L’airone guardabuoi è l’uccello complice del bestiame. Scopriamo il perché e quali le altre caratteristiche di questo volatile.
L’Airone guardabuoi il cui nome scientifico è Bubulcus ibis, è l’unico membro del genere monotipico Bubulcus, appartiene all’ordine Ciconiiformes della famiglia Ardeidaesi.
Questo uccello è molto popolare ha l’abitudine di adagiarsi sulla schiena degli animali, dove ha la possibilità di poter trovare ciò che gli serve per il suo sostentamento, ossia insetti e parassiti nascosti nel mantello.
Apparentemente, ad occhi poco esperti, potrebbe sembrare fastidioso, invece il bestiame così, non solo beneficia della liberazione dai parassiti, ma sfrutta anche l’allarme che gli uccelli danno in caso di pericolo e proprio da qui nasce il nome di Airone guardabuoi. Bufali, gazzelle e altri erbivori presenti in particolare nel continente africano, beneficiano di questo servizio offerto dall’airone guardabuoi.
L’airone guardabuoi è un uccello di taglia media, piuttosto tozzo, ha un modo di volare piuttosto goffo, poiché durante la fase tiene il collo in posizione ripiegata a forma di ‘S’, una posa che gli attribuisce un aspetto ‘senza collo’. Alquanto buffo è anche il suo modo di cacciare, si muove alternando spostamenti lenti, con un forte movimento laterale del collo e della testa, a brevi corse.
Possiede un’altezza che varia tra i 25 ai 30 cm, un piumaggio bianco, il becco giallo e le zampe grigie. Questa sua colorazione nella fase della riproduzione è totalmente differente, in quanto gli esemplari adulti mostrano una livrea più colorata con piume arancioni sul vertice, sulla nuca e sul dorso, mentre becco e zampe sono di color fulvo dorata.
In inverno viceversa l’abito torna bianco. Entrambi i sessi hanno un aspetto simile, ma i maschi sono un po’ più grandi e hanno piume nuziali leggermente più lunghe delle femmine. Questo uccello è tipicamente gregario, vive in colonie stanziali composte da decine di esemplari e talvolta anche i nidi vengono costruiti in colonie sullo stesso albero.
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L’airone guardabuoi è una specie era originaria delle parti meridionali della Spagna, del Portogallo, dell’Africa tropicale e subtropicale, dell’Asia subtropicale tropicale e umida. Arrivò in Africa meridionale alla fine del XIX secolo, dove venne allevato nella provincia del Capo nel 1908. Oggi invece è presente in gran parte dell’Asia, dell’Africa, delle Americhe e dell’Europa meridionale.
In Italia è possibile vederlo in particolare al nord e nonostante in lieve aumento è comunque scarso nelle regioni centro-meridionali. Predilige habitat come: campi arati e seminati, praterie allagate stagionalmente, terreni coltivati, zone umide e risaie. Infatti non è raro poterli osservare mentre seguono i trattori durante le fasi di lavorazione dei campi, mentre approfittano del terreno smosso e recuperare un po’ di cibo.
In merito alla stagione degli amori, è in primavera che il maschio mette in atto i suoi riti di corteggiamento, per mettere in mostra la propria bellezza e la prestanza fisica, esibendosi davanti alla femmina in danze e salti accompagnati da suoni gutturali. Subito dopo l’accoppiamento è sempre il maschio che si dà da fare preparando un nido a forma di coppa poco profonda, fatto con rametti di arbusti e di canne.
Il nido viene costruito ben nascosto nel bosco con piante tipiche delle zone umide e dei canneti. La femmina, a partire da aprile depone di solito 3-4 uova di colore azzurrognolo. Durante la cova entrambi i genitori si alterneranno, dopodiché le uova si schiuderanno dopo un periodo di circa 20-24 giorni.
Sempre entrambi provvederanno anche a sfamare i loro pulcini. Solo dopo una decina di giorni i piccoli saranno più autonomi ma saranno in grado di volare solamente dopo circa un mese.
L’airone guardabuoi è un uccello che nella sua alimentazione ha un’ampia scelta di varietà di prede, generalmente tende a nutrirsi di insetti, come: cavallette, grilli, mosche, vermi adulti, falene ma anche ragni e rane. Raramente, questi uccelli si alimentano anche di fichi maturi e di piccoli vertebrati e invertebrati acquatici o terricoli, pesci e piccoli roditori che trova nei terreni agricoli, che frequenta proprio con questo obiettivo.
Molto utile alla caccia è la posizione degli occhi che permette all’airone guardabuoi la visione binoculare. Ma ciò che invece lo soddisfa appieno, è il nutrimento che trae dal bestiame, o meglio dai parassiti presenti sul corpo del bestiame. Come abbiamo precedentemente anticipato, l’airone e animali come ad esempio bufali o gazzelle, si aiutano scambievolmente. Queste ultime danno la possibilità a questo uccello di nutrirsi dei loro parassiti e l’uccello invece li avvisa anticipatamente nel caso di un qualche attacco di predatori feroci.
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Raffaella Lauretta
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