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Polli e volatili

Anatra corritrice indiana trota: specie rara ornamentale da cortile

L’Anatra corritrice indiana trota è una delle più antiche anatre domestiche. Conosciamo meglio questa specie rara da cortile.

(Foto AdobeStock)

L’Anatra corritrice indiana trota, è un uccello dal corpo slanciato, elegante, sottile, praticamente perpendicolare un portamento diritto.

E proprio grazie alla sua bellezza, sono tanti gli appassionati che adorano impreziosire il loro cortile o il loro giardino, con questi meravigliosi esemplari rari di anatre.

Conosciamo meglio le caratteristiche, le origini, l’habitat e cosa mangia l’Anatra corritrice indiana.

Caratteristiche dell’Anatra corritrice indiana trota

La caratteristica principale dell’Anatra corritrice indiana trota è la forma a bottiglia allungata ed il portamento verticale elegante.

(Foto AdobeStock)

Generalmente ha un peso che può arrivare ad un massimo di 2.3kg e un’altezza massima di 80 cm.

Esistono, però, differenze sostanziali in peso e altezze tra lo standard italiano e quello inglese.

Nello standard inglese gli esemplari sono più pesanti (circa 300 grammi in più in media) e più alti (5 cm almeno) e producono un maggior numero di uova e di maggiori dimensioni.

Alcuni esemplari di maschi di Corritrice indiana di ceppo inglese arrivano a misurare 80 cm di altezza.

Possiede la testa stretta, il becco dritto, lungo e sottile. La femmina, risulta solo essere leggermente più piccola rispetto al maschio.

Le colorazioni riconosciute per l’Anatra corritrice indiana oltre che trota, sono molteplici: bianco, pezzato, cioccolato, nero, blu.

L’Anatra corritrice indiana trota è una specie molto facile da allevare poiché possiede un temperamento pacato e tranquillo, molto socievole e gregario.

Adattabile a qualsiasi clima, facile da allevare e non necessita di cure particolari. Anche se ha un comportamento frenetico e mai rilassato.

La femmina è in grado di deporre fino a 200 uova (65/70 g) all’anno ma non le cova le sue uova vengono solitamente destinate ad una tacchina, a una gallinella, e a una incubatrice.

Una volta schiuse le uova, a 28 giorni, i piccoli anatroccoli, hanno uno sviluppo molto veloce.

Origini e habitat

L’ Anatra corritrice indiana trota appartenente all’ordine degli Anseriformi e alla famiglia degli Anatidi.

I primi esemplari di queste anatre, arrivarono in Europa nei primi anni dell’Ottocento, più precisamente in Gran Bretagna ma è originaria del continente asiatico.

Essendo una tra le razze più apprezzate per le sue molteplici caratteristiche, si è diffusa molto velocemente nel resto del mondo.

Inizialmente veniva chiamata “Anatra Pinguino” poi dopo una prima esposizione di una Corritrice Indiana in Inghilterra, a Dumfries nel 1877, gli venne dato il nome “Indian Runner”.

Si tratta di un’anatra che necessita di avere a disposizione un piccolo pascolo ed un laghetto anche se non per forza grande.

L’acqua, indifferentemente dal fatto che possa riguardare un laghetto o una bacinella, non deve mai mancare, poiché per gli anatidi è molto importante per la pulizia del loro piumaggio.

L’Anatra corritrice indiana trota è un uccello molto facile da allevare, va bene anche per coloro che si approcciano a questo allevamento.

Basterà equipaggiarla di un piccolo specchio d’acqua, una giusta alimentazione e un ricovero per la notte.

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Cosa mangia l’Anatra corritrice indiana trota

L’Anatra corritrice indiana trota, non è molto esigente a livello alimentare, in quanto ha una dieta molto semplice composta da granaglie, quali mais spaccato, soia e orzo, un mangime con un medio contenuto in proteine (16%), e della verdura (fresca di stagione).

Inoltre, gradisce molto: pane, frutta, erba fresca, foraggi, soprattutto erba medica e ortica. Infine l’acqua, un piccolo abbeveratoio con acqua pulita, non deve mai mancare.

Malattie comuni delle anatre

Come tutte le altre anatre, anche l’Anatra corritrice indiana trota può essere vittima di patologie comuni a queste specie. Le malattie delle anatre possono essere:

  • anomalie e incidenti negli organi genitali: questi sono gli stessi che di solito si registrano nei polli, come la postura laboriosa, il prolasso dell’ovidotto, l’ernia di questo organo, provoca la postura intra-addominale, cioè la caduta dell’uovo nell’addome e la deposizione di uova anormali;
  • aspergillosi: viene trasmessa da un fungo che contagia principalmente gli esemplari giovani: questa malattia intacca le vie respiratorie;
  • capogiri: anatre e oche sono inclini a vertigini, a volte causate da effetti cerebrali (ictus, meningite, ecc)e talvolta dalla presenza di parassiti. Esistono tecniche per alleviare il problema dell’animale, ma non lo cura, perché la causa rimane;
  • crampi: le articolazioni si gonfiano, gli animali non possono camminare e di solito presentano diarrea. Quando si presenta non c’è niente da fare, poiché quasi tutte le anatre affette muoiono rendendosi pelle e ossa;
  • diarrea: solitamente causata da un eccesso di verdure o erba eccessivamente acquose, foraggi bagnati, nonché da cereali o altri alimenti danneggiati, ma altre volte è dovuta all’esistenza di vermi nell’intestino;
  • costipazione: derivante, in genere, dall’eccesso di cereali somministrati senza macinare o dall’ingerimento di sostanze non digeribili, come la crusca d’avena;
  • malattie dei parassiti: vivendo all’aperto nei campi, ingeriscono organismi che poi vivono e si riproducono nei loro corpi, determinando condizioni spesso gravi e causandone la morte;
  • ulcera gialla: si manifesta nella mucosa orale, determinando la formazione di un materiale burroso che di solito si accumula sotto la lingua, a volte si estende alla glottide riuscendo a bloccarla provocando asfissia, ma nonostante sia un male molto contagioso, è facilmente guaribile. Un trattamento locale è sufficiente.

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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