Condividere la propria casa con più di un animale, specialmente se bisognoso, è un bel gesto: attenzione, però, a questa sindrome.
I quattro zampe ci regalano gioia e affetto incondizionato. Appare più che comprensibile, dunque, che desideriamo prendercene cura, adottandone anche più di uno. Tuttavia, non dovremmo mai lasciarci sopraffare dal desiderio di salvarli tutti. C’è una sindrome, infatti, che può colpire chi ha più di un animale in casa: ecco di quale si tratta.
La sindrome di Noè, anche nota come Animal Hoarding, è un disturbo simile a quello che colpisce coloro che accumulano gli oggetti, senza riuscire a disfarsene.
La differenza, però, è che in questo caso le persone che ne sono affette tendono a prendere un numero spropositato di animali, di cui non riescono materialmente a prendersi cura.
Si tratta di una patologia difficile da riconoscere, poiché spesso questa tendenza viene confusa con un grande amore nei confronti dei pet.
In realtà, tuttavia, è un sentimento malato, che nuoce sia alla persona che agli animali, legati da una comune situazione di disagio.
Come riconoscere chi è affetto dalla sindrome di Noè? Tendenzialmente, si tratta di una persona che detiene all’interno della propria abitazione più animali, comunemente cani e gatti ma, più raramente, anche esemplari di altre specie.
Il numero degli animali accolti nella propria casa, però, è troppo grande: la persona non riesce a prendersene cura in modo adeguato. Infatti, le condizioni igieniche appaiono precarie, gli spazi a disposizione risultano insufficienti e, nei casi più gravi, gli animali possono arrivare a morire di stenti.
Chi soffre di questa patologia non è assolutamente consapevole del problema: al contrario, è convinto di salvare quegli animali e presenta un attaccamento emotivo morboso, che porta a sentimenti di angoscia e disperazione alla sola idea di separarsi da loro.
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Dopo aver capito quali sono le caratteristiche generali che contraddistinguono le persone affette dalla sindrome di Noè, è bene precisare che non tutti coloro che vivono con più di un animale in casa sono affetti da questo disturbo.
Come abbiamo sottolineato, infatti, l’accumulo di animali risulta così estremo da portare ad accogliere un numero di esemplari senza disporre delle risorse per prendersene cura.
Quanti pet dovremmo adottare, senza rischiare di compromettere il loro benessere fisico ed emotivo?
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La risposta a questa domanda dipende da numerosi fattori, tra cui il tempo che abbiamo a disposizione, la grandezza della casa, le risorse economiche per occuparci dell’acquisto di cibo, medicinali, visite veterinarie, vaccini e tutto ciò che è necessario a garantire la salute dei nostri pet.
In particolare, non dobbiamo dimenticare che ogni animale ha dei precisi bisogni in termini di territorialità.
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Pertanto, è essenziale che, nel caso in cui decidiamo di adottare più di un quattro zampe, tutti gli esemplari abbiano a disposizione uno spazio di loro pertinenza.
In caso contrario, infatti, non soddisferemmo un importantissimo bisogno etologico, che porterebbe i pet a sviluppare disturbi del comportamento come aggressività e apatia.
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