Se notiamo dei colori anormali negli uccelli, le piume potrebbero avere una patologia o una condizione particolare che può anche essere pericolosa per la loro salute.
Gli uccelli sono soggetti – come tutti gli animali domestici – a varie malattie e patologie, più o meno gravi. Alcune sono potenzialmente pericolose per la loro salute e vanno quindi riconosciute correttamente in tempo. Se si presentano colori anormali negli uccelli, ci possono essere vari motivi. La colorazione delle piume viene prodotta in molti modi, e ogni tanto, ci può essere qualche motivo per cui questa normale colorazione si interrompe, in modo tale che le piume risultano colorate in modo irregolare, in modo insufficiente o eccessivo. Cerchiamo di analizzare le varie possibili patologie per imparare a riconoscerle.
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I colori presenti nelle piume degli uccelli vengono prodotti dai pigmenti o dalla struttura delle piume stesse. Tali pigmenti vengono prodotti in apposite cellule nel corpo dell’uccello, o sono ottenute dal cibo che mangia.
Il colorante principale è la melanina. Tale sostanza, di colore nero, marrone, rosso/castano, o giallo, può variare in quantità. E proprio la quantità di ognuno dei colori presenti nella melanina determinano l’aspetto del colore finale.
Il blu e il verde non sono pigmenti, ma colori strutturali: la luce si riflette sulla struttura della piuma, che ci appare di un determinato colore. Spesso il colore finale è una combinazione tra il colore strutturale e il pigmento che c’è sotto.
I pappagalli verdi, ad esempio, hanno una pigmentazione gialla e un colore strutturale blu: questi due colori combinati danno, appunto, il verde. Ma anche molte piume iridescenti in realtà sono di colore nero o marrone. Un esempio è il martin pescatore, che in condizioni di scarsa luminosità ci appare scuro.
Il colore del piumaggio viene usato dagli uccelli per identificare le varie specie, i vari generi sessuali, le condizioni di salute, la volontà di riprodursi, e anche lo stato sociale. Anche se il colore è controllato dai geni, c’è una componente di ormoni che controlla l’intensità del colore.
E proprio quando questa normale modalità di produzione del colore si interrompe, c’è una mancanza di colore, o un eccesso dello stesso, negli uccelli. Anche se a volte questo non ha ripercussioni sulla loro salute, a volte potrebbe creare problemi quando il colore è usato per il riconoscimento.
Una delle più comuni cause di colori anormali nelle piume degli uccelli, presente anche in altri animali (e negli esseri umani) è sicuramente l’albinismo.
La causa dietro l’albinismo è una mutazione genetica, che porta l’organismo a non riuscire a produrre melanina a causa di una totale mancanza della stessa. Gli albini hanno occhi rossi o rosa, pelle chiari, ma anche zampe e becchi chiari. L’occhio rosso/rosa in realtà è causato dalla mancanza di pigmento, così che si possa vedere il sangue all’interno dell’occhio.
Gli uccelli albini sono piuttosto rari in natura. Tendono ad avere una scarsa vista, un corpo piuttosto debole, tanto da non sopravvivere di solito fino all’età adulta. C’è anche una certa inclinazione ad essere predati, perché con un colore come il loro sono facilmente individuabili.
Poiché la mancanza di melanina è il motivo per cui un animale è albino, gli uccelli che ne soffrono possono ancora avere i pigmenti visibili: un cardellino albino, ad esempio, avrebbe il viso rosso, e le strisce gialle su un corpo di colore bianco o molto chiaro.
A differenza dell’albinismo, gli uccelli che soffrono di leucismo hanno occhi scuri e non rossi o rosa. Si tratta di una condizione genetica che porta a una parziale perdita della pigmentazione.
Ci sono vari tipi di leucismo, tra cui quello che porta le piume ad essere pallide o sbiadite, quello che porta le piume a essere bianche, o quella che porta le piume ad essere di colore sbiadito, tra il marrone e il crema.
C’è poi un ingrigimento progressivo che avviene negli uccelli più anziani, ma in questo caso è un processo naturale che avviene con l’età: se non conosciamo la storia del nostro animale sarà difficile essere certi del tipo di questa malattia.
Se i geni che causano questa condizione sono recessivi, il leucismo può anche saltare una generazione. Gli uccelli che ne soffrono hanno piume più deboli, che possono usurarsi con un ritmo più veloce rispetto alle piume normali.
Questo porta a problematiche legate al volo. In natura, questo significa anche avere meno possibilità di sfuggire ai predatori. Nella maggior parte dei casi, gli uccelli che soffrono di questa malattia vengono accettati dai propri simili, ma alcuni casi più estremi possono vedere un uccello trascurato dai suoi compagni.
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Gli uccelli che soffrono di melanismo hanno una quantità anormale di pigmenti di melanina scura. Solitamente appaiono di colore scuro, o nero, o di una miscela di questi due colori. Questa condizione è controllata geneticamente, anche perché molte specie hanno una normale variante scura.
Gli uccelli melanistici però sono più robusti degli uccelli della stessa specie, ma di colore normale. Si tratta infatti di una caratteristica dominante. E proprio per questo, può diventare molto diffusa in una popolazione di uccelli, se c’è una sorta di vantaggio nell’essere di colore più scuro.
Un esempio è stato notato negli anni ‘30 tra i passeri domestici di Liverpool, ma anche nella falena pepata, che se di colore scuro si mimetizzata meglio tra tronchi degli alberi e pareti, tutti anneriti a causa dell’inquinamento. In questi casi, la versione melanistica e scura degli uccelli ha preso il sopravvento.
Uno dei motivi per cui il melanismo appare negli animali, può essere legato all’alimentazione. Alcuni cibi contengono sostanze che causano questo tipo di condizione, come i semi di canapa. Un uccello la cui dieta è ricca di questi semi, pieni di olio, può sviluppare questa condizione e diventare di colore nero.
F. B.
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