Quando abbiamo un animale domestico, l’idea di coccolarlo è sempre allettante. Ma come possiamo accarezzare un uccellino senza rischiare di fargli male?
Quando abbiamo un uccellino come animale domestico, è normale volerlo accarezzare e coccolarlo. Ma a differenza di un cane o un gattino, si tratta di un animale delicato e che non sempre si lascia toccare così facilmente. Bisogna sviluppare un rapporto di fiducia, abituare il nostro piccolo amico pennuto alla nostra presenza e dobbiamo fargli capire che non vogliamo far nulla per ferirlo. Vediamo quindi come procedere, in modo semplice e pratico.
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Di certo, la voglia di accarezzare le piume morbide del nostro uccellino domestico, è innegabile. Ma riuscire a convincerlo non è sempre facile.
Per prima cosa bisogna avere un rapporto di fiducia con il nostro animale domestico, perché deve capire che può stare tranquillo, che non gli faremo alcun male.
Dobbiamo fidarci dell’uccellino a nostra volta, perché non deve beccarci per eccesso di difesa.
E non cambia se il nostro amico piumato è stato in casa nostra per tanti anni, o se lo abbiamo appena adottato. Ci vuole tanto amore e pazienza.
Vediamo quindi come procedere.
Prima di tutto, posizioniamo la gabbia del nostro uccello al livello dei nostri occhi, o anche più in basso. Servirà a far capire chi comanda.
In questo modo, infatti, saremo noi la figura dominante mentre stiamo interagendo con il nostro animaletto.
Se invece si trova al di sopra del nostro livello degli occhi, potrebbe pensare di essere al comando in questo momento.
Da questa posizione, possiamo partire.
Quando diamo cibo e acqua all’uccellino nella gabbia, dobbiamo spostarlo sempre con molta delicatezza e lentezza.
Concentriamoci solo sul nostro piccolo amico pennuto. Entriamo in contatto con il suo sguardo, mentre parliamo con calma sorridendo.
Usiamo il suo nome, chiamandolo ripetutamente sempre con voce dolce: i rumori forti lo spaventano. Mai fare movimenti bruschi o gesti troppo duri.
Più volte al giorno, facciamo uscire l’uccellino dalla sua gabbia, dandogli un premio sulla nostra mano, un piccolo bocconcino di cibo.
Utilizziamo un pezzetto di mela o di carota, un cracker, o delle arachidi non salate. Se l’uccellino afferra il cibo con il becco per tirarlo via dalla nostra mano, è un buon segno.
Quando lo fa significa infatti che sta iniziando a fidarsi di noi. A questo punto, chiamiamolo con il suo nome con voce dolce, e premiamolo.
Ogni volta che le piume della sua coda sono fuori dalle sbarre della gabbia, cogliamo l’occasione per una piccola carezza delicata, per abituarlo al contatto.
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Quando il nostro uccellino striscia ai lati della gabbia, spesso lo fa per salutarci. Approfittiamone per toccarlo ed accarezzarlo con delicatezza, usando le dita.
Quando si sporge con il becco tra le sbarre, facciamo una carezza anche lì. Continuiamo sempre a parlare a bassa voce, chiamandolo per nome, lodandolo e premiandolo.
Quando apriamo la gabbia, facciamolo lentamente, parlando sempre con un tono calmo di voce. Mettiamo un bocconcino nel piatto del nostro uccellino.
Il nostro animaletto sposterà la nostra mano con il becco, per prendere il cibo. Lasciamo che lo faccia, e se ci toccherà con la lingua aprendo la bocca sarà un altro buon segno.
Quando un uccello tocca con la lingua un umano, sta comunicando che ha fiducia in questa persona e la ama.
Con tutti questi trucchi saremo così in grado di accarezzare il nostro uccellino in vari punti del corpo: la testa, il becco, la pancia.
Attenzione sempre al becco del nostro uccellino. Nel caso di uccelli di piccole dimensioni, potrà al massimo dare un piccolo pizzicotto.
Ma gli uccelli più grandi possono dare dei morsi molto più violenti. Si calcola che un becco di grandi dimensioni ha una pressione di 700 libbre.
Inoltre, meglio non lasciare che il nostro uccellino sia appollaiato sulle spalle. In quella posizione può essere pericolo per gli occhi ed il viso.
Meglio tenere il nostro animaletto sempre al livello dei nostri occhi, o anche più in basso, per proteggere il nostro viso.
F. B.
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