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Polli e volatili

Allevare le quaglie e le loro uova: come iniziare a curare questi uccelli

Per gli allevatori di galline, di anatre, di oche, di sicuro può essere interessante anche un altro simpatico uccello. Vediamo come allevare le quaglie, anche per le loro uova.

Come allevare le quaglie: i primi passi. (Foto Pexels)

Le quaglie sono classificate come uccelli selvatici, ed appartengono alla famiglia dei fagiani e delle pernici. Ne esistono molte diverse razze, varietà e colori, e vengono allevate per la loro carne e le loro uova. Sono anche ottimi animali domestici, forniscono delle deliziose e nutrienti uova maculate in miniatura, e sono animali naturalmente molto curiosi e che volano tanto. In natura, le quaglie comuni vivono in piccoli gruppi e grattano il suolo per nutrirsi di insetti e semi. In inverno, le quaglie migrano dai paesi più freddi, verso l’Africa centrale, vicino al lato meridionale del deserto del Sahara, e ritornano in primavera. 

Le quaglie domestiche

Una quaglia arlecchino (Foto Flickr)

Le quaglie domestiche sono animali molto timidi, e se spaventati scappano in volo direttamente verso il cielo. Possono facilmente superare recinti anche alti due metri, quindi è importante dar loro una casa in modo corretto: se scappano, è quasi impossibile riprenderle. Le razze più comuni allevate per le uova sono la quaglia giapponese (Coturnix japonica), la quaglia tridattila (Turnix sylvaticus), la quaglia pettoblu (Coturnix chinensis).

La quaglia giapponese

La quaglia giapponese (Foto Flickr)

Le Coturnix japonica sono note come quaglie migratorie. Crescono fino a 20 cm di altezza. Questa razza è ideale per le voliere, e si dimostra meno volatile se viene fornita una copertura sufficiente per la nidificazione. Le quaglie infatti sono molto ostinate nel fare il nido: nel caso la sua covata venga distrutta, ne può deporre una seconda, e addirittura una terza!

La quaglia tridattila

La quaglia tridattila (Foto Flickr)

La Turnix sylvaticus esiste in una grande varietà di colori e varianti. Varia nel colore tra color cuoio, argento, a strisce, maculato, blu, e tanti altri. Sono più piccole e leggere delle quaglie giapponesi, e producono anche delle uova più piccole. La loro aspettativa di vita è di circa 3-5 anni; le femmine hanno una durata di vita leggermente minore, a seconda di quante uova abbiano deposto nella loro vita e se tutti i nutrienti necessari (come il calcio) siano sempre disponibili nella loro dieta. I pulcini della quaglia tridattila sono molto carini, con una testa a strisce che ricorda i calabroni.

La quaglia pettoblu

La quaglia pettoblu (Foto Flickr)

Per le loro dimensioni sono spesso confuse con le tridattile, ma le Coturnix chinensis sono quaglie di una diversa specie. Sono degli ottimi pulitori per la voliera, e sono grandi la metà delle quaglie giapponesi. La loro aspettativa di vita è di 5-7 anni, e le femmine sono solitamente marrone chiaro, con piume maculate. I maschi solitamente sono riconoscibili da una macchia bianca nelle piume sotto il mento. 

Le uova di quaglia

Un nido di quaglia con le tipiche uova maculate. (Foto Pexels)

Le quaglie sono prolifiche nel deporre le uova, che sono piccole e maculate, dalle dimensioni di un’oliva. Sono considerate una prelibatezza in molti paesi, dal sapore molto più ricco rispetto alle uova di gallina, per un rapporto più alto tra tuorlo e bianco. Sono ricche di vitamina D e antiossidanti: basta mangiare due uova di quaglia al giorno, per raggiungere il 50% della dose raccomandata di vitamina D.

Le quaglie iniziano a deporre le uova a sei settimane di vita, e sono in piena produzione a cinquanta settimane d’età. In un anno, possono deporre fino a 200-250 uova, se correttamente curate e con la giusta alimentazione. Numeri simili alle normali galline, almeno nella maggior parte delle razze e nelle condizioni ottimali di vita.

Allevare le quaglie

Una quaglia si guarda in giro, pronta per spiccare il volo. (Foto Pexels)

L’ideale è tenere sempre le quaglie in coppia, e almeno un maschio ogni tre femmine, per evitare combattimenti e litigi. Le quaglie nidificano a terra, e depongono da 6 a 12 uova. Si siedono su di esse per tredici giorni, e se la quantità è troppo grande per la femmina, il gallo la raggiunge e la aiuta sul nido.

I pulcini sono piuttosto piccoli, ma in grado di nutrirsi immediatamente. Per allevare le quaglie, è importante dar loro un’area appartata: bisogna coprire un angolo con dell’erba, che amano usare per nascondersi. Teniamo d’occhio il maschio quando i pulcini nascono, perché potrebbe attaccarli. Nel caso, dobbiamo separarlo.

Più spesso però, il maschio porta delle prelibatezze speciali per la femmina, e le porterà in dono. Forniamo anche un piccolo piatto con l’acqua, pieno di pietre o sfere, in modo che i pulcini non anneghino. Le uova di quaglia tridattila si schiudono dopo 12-13 giorni, e i pulcini possono volare già dopo due settimane. Nel caso usiamo una rete nel pollaio, è meglio usare una rete a maglie piuttosto strette, perché i pulcini sono tanto piccoli da passarci attraverso facilmente: la dimensione ideale è di 7 mm.

Per allevare le quaglie, l’ideale è tenerle in una voliera con pappagallini, colombe o calopsitte, perché ripuliranno la voliera dei semi caduti. Se le quaglie volano in alto poi, non ci saranno problemi di spazio perché ne avranno in abbondanza, e non sbatteranno la testa. Questi uccelli apprezzano gli angoli appartati, in quanto amano nidificare sul terreno e nascondersi dietro le piante e la vegetazione. Dovremmo mettere piccoli rami di conifere tagliati attorno ai bordi della voliera, per le quaglie; sul fondo, una miscela di trucioli di legno e terra è perfetta. Amano molto i bagni di polvere nella sabbia o nella polvere. 

In caso vogliamo allevare poche quaglie, una conigliera o una piccola gabbia va bene per una coppia o un trio, perché non hanno bisogno di molto spazio. Ricordiamo però che le quaglie volano – a differenza delle galline – quindi le gabbie devono essere con le maglie strette o messe all’interno di una rete. Attenzione soprattutto quando cambiamo cibo e acqua, è il momento in cui scappano più facilmente.

L’alimentazione delle quaglie

Le quaglie mangiano gli stessi alimenti delle galline. (Foto Flickr)

Le quaglie mangiano lo stesso cibo delle galline: strati di pellet, briciole per pulcini o miscele specifiche. Se non abbiamo già delle galline, possiamo acquistare dei piccoli sacchi ideali per le quaglie, in quanto è meglio non acquistare sacchi molto grandi che potrebbero andare a male prima di utilizzarli. Per completare la loro dieta principale, aggiungiamo qualche avanzo di cucina come verdure rimaste, mais dolce, pezzi di mela, carote grattugiate, lattuga, broccoli, piselli, cavolo tritato.

Come snack o premio sono ideali il miglio o i lombrichi. Il maschio non mangia i vermi: li presenta solitamente alla gallina, come un regalo per mostrare il suo apprezzamento. Un vero romanticone. Le quaglie inoltre, sono molto pignoli e presto ci faranno capire cosa non amano. Alimenti molto dannosi e quindi da evitare assolutamente sono l’avocado e cioccolato: questi sono velenosi per tutti gli uccelli, comunque. Evitiamo anche di dare avanzi di potatura del giardino, perché alcune piante possono essere velenose. Ovviamente, per completare la loro dieta, forniamo sempre acqua fresca e pulita alle nostre quaglie.

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Fabrizio Burriello

Fabrizio B

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