I pipistrelli e la legge: quali sono le norme che tutelano i chirotteri in Italia

I pipistrelli e la legge: quali sono le norme che tutelano i chirotteri in Italia

Anche i pipistrelli sono tutelati dalla legge: scopriamo il quadro legislativo che protegge i chirotteri nel territorio italiano.

I pipistrelli e la legge
(Foto Adobe Stock)

Negli ultimi decenni sono cresciute notevolmente l’attenzione e la sensibilità verso l’ecosistema e le singole specie, animali e vegetali, che ne fanno parte. Il Legislatore ha seguito di pari passo tali moti, adeguando, di conseguenza, la normativa italiana. Tra le tante specie, anche i pipistrelli sono protetti dalla legge: scopriamo il complessivo quadro normativo di tutela.

La legge e i pipistrelli: la legge italiana

É soprattutto negli ultimi decenni che l’essere umano ha compreso l’importanza della biodiversità e la necessità di tutelare ogni singola componente che ne fa parte, al fine di mantenere l’equilibrio assicurato dalla relazione che ognuna di essa ha con tutte le altre.

(Foto Pixabay)

E la legge ha colto immediatamente la necessità di invertire la rotta, prima che sia definitivamente troppo tardi. Sono numerosissime, ad oggi, le specie animali e vegetali che la legge tutela; e fra esse anche i pipistrelli.

Ma a ben vedere i chirotteri sono protetti da più tempo: risale addirittura al 1939 la prima normativa (disciplinante la caccia) che ne vietava l’uccisione.

Oggi, invece, la norma di riferimento è costituita dalla Legge 11 febbraio 1992, n. 157Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio“, che annovera tra le specie protette anche quella dei chirotteri.

I pipistrelli non possono essere abbattuti, né tantomeno catturati o venduti, salvo deroghe concesse per ragioni di studio scientifico dalle autorità preposte (Ministero della Transizione ecologica – Regioni e Province autonome).

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Il quadro normativo completo: la disciplina internazionale

La disciplina di tutela dei pipistrelli non si esaurisce nella Legge n. 157 del 1992; il quadro normativo nazionale va integrato dalle diverse disposizioni internazionali che hanno statuito sul punto.

pipistrello comune
(Foto Pixabay)

Tra le varie si annovera la Convenzione di Berna (Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa), resa esecutiva in Italia dalla L. 5 agosto 1981, n. 503. A norma dell’atto, i chirotteri non vanno in alcun modo molestati, in particolare durante il periodo di riproduzione e di letargo.

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I pipistrelli sono altresì tutelati dalla Convenzione di Bonn (Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie appartenenti alla fauna selvatica), nonché da due direttive dell’Unione Europea, ovvero la 92/43/CEE e la 2004/35/CE, entrate in vigore in Italia rispettivamente nel 2003 e nel 2006.

Infine si segnala il Bat agreement (Accordo sulla conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei), concluso nel 1991, ma operativo in Italia solo a partire dal 2005.

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Antonio Scaramozza

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