Un pipistrello come animale domestico? Ecco cosa fare per allevarne uno senza commettere errori: i consigli e le dritte per avere una volpe volante in casa.
Ormai le mode che vogliono animali selvatici, o comunque inusuali, come amici domestici non hanno più limiti. Capita sempre più spesso di non accontentarsi dei ‘soliti’ cani e gatti, e mettere gli occhi su questo volatile a metà tra una volpe e un uccello (non a caso è detta ‘volpe volante’). Già da alcuni anni la moda del pipistrello domestico sta dilagando nel nostro Paese: ma quanto ne sappiamo di questo animale? Come riusciamo ad allevarne uno senza commettere errori potenzialmente letali per la sua salute? Queste e tante altre curiosità sul pipistrello domestico.
Dalle parole rilasciate dal prof. Paolo Agnelli dell’Università di Firenze è chiaro che bisogna distinguere tra specie autoctone di pipistrelli e rossetti. I primi sono quelli protetti dalla legge, ma nonostante ciò, sono ancora a rischio estinzione. Il rossetto (o ‘rossetto egiziano’) invece è la specie più comune, caratterizzata da un volo pressoché costante e dalle grandi dimensioni. Il muso ricorda quello di alcuni cani mentre il colore prevalente è marrone scuro-nero: è questa la specie di pipistrello più diffusa e comune nelle nostre case.
La presenza di un pipistrello nel giardino di casa, perché l’animale ha deciso di vivere lì, è considerato un bene dello Stato che non può e no deve essere venduto, comprato o ingabbiato. Il problema legale è assolutamente importante, ma non meno quello della sicurezza dell’animale che, abituato a spazi immensi in natura, potrebbe soffrire a vivere in uno spazio limitato come quello della gabbia.
La domanda sorge spontanea: perché proprio un pipistrello in casa? Non che una persona debba necessariamente scegliere il cane o il gatto, ma magari un animale di più facile gestione. Da sempre questo mammifero rappresenta la notte, l’oscurità, le tenebre e attira coloro che più sentono la necessità di esprimere queste sfumature della propria personalità. Il problema sarà però allevare un pipistrello in casa e far sì che non gli manchi nulla sia dal punto di vista dell’igiene sia dell’alimentazione. Per non parlare della difficoltà di trovare un veterinario esperto in materia che sappia diagnosticare e trattare le malattie che possono affliggere la volpe volante: in caso di incidente infatti, solitamente, si contatta il centro faunistico più vicino.
Ma c’è anche chi sceglie questo animale non solo per affinità caratteriale, ma anche perché si è ben documentato sulla sua utilità in casa. Infatti questo animale tiene lontana una notevole varietà di insetti, ingerendola: un pipistrello riesce a mangiare anche migliaia di zanzare a notte (Leggi qui: Pipistrello contro zanzare: ecco perché dovresti adottarne uno). Ma non si nutre solo di insetti ma anche di frutta e nettare dei fiori, sui quali si posano impollinandoli. Alcuni ancora si nutrono di altri mammiferi e pesci, ma anche di sangue.
Il solo modo per avere un pipistrello in casa è quello di costruire una bat-box, ovvero una scatola di legno che il pipistrello, per le sue esigenze e a suo piacimento, può utilizzare come rifugio. In un certo senso si tratta di un’adozione all’interno di queste ‘case’, ideate proprio dal prof. Agnelli di cui abbiamo accennato prima. Si tratta di cassette di legno che aumentano le possibilità di salvaguardia della specie: si possono anche costruire con dei pannelli di legno, ma è necessario che non siano stati trattati con prodotti e vernici che possono risultare tossici.
Il periodo migliore per installare queste case è la primavera, in modo da offrire un rifugio sicuro al pipistrello che è appena uscito dal letargo. Naturalmente bisogna installarla all’esterno delle mura di casa, oppure ad un albero: l’importante è che sia in una posizione ben salda per evitare cadute o incidenti che potrebbero mettere a rischio la vita del pipistrello. Considerando che questi mammiferi non costruiscono nidi, avere una ‘casa’ a disposizione è un grande aiuto; dovrà essere grande e confortevole ma soprattutto sicura e lontana da altri predatori. Anche gli stessi animali domestici più ‘usuali’ o anche ratti, animali selvatici come faine e serpenti, possono rappresentare una minaccia poiché predatori di pipistrelli.
Dopo aver installato la bat-box sulla parete esterna di casa, facciamo in modo che i raggi solari cadano su di essa e la riscaldino: il calore è importante soprattutto per le femmine che devono partorire. La temperatura interna della cassetta però dovrà consentire di avere zone calde e zone più fresche, in modo che il pipistrello possa vivere nella sua condizione ideale (non a caso essi sono abituati a vivere nelle grotte e negli anfratti). Altro aspetto da non sottovalutare è la luce: le cassette non devono essere illuminate durante la notte, la luce infatti potrebbe creare notevoli danni al loro bioritmo, inibendo una delle loro attività giornaliere come la caccia.
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F.C.
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