Sembra quasi un’ironia del destino, quella della rottura di alcune tubature della raffineria Iplom, nell’entroterra di Genova, all’indomani del Referedum sull’abrogazione delle concessioni alle aziende petrolifere in mare.
Purtroppo, al momento non è ancora chiara l’entità della fuoriuscita di greggio che si è riversata in alcuni corsi d’acqua intorno alla città, tra i quali il rio Polcevera e il rio Fegino. Come riferisce l’agenzia Reuters, la procura di Genova ha aperto un’inchiesta con le ipotesi di reato di inquinamento e sversamento non controllato, ponendo sotto sequestro l’impianto. Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha spiegato che sul caso “è in corso di valutazione la richiesta dello Stato di emergenza”.
L’emergenza, oltre a quella di mettere in sicurezza la salute dei cittadini, è anche nei riguardi della flora e fauna. L‘Enpa di Genova ha pertanto attivata un’operazione di soccorsi per aiutare gli animali vittime dello sversamento tra i quali oche, cormorani e un airone, colpiti dal petrolio nel fiume Polcevera.
Un disastro che sta colpendo Val Polcevera dove proprio in questi giorni dovrebbe essere inaugurato il Centro di Recupero per Animali Selvatici dell’Enpa. Adesso le associazioni interessate stanno monitorando i luoghi del disastro: “Non possiamo esimerci dalla critica alla politica energetica del nostro Paese ancora colpevolmente incatenata ai combustibili fossili, esposta al rischio di veri e propri disastri ambientali, completamente priva di lungimiranza e spinta al cambiamento. All’indomani dell’esito fallimentare del Referendum sulle trivellazioni, resta solo l’amaro in bocca”, ha giustamente denunciato l’associazione animalista.
L’Enpa ha messo a disposizione una linea telefonica alla quale rivolgersi nel caso ddi ritrovamento di animali impetroliati: 0105531696