La pododermatite nel cane della prateria è l’irritazione della pelle dell’animale che avviene con l’infiammazione del piede.
Al giorno d’oggi nelle case di tutto il mondo non è raro trovare un cane della prateria. Non lasciatevi ingannare dal nome poiché non si tratta affatto di un cagnolino.
Il cane della prateria è un mammifero appartenente all’ordine dei Roditori e alla famiglia Sciuridae, per capirci è della stessa famiglia delle marmotte.
Tuttavia questo roditore deve il nome ad un suono, simile a un latrato, che emette in caso di pericolo. È originario dell’America settentrionale, e pertanto in Europa non esiste in forma libera.
Mentre la sua diffusione in cattività riguarda gli USA e l’Europa. In Italia, addirittura, esiste un’associazione di volontariato specificamente dedicata a fornire gratuitamente tutte le informazioni utili alla corretta tenuta di questi animali ma anche per imparare a conoscere tutto ciò che riguarda l’alimentazione e la salute.
In questo articolo, oggi, in particolare andremo a parlare della pododermatite nel cane della prateria, di quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Cause della pododermatite nel cane della prateria
La causa dello sviluppo di pododermatite nel cane della prateria, in particolare quelli tenuti in cattività, poiché vivono su pavimenti ruvidi o in gabbie metalliche, è quasi sempre la presenza di batteri Staphylococcus aureus.
Questi batteri sono presenti nell’ambiente e si fanno avanti nel momento in cui l’animale presenta ferite aperte o graffi.
Perciò per prevenire lo sviluppo di pododermatite nel cane della prateria e ad aiutare in un rapido recupero, pulire e medicare regolarmente eventuali ferite o piaghe sul corpo dell’animale.
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Sintomi
I sintomi che possono riguardare la pododermatite nel cane della prateria sono diversi.
Ecco i segnali evidenti di pododermatite nel cane della prateria:
- abrasioni cutanee;
- articolazioni gonfie;
- infiammazione del piede;
- linfonodi ingrossati;
- piaghe piene di pus sul piede.
Attenzione a non trascurare la malattie dell’animale, in quanto può arrivare anche alla morte, poiché l’infezione può propagarsi per via sistemica provocando una pericolosa setticemia.
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Diagnosi e trattamento della pododermatite nel cane della prateria
Il veterinario per procedere con una diagnosi corretta, dovrà eseguire dei test idonei quali:
esame del sangue che hanno la capacità di individuare l’agente eziologico.
Stabilita la diagnosi di pododermatite nel cane della prateria, il veterinario potrà procedere con la cura adeguata che prevede:
- pomate antibiotiche per aiutare a guarire i piedi;
- soluzione disinfettante calda come la clorexidina o il dimetilsolfossido (dove immergere i piedi);
- farmaci antidolorifici (casi gravi).
Tutto questo è possibile evitarlo se la pododermatite nel cane della prateria viene rilevate in modo precoce e intervenendo subito sugli accorgimenti da effettuare per aiutare il nostro piccolo roditore, ad esempio:
- cambiare la lettiera con materiale più morbido;
- disinfettare eventuali ferite;
- tagliare i peli intorno alle aree interessate;
- tagliare le unghie troppo cresciute.
È bene fare periodicamente un esame delle feci per verificare la presenza di parassiti intestinali.
Inoltre gli esperti consigliano di tenere il roditore il più a lungo possibile libero, in quanto la gabbia costituisce per il cane della prateria un grande stress.
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Ettore D’Andrea