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Polli e volatili

Il Becco a scarpa: l’uccello dall’aspetto vagamente preistorico

Becco a scarpa uccello costosissimo che ricorda un po’ la cicogna. Vediamo quali le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.

Questo uccello è chiamato Becco a scarpa (Balaeniceps rex) per la forma particolare del becco,(Foto AdobeStock)

Questo uccello è chiamato Becco a scarpa (Balaeniceps rex) per la forma particolare del becco, si fa notare per questa sua caratteristica e anche per le notevoli dimensioni, il collo massiccio e la testa molto grossa, ma nonostante il suo aspetto appena descritto e apparentemente intimidatorio non è un animale di cui avere timore ma anzi si tratta di un uccello al quanto riservato.

Purtroppo si tratta di una specie minacciata dalla distruzione del suo habitat e anche dai bracconieri, in quanto questo uccello appartiene ad una specie molto richiesta negli zoo e di conseguenza il suo valore sul mercato è molto alto, tanto da essere uno degli uccelli più costosi al mondo. Per questo motivo il Becco a Scarpa è protetto dalla legge in Sudan, Repubblica Centroafricana, Uganda, Ruanda, Zaire e Zambia ed è compreso nella classe A della African Convention of Nature and Natural Resources.

Caratteristiche del Becco a scarpa

Il Becco a scarpa (Balaeniceps rex Gould, 1850) è un grande uccello pelecaniforme,(Foto AdobeStock)

Il Becco a scarpa (Balaeniceps rex Gould, 1850) è un grande uccello pelecaniforme, unica specie della famiglia Balaenicipitidae e del genere Balaeniceps.  È un uccello dall’aspetto sicuramente particolare ma ciò che lo caratterizza oltre al becco a forma di scarpa, è anche la sua corporatura.

Parliamo di un uccello che misura 115–150 cm in altezza e 100–140 cm in lunghezza, pesa dai 4 kg ai 7 kg, possiede ha un’apertura alare di 230–260 cm, ha delle gambe molto alte e delle unghie molto resistenti. Il suo colore predominante è il grigio-cenere, ma le penne sono grigio-nere, gli occhi giallo-chiaro, il becco dal colore simile a quello dei corni ed i piedi neri.

Un discorso più approfondito va fatto per il becco in quanto è ciò che più lo contraddistingue da altri uccelli di dimensioni simili. Il becco per questo uccello è un’arma con cui è in grado di uccidere anche piccoli coccodrilli, il gancio presente all’estremità lo aiuta ad uccidere la preda in un solo colpo. Dopo quello dei pellicani e delle cicogne, è il più grande del regno animale.

Il suo becco ricorda, come abbiamo precedentemente accennato, uno zoccolo e le sue misure variano tra i 18 e i 22 cm, leggermente incurvato nella parte finale, la punta è molto robusta e munita di un uncino e nella parte inferiore una larga mascella ricoperta di una membrana coriacea. Nonostante questa sua peculiarità di questo suo becco grosso, può trascorrere giorni senza emettere alcun suono ma si può solo udire il fruscio delle ali.

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Habitat e riproduzione

Il becco a scarpa è originario dell’Africa ma è possibile vederlo anche in Sud Sudan, Uganda, Rwanda, Congo, Zambia e Tanzania.(Foto AdobeStock)

Il becco a scarpa è originario dell’Africa ma è possibile vederlo anche in Sud Sudan, Uganda, Rwanda, Congo, Zambia e Tanzania. Nelle regioni del Nilo nel Sudan se ne trovano in gran numero. Questo uccello predilige le paludi e acquitrini, in cui ama vivere in solitario e non è neanche un migratore.

Data la sua mole non è solito volare, ma solo se spaventato spicca il volo verso rami alti, fino ad allora resta sul terreno nelle zone dei laghi e delle praterie. Essendo prevalentemente un uccello notturno, durante il giorno resta nascosto per evitare i predatori ed esce alla ricerca di cibo durante la notte.

Per quanto riguarda la riproduzione del Becco a scarpa, avviene durante la stagione delle piogge, e quindi nei mesi di luglio e di agosto, quando l’uccello riesce a scavare una conca nel terreno per poi depositare le uova. Il Becco a scarpa è un uccello monogamo ed entrambi si occupano della cova e della protezione delle uova, tanto da diventare molto aggressivi nei confronti di chi tenta di avvicinare il proprio nido.

Questo uccello può da una a tre uova e il periodo di incubazione è di circa un mese. Successivamente alla schiusa delle uova i piccoli solo dopo circa 5 mesi lasceranno il nido e se non diventano vittime di cacciatori hanno un’aspettativa media di vita che è ben oltre i 35 anni.

Per fortuna sono nate diverse iniziative internazionali che cercano di proteggere questa specie, come ad esempio dei progetti di allevamento in cattività per aumentare la popolazione di questi uccelli.

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Alimentazione del Becco a scarpa

Questo uccello oltre che di pesce si nutre anche di rane, piccoli mammiferi e protopteri.(Foto AdobeStock)

Il becco a scarpa è un uccello solitario e molto paziente, è in grado di rimanere ore e ore in acqua ad aspettare che passi la preda giusta. Generalmente usa pescare facendo piccoli passi molto lenti nell’acqua bassa, tenendo rivolto il becco verso il basso in posizione verticale, per poi lasciarsi come cadere e in un gesto chiamato “collasso”, afferra la preda con il grande becco, e con esso taglia la testa della vittima di turno.

Questo uccello oltre che di pesce si nutre anche di rane, piccoli mammiferi e protopteri. Mentre in aree come il Sudan, il becco a scarpa si nutre anche di riso e altri cereali simili.

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Raffaella Lauretta

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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