temperatura;
  • rattrappire e schiarirsi: durante la muta.
  • squamare, rattrappire e schiarirsi: sono sintomi preagonici.

Attraverso questo elenco di condizioni è possibile capire eventuali malattie presenti nel vostro animale e cercare quanto prima di intervenire.

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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Raffaella Lauretta

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