C’è qualcuno che pensa anche agli animali liberi in natura, per fortuna: a Monticelli d’Ongina, in provincia di Piacenza, è stata inaugurata una scala speciale montata nel locale corso del Po per consentire a storioni ed anguille di superare la diga ivi presente. Scala che è formata dall’installazione di vasche applicate a gradini ed ampie cinque metri, in grado di consentire a queste specie di superare la barriera rappresentata dalla diga di isola Serafini e dalla vicina centrale idroelettrica, presenti entrambi da più di cinquant’anni.
Questo espediente favorirà anche la ripopolazione di quella parte del Po da parte di anguille e storioni, che per riprodursi sono soliti spostarsi dal mare ai fiumi e viceversa. Da molto tempo era stato osservato però che si fermavano lì, perché impossibilitati a proseguire il loro viaggio. La struttura è stata realizzata grazie al programma inserito all’interno del progetto europeo ‘Life Con-flu-Po’ (Connettività fluviale fiume Po) ed è costato circa 7 milioni di euro, la metà dei quali finanziati dalla UE.
La Regione Emilia-Romagna ha messo invece a disposizioni più di 2 milioni con l’AIPO (Agenzia interregionale per il fiume Po). E con questa soluzione si intende ora riparare ai danni causati dall’intervento dell’uomo alla fauna ittica. Ad esempio in Veneto bisogna trovare assolutamente una soluzione per ciò che sta accadendo: un settore importante dell’economia locale è stato messo in ginocchio per la presenza di un particolare tipo di insetto importato in Italia, ed ora è vera e propria emergenza.
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