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Polli e volatili

Come insegnare al pappagallo a non beccare: cosa occorre sapere

Come insegnare al pappagallo a non beccare il padrone? Scopriamo perché il volatile ha questa abitudine e come agire per aiutarlo a smettere.

(Foto Pixabay)

Avere in casa un pappagallo domestico è molto piacevole ed è interessante vivere con questa splendida creatura. Nel corso della convivenza, però, si scoprono presto delle sue abitudini non sempre facili da tollerare e a cui si può reagire per trovare il giusto equilibrio. Una delle abitudini particolari del volatile è quella di beccare spesso, pratica che può intimorire molti. Oggi vediamo, allora, come insegnare al pappagallo a non beccare.

Come insegnare al pappagallo a non beccare

Si tratta di una pratica molto comune in questo uccello. Quella di beccare è un’abitudine che va osservata e capita per poterci regolare di conseguenza. Esistono, infatti, dei motivi che spingono il pappagallo a compiere questo gesto. Leggiamoli insieme qui di seguito.

(Foto Pexels)

La convivenza con il pappagallo può essere davvero interessante. Condividere tempo ed esperienze con lo splendido e curioso pennuto rende piacevole la vita domestica e ci si può divertire a stimolarlo e giocare con lui.

Il pappagallo, però, è un volatile dal carattere particolare e si impara a comprenderlo nel tempo. Tra le sue abitudini fastidiose e temute c’è quella di beccare le mani del padrone quando prova ad avvicinarsi.

Prima di tutto, dobbiamo sapere che c’è una distinzione tra beccata innocua e beccata forte. La beccata innocua è simile ad un solletico, per cui l’intenzione del pappagallo non è quella di fare del male al suo padrone. La beccata forte, invece, si avvicina molto di più ad un vero morso.

Il becco dell’uccello viene usato, innanzitutto, per mangiare e arrampicarsi, oltre che per pulire le sue penne e giocare. Sicuramente, la paura è il primo motivo per cui il pappagallo becca. Se il volatile domestico decide di mordere le mani del padrone umano, si sente in pericolo e, forse, si sente maltrattato: viene colpito o riceve addosso gli oggetti.

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Il pappagallo becca il padrone: come farlo smettere

Una volta capito che il pappagallo può impaurirsi per alcuni comportamenti umani, è bene analizzare le varie situazioni in cui questa sua reazione può verificarsi e risolvere ascoltando ciò che cerca di comunicare. Ecco come intervenire per tranquillizzare il proprio volatile domestico.

(Foto Unsplash)

Il pappagallo reagisce agli stimoli esterni, il più delle volte dall’interno della sua gabbia. Il gesto di beccare è una reazione comprensibile quando teme per la sua sicurezza o quando è spaventato da qualcosa.

Reagire istintivamente ad uno stimolo negativo o ad una situazione che gli crea disagio non fa di lui un uccello pericoloso, tutt’altro. Se, ad esempio, il pappagallo becca le mani mentre si cerca di rimetterlo nella sua gabbia, significa che non vuole entrarci e che, forse, vuole trascorrere del tempo fuori e ricevere più attenzioni dal suo padrone.

Se, poi, il volatile becca mentre mettiamo le mani nella sua gabbietta, quindi la sua casa, il gesto indica la difesa del suo territorio, del suo spazio personale. Sarebbe opportuno provare a offrire cibo ed acqua nel momento in cui il pennuto è distratto o lontano da lì.

Essendo molto sensibile, l’uccello domestico percepisce subito le nostre emozioni e ‘sente’ quando c’è nervosismo o tensione nell’ambiente. Il pappagallo può beccare come reazione ad uno stato d’animo che lo infastidisce o che lo rende irrequieto.

Come approcciare con il pappagallo

Due regole basilari per avere un buon approccio con il pappagallo sono: pazienza e fiducia. Il volatile di casa deve potersi sentire al sicuro in ogni situazione, soprattutto quando si affida alle mani del suo padrone per muoversi e cibarsi.

Se si viene beccati in maniera forte, si consiglia di restare calmi e non urlare, poiché lamentare dolore può incoraggiarlo a continuare.

Nel caso in cui si vuole addestrare il pappagallo a salire sulla mano, è bene non ritirarla troppo in fretta, per non confonderlo ulteriormente.

Soltanto con il passare del tempo e molti tentativi è possibile addestrare bene il proprio pappagallo domestico, armandosi di comprensione e fermezza nei gesti quotidiani.

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Ilaria G

Ilaria Grimaldi

Ho studiato Editoria e Pubblicistica e ho molte passioni oltre ai cari animali domestici. Mi interesso di poesia, musica e cinema, amo praticare sport e partecipare alle attività culturali. Scrivere mi permette di esprimermi.

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