Piometra nel furetto una condizione pericolosa per la vita del tuo animaletto. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Negli ultimi anni, la presenza di specie diverse dai soliti animali domestici è diventata maggiore.
Attualmente nelle famiglie di tutto il mondo sono tanto apprezzati animali di piccole dimensioni ma di compagnia e addomesticabili come se fossero cani o gatti.
Questi animali di cui parliamo sono molto spesso roditori, mustelidi e tant’altro.
In questo articolo, oggi parleremo in particolare del furetto e di una sua patologia, ovvero la piometra. Scopriamo quali le cause, i sintomi e il trattamento della piometra nel furetto.
La piometra nel furetto è un’infezione uterina generata dall’invasione batterica dell’endometrio (parete dell’utero) che porta ad un accumulo di pus.
Si manifesta durante una pseudogravidanza, dopo il parto o nei furetti con un estro prolungato (a causa degli elevati livelli di estrogeni che indeboliscono il sistema immunitario).
Generalmente si verifica nelle femmine riproduttrici, anche se con un’incidenza bassa poiché vengono sterilizzate per lo più prima della vendita.
Tuttavia, però, gli esemplari sterilizzati possono essere soggetti di un’altra condizione chiamata piometra del moncone che si verifica quando rimangono residui di tessuto uterino o ovarico durante la sterilizzazione.
Generalmente, la piometra nel furetto ha un segnale inequivocabile, ovvero la presenza di sangue nelle urine.
Questo sangue proviene dall’utero ma non si tratta di una presenza costante ma può manifestarsi anche con discontinuità o in alcuni casi seguire i cicli riproduttivi dell’animale.
Non è l’unico segnale, poiché possono verificarsi altri sintomi, quali:
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Per poter effettuare una diagnosi corretta, il veterinario eseguirà come prima cosa un esame fisico sull’animale, vorrà conoscere la storia pregressa della salute del furetto, per poi procedere con esami specifici.
Comincerà con un prelievo di campione delle perdite vaginali per poter effettuare l’esame microscopico e/o la coltura batterica.
Laddove, nonostante l’indagine il veterinario non riesce ancora a identificare la causa sottostante, continuerà ad indagare con l’aiuto di radiografie o ultrasuoni.
Stabilita la diagnosi di piometra nel furetto, essendo una condizione preoccupante e pericolosa per l’animale, il veterinario ne ordinerà il ricovero immediato, in particolare se l’animale ha una riduzione indotta dagli estrogeni nel suo conteggio del sangue con conseguente anemia ed emorragia.
In questo caso, il veterinario cercherà come prima cosa di stabilizzare i valori nell’animale per poi procedere con una terapia fluida endovenosa immediata, antibiotici e per concludere un intervento chirurgico.
La sterilizzazione dei furetti è il modo migliore per prevenire la piometra. Effettuato l’intervento saranno obbligatori e fondamentali per la ripresa i controlli e una sana alimentazione del furetto.
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