Cigno trombettiere, un esemplare straordinario di origine Nordamericana. Vediamo quali le caratteristiche di questa specie rara ornamentale.
Il Cigno trombettiere è un uccello appartenente alla famiglia delle Anatidi.
La più grande specie vivente degli uccelli acquatici del mondo, di conseguenza il più grande cigno del mondo.
Appartiene alla famiglia degli Anatidi che comprende circa 145 specie distribuite in tutto il mondo. Si tratta della stessa famiglia di cui fanno parte anche anatre e oche.
In questo articolo parleremo, andremo a descrivere le caratteristiche, le origini, l’habitat e l’alimentazione, di questo grande cigno, ovvero il trombettiere.
Caratteristiche del Cigno trombettiere
Il Cigno trombettiere, deve il nome al suo colorato collo che a differenza del suo corpo totalmente bianco si tinge di nero.
Generalmente tutto il gruppo dei cigni è indicato come uccelli di grandi dimensioni, ma il cigno trombettiere supera tutti essendo poi tra loro il più grande.
Il maschio, misura infatti, circa 145 – 163 cm e pesa circa 12 kg, mentre la femmina è più piccola e può raggiungere una lunghezza di circa 139-150 cm e pesare circa 10 kg. Entrambi poi hanno un’apertura alare media è di 2 m.
Gli adulti hanno piume bianche con zampe e becco neri, mentre i piccoli sono di colore grigio, diventeranno bianchi dopo il primo anno d’età.
Una particolarità è la sua coda che presenta 24 piume rispetto alle 20 delle varie specie di cigni ed infine, la striscia color salmone tra la parte alta e bassa della mandibola.
Il Cigno trombettiere, come tutti i cigni, è un animale monogamo, sceglie il suo partner e quello resta per tutta la vita e con il quale si riproduce. Solamente in caso di morte lo sostituirà con un altro.
La femmina depone circa 3-12 uova all’interno di un nido, composto da una pila di rami, nelle tane vecchie dei castori o su superficie una galleggiante abbastanza grande.
La cova poi sarà compito della femmina per 32-37 giorni circa, ma sempre con accanto il suo maschio ad occuparsi di lei.
I giovani iniziano a volare in circa 3 mesi, ma sono in grado di nuotare già dopo 2 giorni e possono nutrirsi da soli dopo 2 settimane.
La durata di vita di questo uccello è fino a 35 anni in cattività, mentre allo stato brado può vivere circa 12-15 anni.
Origini e habitat
Il Cigno trombettiere predilige habitat composti da paludi, le aree pianeggianti, le lagune, i laghi interni, gli estuari, ecc.
Inoltre non appare indifferenti alla vegetazione delle specie galleggianti.
È molto diffuso in Alaska, tendono a migrare verso e dalla costa del Pacifico e da parte degli Stati Uniti, volando in stormi a forma di V.
Tuttavia, il Cigno trombettiere pur essendo un animale grande e libero, rientra tra gli animali rari ornamentali che tutti vorrebbero nel proprio giardino ad abbellire il proprio laghetto.
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Cosa mangia il Cigno trombettiere
In cattività, questo cigno come gli altri, si nutre spesso anche di si nutrono spesso di sedano selvatico, verdure, achillea e piante acquatiche simili.
In natura, invece cattura il cibo nuotando nell’acqua ma si nutre principalmente di piante acquatiche. Nei mesi invernali si nutre anche di erba e grano nei campi.
Come infatti in questo periodo, il ruolo delle sue potenti zampe, è fondamentale per scavare grandi buche e cercare radici e germogli per la sua alimentazione.
Per quanto riguarda i giovani si nutrono principalmente di insetti, piccoli crostacei e piante. Solo in età adulta diventeranno principalmente vegetariani.
Malattie comuni dei cigni e tutti gli uccelli della famiglia delle Anatidi
Il Cigno trombettiere, come tutti gli altri uccelli appartenenti alla famiglia delle Anatidi, può essere colpito da patologie comuni, quali:
- aspergillosi: viene trasmessa da un fungo che contagia principalmente gli esemplari giovani: questa malattia intacca le vie respiratorie;
- capogiri: anatre e oche sono inclini a vertigini, a volte causate da effetti cerebrali (ictus, meningite, ecc)e talvolta dalla presenza di parassiti. Esistono tecniche per alleviare il problema dell’animale, ma non lo cura, perché la causa rimane;
- diarrea e costipazione: solitamente causata da un eccesso di verdure o erba eccessivamente acquose, foraggi bagnati, nonché da cereali o altri alimenti danneggiati, ma altre volte è dovuta all’esistenza di vermi nell’intestino. Mentre, la costipazione nasce da un eccesso di cereali somministrati senza macinare o dall’ingerimento di sostanze non digeribili, come la crusca d’avena;
- anomalie e incidenti negli organi genitali: questi sono gli stessi che di solito si registrano nei polli, come la postura laboriosa, il prolasso dell’ovidotto, l’ernia di questo organo, provoca la postura intra-addominale, cioè la caduta dell’uovo nell’addome e la deposizione di uova anormali;
- crampi: le articolazioni si gonfiano, gli animali non possono camminare e di solito presentano diarrea. Quando si presenta non c’è niente da fare, poiché quasi tutte le anatre affette muoiono rendendosi pelle e ossa;
- malattie dei parassiti: vivendo all’aperto nei campi, ingeriscono organismi che poi vivono e si riproducono nei loro corpi, determinando condizioni spesso gravi e causandone la morte;
- ulcera gialla: si manifesta nella mucosa orale, determinando la formazione di un materiale burroso che di solito si accumula sotto la lingua, a volte si estende alla glottide riuscendo a bloccarla provocando asfissia, ma nonostante sia un male molto contagioso, è facilmente guaribile. Un trattamento locale è sufficiente.