Pidocchi nel pesce d’acqua dolce, parassiti macroscopici che possono essere molto pericolosi. Vediamo le cause, i segnali e il trattamento.
Si definiscono pesci d’acqua dolce tutti quegli animali che prediligono le acque non salmastre.
Tra questi si trovano l’anguilla, la carpa, il cavedano, il lavarello e naturalmente tutti quegli esemplare fantastici che popolano gli acquati di tutti gli appassionati.
Partiamo dal classico pesce rosso (Carassius auratus), ai Corydoras, il pesce angelo (Pomacanthidae), i ciclidi nani ed il portaspada (Xiphophorus helleri).
Ma anche guppy (Poecilia reticulata), black molly (Poecilia sphenops) e pesci cardinale (Paracheirodon axelrodi).
Tutte queste e tante altre meravigliose e coloratissime specie, possono essere vittima di attacchi dei pidocchi.
Vediamo quali sono i sintomi che si possono individuare e come poter trattare i pidocchi nel pesce d’acqua dolce.
Cause della presenza dei pidocchi nel pesce d’acqua dolce
I pidocchi nel pesce d’acqua dolce somigliano a piccoli punti rossi sulla pelle dell’animale, talvolta impercettibili.
Il pidocchio è piatto, ovale, con una sottile ventosa aghiforme usata per forare il pesce a cui è attaccato.
Le cause della loro presenza nel pesce d’acqua dolce sono dovute a diversi fattori.
Tali fattori possono riguardare:
- ambiente: l’ambiente di un pesce influisce molto ed infatti sono più presenti nell’acqua dolce, ma vivono anche in ambienti marini;
- ora del giorno: i pidocchi dei pesci sono più attivi nell’oscurità e usano il loro senso dell’olfatto per rilevare i pesci;
- host: una varietà di host è responsabile della trasmissione dei pidocchi di pesce. Principalmente, i pidocchi di pesce sono stati inavvertitamente diffusi su pesci koi e pesci rossi negli Stati Uniti.Anche rane e rospi possono trasmettere i pidocchi di pesce.
Sintomi
I segnali che facilmente si possono riscontrare nel pesce d’acqua dolce preso da assalto dai pidocchi possono essere i seguenti:
- aumento della letargia;
- prurito del pesce sul substrato e sugli elementi decorativi;
- lividi o squame mancanti secondarie al lampeggiamento;
- puntini grigi o verdi di pochi centimetri sulla pelle del pesce;
- puntini su tutto il pesce o condensa sugli attacchi delle pinne;
- perdita dell’appetito nel pesce.
Occorre tenere presente che i pidocchi sono in grado di diffondersi molto rapidamente (in acqua calda) e investire tutti i pesci.
Inoltre sono pericolosi, poiché spesso portano parassiti propri e causano infezioni secondarie nei pesci.
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Diagnosi e trattamento per eliminare i pidocchi nel pesce d’acqua dolce
Per poter diagnosticare la presenza di pidocchi nel pesce d’acqua dolce, il veterinario può prelevare impronte da graffi sulla pelle, eseguire una biopsia del pesce o eseguire un lavaggio nasale.
Questi pidocchi sono macroscopici, non possono essere identificati ad occhio nudo ma una volta che casualmente li notate, dovete portare il pesce o i pesci da un veterinario specializzato per un esame più accorto.
Stabilita la diagnosi, il veterinario potrà intervenire in diversi modi:
- rimuovere manualmente i pidocchi dal pesce, ma comportare una rimozione incompleta ed essere rischioso per il pesce, poiché solo il veterinario potrà rimuovere solo i parassiti adulti, mentre i piccoli riusciranno a sfuggire e a continuare a contaminare corpo e vasca;
- eliminare le uova rimaste nel serbatoio con una disinfezione completa.
Il modo migliore per trattare i pidocchi di pesce è utilizzando insetticidi a basse dosi, ma sotto prescrizione del veterinario.
A seconda della gravità dell’infestazione al momento del trattamento, sarà possibile capire i tempi di recupero.
I pesci che non vengono colpiti da infezioni secondarie dovrebbero riprendersi completamente grazie ad un trattamento appropriato.
Considerando che in questi casi la prevenzione è complicata, l’unica cosa da fare è mettere in quarantena i pesci per quattro o sei settimane prima di aggiungerli a un acquario già esistente.
Lo stesso occorrerà fare le piante d’acqua dolce vive ma basteranno due settimane, poiché anch’esse possono trasportare i pidocchi.