Anche i pipistrelli sono tutelati dalla legge: scopriamo il quadro legislativo che protegge i chirotteri nel territorio italiano.
Negli ultimi decenni sono cresciute notevolmente l’attenzione e la sensibilità verso l’ecosistema e le singole specie, animali e vegetali, che ne fanno parte. Il Legislatore ha seguito di pari passo tali moti, adeguando, di conseguenza, la normativa italiana. Tra le tante specie, anche i pipistrelli sono protetti dalla legge: scopriamo il complessivo quadro normativo di tutela.
La legge e i pipistrelli: la legge italiana
É soprattutto negli ultimi decenni che l’essere umano ha compreso l’importanza della biodiversità e la necessità di tutelare ogni singola componente che ne fa parte, al fine di mantenere l’equilibrio assicurato dalla relazione che ognuna di essa ha con tutte le altre.
E la legge ha colto immediatamente la necessità di invertire la rotta, prima che sia definitivamente troppo tardi. Sono numerosissime, ad oggi, le specie animali e vegetali che la legge tutela; e fra esse anche i pipistrelli.
Ma a ben vedere i chirotteri sono protetti da più tempo: risale addirittura al 1939 la prima normativa (disciplinante la caccia) che ne vietava l’uccisione.
Oggi, invece, la norma di riferimento è costituita dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio“, che annovera tra le specie protette anche quella dei chirotteri.
I pipistrelli non possono essere abbattuti, né tantomeno catturati o venduti, salvo deroghe concesse per ragioni di studio scientifico dalle autorità preposte (Ministero della Transizione ecologica – Regioni e Province autonome).
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Il quadro normativo completo: la disciplina internazionale
La disciplina di tutela dei pipistrelli non si esaurisce nella Legge n. 157 del 1992; il quadro normativo nazionale va integrato dalle diverse disposizioni internazionali che hanno statuito sul punto.
Tra le varie si annovera la Convenzione di Berna (Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa), resa esecutiva in Italia dalla L. 5 agosto 1981, n. 503. A norma dell’atto, i chirotteri non vanno in alcun modo molestati, in particolare durante il periodo di riproduzione e di letargo.
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I pipistrelli sono altresì tutelati dalla Convenzione di Bonn (Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie appartenenti alla fauna selvatica), nonché da due direttive dell’Unione Europea, ovvero la 92/43/CEE e la 2004/35/CE, entrate in vigore in Italia rispettivamente nel 2003 e nel 2006.
Infine si segnala il Bat agreement (Accordo sulla conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei), concluso nel 1991, ma operativo in Italia solo a partire dal 2005.
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Antonio Scaramozza